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Salone del Risparmio 2023

Fondi d’investimento: capitali ancora in mano ai Boomers, Millennials e Gen Z preferiscono i PAC

L’Osservatorio annuale sui sottoscrittori di fondi comuni curato dell’Ufficio Studi di Assogestioni ha delineato l’identikit degli investitori italiani: “comandano” ancora i Boomers, i giovani cominciano a investire con i PAC

di Antonio Cardarelli 18 Maggio 2023 10:37
financialounge -  Assogestioni economia Mood Salone del Risparmio 2023

Nella seconda giornata del Salone del Risparmio, che ha registrato oltre 5.500 partecipanti all’Allianz MiCo di Milano, è stato presentato l’Osservatorio annuale sui sottoscrittori di fondi comuni curato dell’Ufficio Studi di Assogestioni. La ricerca ha permesso di tracciare l’identikit degli investitori individuali italiani, che investono 520 miliardi di euro in fondi. In media gli 11,5 milioni di sottoscrittori investono 45mila euro nei fondi, con l’importo per quelli esteri più alto rispetto a quelli italiani. Il versamento unico rimane la forma prevalente di modalità di sottoscrizione (nel 62% dei casi) mentre i PAC (Piani di accumulo) coprono il 22%, ma sono particolarmente amati dagli investitori under 40.

PIÙ AZIONARIO NEI FONDI STRANIERI


L’asset allocation evidenzia differenze tra fondi italiani, dove gli azionari arrivano solo al 10%, e fondi stranieri, dove il 48% è di tipo azionario. La maggior parte dei fondi italiani è acquistata attraverso il canale bancario (95%). Il peso dei fondi distribuiti dalle reti di consulenti finanziari aumenta sensibilmente tra i prodotti esteri: per quelli a distribuzione concentrata è pari al 27%, per i fondi cross border sale al 45%.

COMANDANO ANCORA I BOOMERS


Guardando ai dati anagrafici, l’età media dei sottoscrittori di fondi è di 61 anni, con la generazione dei Boomers che pesa per il 41% del totale davanti alla Generazione X (28%) e a Millennials e Generazione Z, la cui partecipazione è al 13%. “Gli under 40 stanno gradualmente iniziando a investire. Per questo, il 13% che rappresenta la quota di sottoscrittori più giovane, in particolare Millennials e Gen Z, è da leggersi come un dato positivo: significa che i giovani scelgono lo strumento dei fondi per entrare nel mercato finanziario”, commenta Riccardo Morassut Senior Research Analyst dell’Ufficio Studi di Assogestioni. Gli ultra 77enni investono in media dai 62mila agli 82mila euro a seconda dell’anzianità. Seguono i Boomers (53mila euro), Generazione X (37mila euro), Millennials (18mila euro) e Generazione Z (12mila euro). L’Osservatorio di quest’anno ha evidenziato un assottigliamento delle differenze uomo-donna tra i sottoscrittori, con un investimento medio che segna una differenza di soli 4mila euro.

EMILIA ROMAGNA PRIMA PER SOTTOSCRITTORI


A livello geografico il primo dato che risalta è che, attualmente, a investire in fondi è il 20% della popolazione italiana. La Regione in cui si investe di più è l’Emilia-Romagna con il 30,8%, seguita da Lombardia (28,4%), Piemonte (27,9%) e Liguria (26%). Le Regioni del Nord d’Italia sono anche le prime per investimento complessivo: oltre 145 miliardi di euro in Lombardia, quasi 68 miliardi in Emilia-Romagna e più di 60 in Piemonte.  “La nostra industria può offrire un contributo importante al miglioramento delle competenze finanziarie degli italiani: investire in un fondo è infatti di per sé un atto basilare di educazione finanziaria”, sottolinea in merito Alessandro Rota, Direttore Ufficio Studi, Assogestioni. “Perché si impara che cos'è la diversificazione del rischio e che la gestione del risparmio è un'attività da professionisti. Se poi si investe tramite piccoli versamenti rateali – i cosiddetti PAC, oggi lo fanno il 40% degli investitori, soprattutto i giovani – si fa esperienza del fondamentale valore della programmazione", conclude Rota.
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