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L'analisi

Vontobel prevede la fine dei rialzi dei tassi

Mondher Bettaieb-Loriot Head of Corporate Bonds di Vontobel analizza la situazione attuale e prevede che le prossime mosse delle banche centrali vadano verso la fine del rialzo dei tassi

di Anna Patti 4 Maggio 2023 13:01
financialounge -  FED inflazione Mondher Bettaieb Loriot Vontobel

E’ probabile che la riunione del FOMC porti a un cambio di rotta nella politica della Fed. Anche se i membri della Federal Reserve decidessero per un ultimo rialzo dei tassi, seguito da una pausa, che potrebbe anche essere prolungata, Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel prevede che nell’ultima parte dell’anno ci saranno potenziali tagli.

TASSI TROPPO ALTI PER LE IMPRESE


Le turbolenze bancarie derivanti tra l'altro da un tasso sui fondi della Fed molto elevato e restrittivo, dovrebbero avere ripercussioni sull'economia. I tassi di prestito superiori all'8% per il pubblico e le imprese sono troppo alti e restrittivi. Tutto questo potrebbe condurre a un cambio di strategia per la Fed e probabilmente anche per le principali banche centrali.

L’ATTIVITA’ ECONOMICA IN USA


L'attività economica su entrambe le sponde dell'Atlantico ha iniziato a calare, anche se negli Stati Uniti la situazione occupazionale è ancora solida. La crescita del Pil nel primo trimestre del 2023 è risultata inferiore al consenso ed è calato anche il rapporto sui beni durevoli di marzo. Le vendite al dettaglio sono in discesa con un’ampia debolezza in quasi tutte le categorie di spesa. Infine le preoccupazioni per le condizioni del credito pesano sul sentiment, come riportato da Morgan Stanley e dal suo indice MSBCI (Morgan Stanley Business Conditions Index), con le vendite al dettaglio in calo dell'1% a marzo e del -0,3% su base annua.

STRESS BANCARIO


L’esperto di Vontobel sottolinea come il recente riemergere dello stress bancario attraverso la First Republic Bank continui a pesare sull’attività economica. La trasmissione avviene attraverso i prestiti bancari e i prestiti bancari negli Stati Uniti sono ora in improvviso calo di quasi il 2% nelle quattro settimane fino al 12 aprile. Questa riduzione dei prestiti alle imprese in un periodo così breve sembra netta, come riconosciuto dalla Federal Reserve Bank di Saint Louis.

LE ASPETTATIVE SULL’INFLAZIONE


Le aspettative di inflazione rimangono ancorate, secondo l’analista di Vontobel, anche se aperture di posti di lavoro si stanno allentando e riducendo, mentre un maggior numero di persone è alla ricerca di un lavoro, il che normalmente limiterebbe la crescita dei salari per il resto del 2023. Secondo l'ex premio Nobel Paul Krugman, l'analisi della crescita media semestrale dei salari confermerebbe che la crescita dei salari si è attenuata ed è scesa a un livello più normale nel lungo periodo, pari al 4%, dopo aver raggiunto un picco di quasi il 6% a metà del 2022. Anche se ancora un po' elevata, la crescita dei salari si sta muovendo nella giusta direzione e i dati sull'inflazione sembrano indicare che l'inflazione dovrebbe continuare la sua discesa prevista.

SITUAZIONE INCERTA IN EUROPA


La stima flash della crescita del Pil nell’area europea pubblicata di recente indica una moderazione (la crescita è stata dello 0,1% su base trimestrale, al di sotto delle aspettative di consenso dello 0,2%) e i consumi delle famiglie restano deboli. I prestiti alle famiglie sono strettamente correlati ai consumi privati e i loro modelli inizieranno a risentire ancora di più dei tassi restrittivi.

ANDAMENTO DELL’INFLAZIONE


I dati nazionali sull’inflazione di aprile continuano a registrare una moderazione soprattutto in Germania. Barclays Research ha rilevato un calo dell'inflazione di base dal 5,7% al 5,5% su base annua, che segnerebbe il primo calo di questa misura in quasi un anno. In questa situazione, secondo Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel, alla BCE non dovrebbe essere richiesto un aumento dei tassi tanto ampio come previsto. Un aumento di 25 punti base del tasso di deposito a maggio, seguito da altri 25 punti al 3,5% il 15 giugno, che rappresenterebbe il tasso terminale, costituirebbe uno scenario di base ragionevole.

LA FINE DEL CICLO DI RIALZI


In definitiva secondo l’esperto di Vontobel l’aspetto positivo di "tassi già troppo alti e restrittivi" segnala che le principali banche centrali sono al capolinea. Secondo un sondaggio di Bank OF America, l’ipotesi della fine del rialzo si sta diffondendo nella comunità del reddito fisso, le cui allocazioni sono aumentate in modo significativo. I rendimenti dei bund e dei treasury si stanno muovendo con decisione verso il basso da un po' di tempo a questa parte e questo schema dovrebbe continuare, soprattutto se si verifica un rallentamento dello slancio economico. La riduzione dei rendimenti governativi di riferimento compenserebbe un eventuale allargamento degli spread creditizi. Resta da vedere a che tipo di rallentamento della crescita assisteremo. Secondo l’analista di Vontobel è confortante che la correlazione spread creditizi/rendimenti governativi di riferimento è diventata più negativa nel 2023, fornendo un cuscinetto a qualsiasi allargamento degli spread creditizi.
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