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Tim in forte rosso a Piazza Affari (fino a -5%) dopo le nuove offerte sulla rete

Il titolo di Telecom Italia è in fondo al listino milanese: le nuove offerte sulla rete del consorzio Cdp-Macquarie e Kkr saranno discusse nel prossimo cda in programma il 4 maggio ma per ora bocciate dagli investitori

di Fabrizio Arnhold 19 Aprile 2023 10:30
financialounge -  Cdp Kkr Macquarie rete tim tlc

 

Il titolo di Telecom Italia è tra i peggiori di giornata sul Ftse Mib, arrivando a perdere fino al 5%, dopo le nuove offerte sulla rete da parte del consorzio Cdp-Macquarie e Kkr che saranno esaminate nella riunione del prossimo 4 maggio.

OFFERTE MIGLIORATE


Secondo quanto riportato dall’Ansa, l’offerta del consorzio Cdp-Macquarie per la rete di Tim è stata migliorata, salendo fino a 19,3 miliardi, dai 18 precedenti. La proposta produrrebbe un impatto sul debito di Telecom Italia, riducendolo di quasi 17 miliardi. Anche Kkr ha ritoccato l’offerta, con un miliardo in più rispetto a quella precedente e arrivando, così, a 19 miliardi più 2 di earn out, per un totale di 21 miliardi di euro.

OFFERTE IN CDA


Tim fa sapere, in una nota, che nell’ambito del processo competitivo relativo a Netco, la società della rete, “sono pervenute due nuove offerte non vincolanti presentate, rispettivamente, dal consorzio formato da Cdp Equity e Macquarie Infrastructure and Real Assets (Europe) Limited, che agisce per conto di un gruppo di fondi di investimenti gestiti o assistiti dal gruppo Macquarie, e da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (Kkr)”. Le due nuove offerte saranno discusse nel Consiglio di amministrazione del prossimo 4 maggio.

LA POSIZIONE DI VIVENDI


Le ultime due offerte ancora non soddisfano le richieste dell’azionista di maggioranza Vivendi ma potrebbero essere un modo per individuare una base di partenza e avviare una trattativa in esclusiva con uno dei due pretendenti. Il governo, parte in causa perché il Mef è il principale azionista di Cdp, resta in silenzio. “Quando tocca all’azienda un governo saggio ovviamente non parla”, commenta il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
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