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L'analisi

Bce pronta ad affrontare nuove sfide dopo 25 anni di fortificazione nelle crisi

La Financière de l’Échiquier, nel "punto della settimana" del gestore Clément Inbona, ripercorre la storia di crescita della Banca centrale europea attraverso quattro presidenze culminate con il "wathever it cakes" di Lagarde al compleanno

di Virgilio Chelli 31 Maggio 2023 20:00
financialounge -  BCE Clément Inbona economia La Financière de l'Echiquier

Christine Lagarde ha scelto il gioco di parole ‘whatever it cakes’, forgiato sulla frase famosa del suo predecessore Mario Draghi quando si disse pronto a tutto per salvare l’euro, per celebrare il 25° anniversario della Bce. Molta la strada fatta in un quarto di secolo dall'istituzione di Francoforte, erede della Bundesbank, che raggruppava inizialmente 11 Paesi fondatori decisi a creare non solo un'unione economica ma anche un'unione monetaria.

I PRIMI TEST CON LE DOT COME E L’11 SETTEMBRE


Il ‘punto della settimana’ sui mercati di La Financière de l’Échiquier, firmato dal gestore Clément Inbona, ricorda come già nei primi anni l'istituzione dovette fare fronte alla sua prima crisi finanziaria quando scoppiò la bolla delle dotcom, cui fece seguito nel 2001 quella seguita gli attentati dell’11 settembre. Nel suo secondo decennio di vita, sotto la guida di Jean-Claude Trichet, la giovane istituzione dimostrò però di essere matura rispondendo alla crisi finanziaria del 2008 in modo coordinato con le controparti americana, britannica e cinese, sottolinea Inbona.

LA ‘CRISI ESISTENZIALE’ DEL 2011


In questa crisi globale, secondo l’analisi di La Financière de l’Échiquier, la solidarietà dei suoi membri e la moneta comune costituirono dei solidi baluardi di credibilità. Ma poi la sua ‘adolescenza’ fu segnata da una ‘crisi esistenziale’, con il rischio di frammentazione a partire dal 2011 che portò a temere il default di uno dei membri, la Grecia. Incombeva la disgregazione dell'Eurozona, evitata nel luglio 2012 grazie alle tre famose parole pronunciate da Mario Draghi: “Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough”.

CON L’ETÀ ADULTA UN LUNGO PERIODO DI CRESCITA


Inbona ricorda che seguirono ben 26 trimestri di crescita economica e un sereno passaggio all'età adulta, e oggi la Bce gode di un ampio sostegno, con l'80% circa dell'opinione pubblica che sostiene l'euro rispetto ad appena il 60% al culmine della crisi del debito sovrano. Ma i primi anni di età adulta non sono stati facili. Ormai matura, l’istituzione di Francoforte è stata in grado di superare la crisi del Covid e l’ondata inflazionistica poi, grazie a una ‘cassetta degli attrezzi’ rafforzata e a una maggior solidarietà.

NEI PROSSIMI 25 ANNI NON MANCHERANNO NUOVE PROVE


Con l'ingresso della Croazia nell'Eurozona all'inizio del 2023, sono ormai 20 i Paesi entrati a far parte della moneta comune. Inbona rileva che se la Bce si è costruita attraverso le crisi, non sarà sicuramente risparmiata nel prossimo quarto di secolo, in quanto sta portando a termine la stretta monetaria più violenta della sua storia per arginare la marea inflazionistica ereditata dal Covid e dalla guerra in Ucraina, in un momento in cui la crescita economica dell'Eurozona sta vacillando.

MA ANCHE OPPORTUNITÀ PER RAFFORZARSI ANCORA


A più lungo termine rileva in conclusione il gestore di La Financière de l’Échiquier, dovrà affrontare la sfida della crisi climatica. Ma, aggiunge, come disse Jean Monnet, uno dei padri fondatori dell'Europa: "Gli uomini accettano il cambiamento solo in caso di necessità e vedono la necessità solo in caso di crisi". Queste secondo Inbona sono altrettante opportunità perché la Bce si rafforzi e affermi la sua legittimità e indipendenza.
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