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L’analisi

J. P. Morgan vede opportunità nelle obbligazioni

Gli esperti di J.P. Morgan AM analizzano gli effetti a catena sui mercati finanziari del “risveglio” dei risparmiatori titolari di depositi e vedono valutazioni interessanti in alcuni segmenti

di Virgilio Chelli 21 Aprile 2023 11:37
financialounge -  Bond Bulletin J.P. Morgan Asset Management mercati

Via via che i depositanti spostano la liquidità dai conti bancari poco remunerativi, gli effetti a catena potrebbero frenare ulteriormente l’erogazione di credito all’economia reale e forse indurre la Fed a cambiare rotta. Sebbene sia sempre difficile prevedere con precisione l’inizio della prossima recessione, gli investitori dovrebbero continuare a tenere conto sia delle valutazioni interessanti che emergono da determinati segmenti del mercato obbligazionario sia del ripristino della “giusta” correlazione, fattori che potrebbero offrire protezione in questa fase avanzata del ciclo. Sono le indicazioni del Bond Bulletin settimanale a cura del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, titolato “Il letargo dei risparmiatori”, che esamina gli effetti a catena in tutti i mercati finanziari del loro “risveglio”.

TRASFORMATA IN LIQUIDITA’ UN’ASSET CLASS DORMIENTE


Secondo il Bond Bulletin infatti, i titolari dei depositi sono in letargo da quasi 15 anni, dopo che l’allentamento quantitativo e i tassi negativi hanno penalizzato il rendimento dei conti di risparmio, trasformando la liquidità in un’asset class dormiente. Inizialmente, l’attuale ciclo di inasprimento monetario negli USA non ha modificato questa dinamica, lasciando immobili i rendimenti dei conti di risparmio. Ma, mettendo in evidenza il crescente costo/opportunità dei bassi tassi sui depositi, la recente crisi bancaria ha risvegliato i risparmiatori dal letargo.

I FORTI FLUSSI SUI FONDI DEL MERCATO MONETARIO


A marzo i fondi del mercato monetario hanno registrato sottoscrizioni per 340 miliardi di dollari, il maggior afflusso mensile dall’inizio del Covid. Per le autorità, il problema è che questi afflussi vengono reinvestiti nei Pronti contro Termine della Fed, una tendenza che dovrebbe intensificarsi con l’avvicinarsi del confronto finale sul tetto del debito federale. Privando le banche dei depositi che sostengono la creazione del credito e arrestando l’erogazione di prestiti all’economia reale, l’investimento nei fondi del mercato monetario fa ben poco per stimolare la crescita economica.

RESTRIZIONE DEL CREDITO ALL’ECONOMIA REALE


Infatti, sempre a marzo le condizioni del credito si sono notevolmente inasprite in quanto le banche hanno rivisto i termini ai quali sono disposte a erogare prestiti. La restrizione del credito all’economia reale potrebbe indurre la Fed a interrompere bruscamente il ciclo di inasprimento, secondo il Team di J. P. Morgan AM, che fa notare che nelle ultime settimane il mercato ha corretto sensibilmente le aspettative sull’andamento del tasso dei Fed Fund.

LA FED VERSO L’INTERRUZIONE DEL CICLO RESTRITTIVO


Oggi, gli investitori ritengono che a breve la Fed porrà fine al ciclo restrittivo e che potrebbe addirittura iniziare a ridurre i tassi a settembre. La possibilità che entro fine anno il tasso sui Fed Fund possa smettere di crescere o persino calare ha contribuito a far lievitare le valutazioni azionarie e obbligazionari che, malgrado le turbolenze bancarie, hanno mantenuto un andamento sostenuto nell’ultimo mese. Permane grande incertezza anche sulla tempistica di una recessione, con gli investitori intenti a valutare gli effetti di una stretta del credito a fronte dei vantaggi di una svolta nella politica della Fed.

FIDUCIA NEL SEGMENTO INVESTMENT GRADE


Dal punto di vista tecnico, il Bond Bulletin osserva che a marzo sono proseguiti gli afflussi in determinati segmenti dei mercati obbligazionari, in particolare sul segmento Investment Grade, segnalando che gli investitori hanno ancora una certa propensione al rischio malgrado i timori suscitati dalla crisi bancaria.

LE OBBLIGAZIONI TORNANO COME STRUMENTO DI DIVERSIFICAZIONE


L’appetibilità del reddito fisso, prosegue l’analisi del Team di J. P. Morgan AM, è aumentata anche grazie al ripristino della “giusta” correlazione in base alla quale la svalutazione degli attivi rischiosi è compensata dai guadagni delle obbligazioni governative che offrono maggiore sicurezza. Mentre i tempi della recessione potrebbero rimanere incerti, la possibilità che le obbligazioni possano tornare a offrire benefici di diversificazione agli investitori, oltre che rendimenti più elevati, dovrebbe continuare a favorire gli afflussi nel breve termine, secondo il Bond Bulletin.
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