Contatti

La view

Per Wellington Management è iniziata una nuova era economica

Secondo John Butler (Wellington Management) la gamma di opportunità sarà maggiormente legata a tematiche relative a Paesi specifici e ciò conterà molto di più rispetto agli ultimi 10 anni

di Leo Campagna 20 Aprile 2023 07:55
financialounge -  John Butler mercati wellington management

Le dinamiche macroeconomiche su cui ci siamo basati negli ultimi 20-30 anni per le scelte macroeconomiche e di mercato dovrebbero essere ripensate. E una delle ragioni principali è la deglobalizzazione. Lo sostiene John Butler, Macro Strategist di Wellington Management. “La deglobalizzazione dovrebbe aver raggiunto il picco. Alcuni suoi aspetti stanno registrando un’inversione e credo si tratti di una tendenza multidecennale” commenta il manager.

L’INFLAZIONE NON È TEMPORANEA


Secondo il quale questo significa che l’inflazione elevata a cui stiamo assistendo non è temporanea, ma strutturale e persisterà. Per dare un’idea, i prezzi al consumo negli ultimi 10 anni sui mercati sviluppati si sono attestati in media sull’1-1,5%, a seconda della regione mentre per i prossimi 10 anni dovrebbero oscillare in media intorno al 2,5-3%. “Il problema ben più complesso è che in futuro l’inflazione sarà molto più volatile. Ci siamo abituati ad un periodo di carovita incredibilmente stabile tra lo zero e il 3%. In futuro i prezzi al consumo aumenteranno poi diminuiranno, oscillando probabilmente tra -1 e 6%” specifica Butler.

CICLI ECONOMICI MOLTO PIÙ FREQUENTI E VIOLENTI


In parallelo, i cicli economici diventeranno molto più frequenti e molto più violenti. “L’offerta sarà più rigida e la domanda più volatile e si tornerà ad un mondo in cui sarà necessario trovare un compromesso tra crescita e inflazione. Questo significa che le banche centrali vorranno essere certe che la crescita stia calando in modo sufficiente da far scendere il carovita prima di agire. Dunque, credo che il mondo in cui abbiamo vissuto negli ultimi 15 anni, in cui le banche centrali comprimono la volatilità, ha cessato di esistere”, argomenta il Macro Strategist di Wellington Management.

CAMBIA IL RAPPORTO TRA AZIONARIO E OBBLIGAZIONARIO


Questo cambia il rapporto tra azionario e obbligazionario. Negli ultimi 15 anni, una crescita robusta era vantaggiosa per le azioni, così come una crescita negativa perché avrebbe comportato maggiore liquidità. Butler ritiene che non ci sarà più la liquidità a svolgere il ruolo di salvagente ogni volta che ci sarà un rallentamento economico e gli asset azionari torneranno a prezzare cicli economici e utili. “Nel reddito fisso, una buona crescita economica sarà negativa per le obbligazioni ma lo sarà anche una crescita economica debole perché comporterà maggiori emissioni fiscali” spiega il manager.

PREMIO AL RISCHIO


Secondo Butler, inoltre, una cosa che più di altre non è strutturalmente riflessa nei prezzi, è il premio al rischio. “Il mondo a cui faccio riferimento sarà caratterizzato da una maggiore volatilità dell’inflazione, da una maggiore volatilità dei cicli economici e da una maggiore volatilità della credibilità delle istituzioni finanziarie e meno da trasferimenti transfrontalieri di risparmio. Ciò dovrebbe significare un aumento per i premi al rischio in modo significativo, nel corso dei prossimi anni” tiene a precisare il manager secondo il quale ci troviamo in uno di quei momenti in cui il ciclo economico sta cambiando, ma in cui le banche centrali non possono reagire, perché devono proseguire con le misure restrittive perché l’inflazione è elevata.

IL PREDOMINIO DELLA POLITICA FISCALE


La probabilità di recessione è sempre più elevata e, a un certo punto, le banche centrali cederanno e quando lo faranno ci sarà l’opportunità di individuare un’inversione brusca del ciclo economico. “In un mondo caratterizzato dalla deglobalizzazione, la politica fiscale diventerà predominante rispetto alla politica monetaria. Le tematiche locali acquisteranno grande importanza. Le idiosincrasie assumeranno maggiore valore. La gamma di opportunità sarà maggiormente legata a tematiche relative a Paesi specifici e ciò conterà molto di più di quanto abbia fatto negli ultimi 10 anni” conclude il Macro Strategist di Wellington Management.
Share:
Trending