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L'apertura dei mercati

Borse in rialzo dopo accordo raggiunto per evitare default Usa

Avvio sopra la parità per i principali listini europei, con gli investitori che ritrovano fiducia dopo l’accordo sul debito federale negli Stati Uniti. In calo la lira turca, dopo la riconferma al ballottaggio del presidente Erdogan

di Fabrizio Arnhold 29 Maggio 2023 09:10
financialounge -  borse Debito Usa mercati tim

Le Borse europee iniziano la settimana in rialzo, sulla scia della chiusura in verde di venerdì di Wall Street, spinte dell’annuncio dell’accordo raggiunto sul debito Usa. A Milano il Ftse Mib dopo i primi minuti di contrattazione segna +0,56%, il Dax di Francoforte +0,53%, il Cac 40 di Parigi +0,48%, l’Ibex 35 di Madrid +0,76%. Aggiorna i massimi la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei a +1%, toccando un nuovo massimo negli ultimi 33 anni, spinto soprattutto dai titoli bancari e high-tech.

RAGGIUNTO ACCORDO SUL DEBITO USA


Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato di aver trovato un accordo con il portavoce repubblica, Kevin McCarthy, per sospendere per due anni il tetto al debito federale, adesso fissato a 31.400 miliardi di dollari. Oggi resteranno chiuse per festività la Borsa di Londra e Wall Street. Sul fronte geopolitico, in Spagna vince la destra, mentre in Turchia il presidente Erdogan ha di nuovo vinto le elezioni e la lira turca che è scesa dello 0,3% a 20,03 per dollaro Usa, vicino a un minimo storico.

A PIAZZA AFFARI OCCHI SU TIM


Sul versante dei singoli titoli, da tenere d’occhio Telecom Italia (+0,58%), nel giorno in cui si riunisce il consiglio di amministrazione. Da seguire anche Prysmian (0,23%), dopo che il board ha designato Massimo Battaini come prossimo amministratore delegato, al posto di Valerio Battista, con il cambio alla guida atteso nel 2024.

SALE IL PETROLIO


L’euro vale 1,0740 dollari, mentre prosegue la corsa al rialzo del petrolio. Il Wti scadenza luglio tratta a 71,16 dollari al barile (+0,67%), mentre il Brent a 77,43 dollari al barile (+0,62%). Il gas risale dopo la brusca frenata della scorsa settimana, a 26 euro al megawattora (+6%). Lo spread si restringe a 183 punti base, dai 184 del precedente closing, con il rendimento del decennale italiano al 4,35%.
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