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Dal Salone del Risparmio le istruzioni per gli investimenti 2023

Nuove crisi, nuove strategie, nuove opportunità. Il Salone del Risparmio appena concluso ci ha parlato di nuovi sviluppi nel mondo degli investimenti, con investitori più accorti che al contempo non vogliono perdersi le possibilità di eventuali plus dai trend in crescita. Come fare? Basta seguire le istruzioni

di Lorenzo Cleopazzo 21 Maggio 2023 09:30
financialounge -  mercati Salone del Risparmio 2023 sunday view

Il 2023 non è una cassettiera.
Nessun nome in svedese, nessuna Å e nessuna Ö, nessuna vite da fissare, nessuna mensola da montare. All’inizio potrà essere sembrato assurdo o anche preoccupante, dato che l’ormai ex-anno nuovo si portava dietro una mole non indifferente di sconquassi geopolitici ed economici. Non bisogna farsi intimidire, però. Ė un po’ come aprire per la prima volta le istruzioni per montare quella cassettiera. Un passo alla volta, una mensola alla volta, il mobile verrà fuori.
Solo che il 2023 non è un mobile, dicevamo. Non ci servono cacciaviti o martelli per tirarlo su, ma delle istruzioni farebbero comunque molto comodo. Qui arriva il Salone del Risparmio, che anche nella sua edizione ’23 – terminata giovedì 18 maggio – ci parla del “Risparmio oltre la crisi – Accompagnare l’investitore verso scelte consapevoli”.
E sì: questo è un titolo perfetto per un bel libretto d’istruzioni.

IN CASO DI CRISI, ROMPERE QUI


Attenzione: il momento difficile non è ancora finito. Questo viene subito messo in chiaro dagli esperti che hanno partecipato al Salone. E altrimenti non servirebbero le istruzioni, giusto?
Dopo una decina d’anni di sostanziale tranquillità, i dissesti sociali e geopolitici hanno risvegliato un vulcano dormiente: materie prime, rifornimenti energetici, costo del denaro, tutte cose che hanno sparpagliato le carte in tavola, mandando a vuoto investitori, aziende e persino banche. Nell’ultimo anno tutti i protagonisti del mercato hanno capito cosa può fare questo mondo, in una sorta di Natura spinoziana di cui tutti siamo parte in maniera iper-collegata e dove produciamo e subiamo qualsiasi effetto. Per questo il singolo investitore chiede prodotti finanziari tutelati e sicuri, senza però voler rinunciare al “rischio del guadagno”. E questo è un controsenso solo se ci si ferma a questa pagina, ma andiamo avanti con il libretto d’istruzioni. Gli esperti ci dicono anche se è giusto e normale voler mettere nel portafoglio dei prodotti più sicuri, d’altra parte basta poco per andare oltre e differenziare: bisogna solo scendere a compromessi con le oscillazioni, ma questo è il gioco.
Un gioco in cui le aziende tengono banco, dove sono loro a tenere in mano il tris vincente: space economy, tecnologia e transizione energetica. Si parla di “capitalismo virtuoso”, di accortezze verso un mercato che ha a cuore il pianeta, e di punti d’incontro anche con le generazioni future.
Se il gioco è questo, vale davvero la pena starci.

GIOCATORI D’AZZARDO E CONTADINI


Vale la pena starci perché è un gioco che vale la candela, come si suol dire. Un gioco che non lascia adito a dubbi: se si sa come muoversi nella partita, qualsiasi fiche puntata può diventare quella giusta.
Speranze, queste, molto più salde e motivate di quelle dei giocatori d’azzardo medievali, che nelle taverne si facevano grandi partite a carte fino a tarda notte. Così tarda che se non ci fossero state delle candele a illuminare il tavolo, qualcuno poteva persino spacciare un re di cuori per un asso di fiori. Quando però il piatto era così scarno da non ripagare neanche la cera, si preferiva spegnere la candela, chiudere tutto e andare a nanna. E da qui è nato il detto, che si è protratto e fino a noi, facendo tappa anche oltremanica. Nell’Inghilterra appena precedente alla rivoluzione industriale, alcune famiglie di contadini arrotondavano lo stipendio prestando le proprie mani ai mercanti di tessuti, lavorando nottetempo – ché di giorno si stava nei campi – proprio alla luce di una candela o di una lanterna. Anche qui, in caso di una paga troppo bassa, si guadagnava meno ma si andava a letto prima. Forse a malincuore, forse no, fatto sta che né il gioco, né il lavoro valevano la candela.

MOBILI DEL SALONE


No, il 2023 non è un mobile. Sì, anche muoversi nel mercato odierno richiede delle istruzioni.
Forse, siamo vicini a un nuovo momento di calma.
Ciò che ci ha detto in più questo salone, è che proprio come nel montaggio di una cassettiera, anche il mercato finanziario ha mille pezzi da prendere in considerazione. Ognuno importante per tirare su per bene quel mobile. Certo, per chi non è avvezzo alle cassettiere o agli investimenti, tutti quegli elementi – a volte anche piccoli da tenere d’occhio e con nomi difficili da ricordare – possono essere un bel deterrente. Ma che soddisfazione quando vanno tutti al loro posto!
Anche quest’anno il Salone del Risparmio ha saputo offrire una cartina tornasole del momento dei mercati, oltre a offrire tante possibilità di interazione tra i player del settore. E la parola d’ordine è sempre la stessa: stare al gioco.
Che poi vale la pena, tanto oggigiorno non si usano neanche più le candele.

BONUS TRACK


Avvertenze: alla luce della metafora 2023-cassettiera, si rischia di confondere il Salone del Risparmio con un altro salone. Leggere attentamente le istruzioni.
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