Asset allocation

TCW: in Cina più opportunità che rischi per chi decide di investire

Si può essere ricompensati in relazione all’asset class. Per Dave Loevinger e Anisha Goodly (TCW), la Cina offre anche un modo per investire nella transizione verso un’economia a basse emissioni

di Fabrizio Arnhold 26 Maggio 2023 10:36

financialounge -  Anisha Goodly cina Dave Loevinger emergenti mercati TCW
L’economia cinese si è rimessa in moto, dopo che Pechino ha superato la sua politica “Zero Covid”. Secondo molto analisti, quest’anno assisteremo a una ripresa decisa del mercato cinese, con una spinta che proseguirà per diversi trimestri. “La fine della pandemia ha avuto un impatto meno negativo di quanto molti cinesi temessero”, spiegano Dave Loevinger, Sovereing Research Analyst, Emerging Markets Group e Anisha Goodly, Portfolio Specialist, Emerging Markets, TCW. “In questo momento stiamo assistendo a un rimbalzo della domanda repressa spinta dal desiderio delle persone di ritornare ad una vita normale dopo aver subito un duro lockdown”.

CRESCITA AL 6%


I dati economici che arrivano dalla Cina sono incoraggianti. Questa settimana, infatti, sono stati pubblicati numeri molto positivi sulla crescita del primo trimestre. La Cina supererà facilmente l’obiettivo di crescita del 5%, ma farà anch e meglio e “potrebbe raggiungere addirittura il 5,5% o il 6%”, proseguono nell’analisi gli esperti di TCW. “Secondo le nostre previsioni, la Cina da sola rappresenterà circa il 40% della crescita globale di quest’anno”.

RIPRESA ROBUSTA MA DIVERSA


Analizzando più nel dettaglio i dati, emerge come la ripresa cinese sarà diversa rispetto a quella a cui abbiamo assistito negli anni passati. “Questo nuovo ciclo sarà guidato dai consumi e dai servizi - precisano Loevinger e Goodly -. Rispetto al passato sarà, insomma, meno guidata dal settore immobiliare e dall’importazione di materie prime”. Nonostante i dati siano contrastanti, c’è un crescente ottimismo per una stabilizzazione del settore immobiliare. E dopo l’ultimo anno, vista l’importanza del settore immobiliare per la Cina, una sua stabilizzazione eliminerebbe un grosso freno alla crescita.

MENO SOSTEGNO FISCALE


Le famiglie cinesi hanno ricevuto, durante la pandemia, meno sostegno fiscale rispetto agli Stati Uniti. Il risultato è stato un aumento dei debiti, con la conseguenza che il prezzo delle case non sta più salendo, bensì scendendo. Le imprese restano caute, dopo le sanzioni e i lockdown. “Per certi versi la crescita cinese è sempre stata una questione di chi è disposto a contrarre più debiti”, sottolineano i gestori di TCW. “Ora c’è la sensazione che si stia esaurendo lo spazio a disposizione e le famiglie non hanno più liquidità a disposizione”.

PIÙ OTTIMISMO A HONG KONG


Situazione diversa a Hong Kong, dove prevale l’ottimismo. Per TCW “i cittadini di Hong Kong sono molto fiduciosi su tutti i fondi destinati a nuovi settori strategici, come i semiconduttori, l’intelligenza artificiale, i veicoli elettrici, l’intera catena di approvvigionamento dei veicoli elettrici e altre tecnologie verdi”. C’è anche da aggiungere che a Pechino restano più pessimisti riguardo ai rapporti tra Stati Uniti e Cina, mentre a Hong Kong sono convinti che imprese cinesi e straniere riescano a creare catene di approvvigionamento per aggirare le sanzioni e i dazi.

RISCHIO TAIWAN


Le relazioni tra Usa e Cina si stanno complicando. “Uno dei rischi più grandi è rappresentato da Taiwan”, proseguono gli esperti di TCW. “Dopo aver accumulato più potere di chiunque altro dai tempi di Mao, sarebbe una mossa molto rischiosa, da parte di Xi, cercare di attaccare Taiwan, e sicuramente ancor più dopo le azioni della Russia. Non può essere certo di una vittoria se la Cina perdesse, non solo ci sarebbe un cambio di leadership, ma probabilmente anche un cambio di regime”.

LE PROSPETTIVE PER CHI INVESTE


La Cina nei prossimi mesi è un mercato interessante in ottica investimento? “Esistono dei rischi, ma da questi si può essere ricompensati in relazione all’asset class in cui si investe”, proseguono Dave Loevinger e Anisha Goodly. “La Cina offre crescita, certamente tassi e cambi, bassa volatilità e mercato molto liquido, ma ci sono anche dei rischi. Ciò che preoccupa è che quando si dice di non volere alcuna allocazione sulla Cina si sta allora decidendo di investire in altri Paesi che ci portano ad assumere comunque dei rischi, seppur differenti”. Lo scorso anno, ad esempio, alcuni degli asset più volatili sono stati proprio i titoli di Stato Usa a lungo termine.

CON UN OCCHIO ALLA SOSTENIBILITÀ


La Cina può risultare interessante per chi ha intenzione di investire verso un’economia a basse emissioni di CO2. “Hanno di gran lunga il più grande mercato di green bond dei mercati emergenti”, concludono gli esperti di TCW. “E se vogliamo arrivare a un’economia globale sostenibile e raggiungere il nostro obiettivo di abbassamento del riscaldamento globale, la Cina deve essere parte della soluzione”.

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