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Schroders: recessione in vista negli Usa, ecco come ribilanciare il portafoglio

Tina Fong, Strategist di Schroders, passa in rassegna l’impatto delle passate recessioni su azioni e materie prime suggerendo un posizionamento diverso nei vari momenti della contrazione economica

di Virgilio Chelli 12 Aprile 2023 07:55
financialounge -  mercati recessione Schroders Tina Fong

L’economia USA sembra ancora resiliente, ma le recenti turbolenze bancarie hanno alimentato il dibattito sull’eventualità di un atterraggio morbido o di una recessione. Schroders propende per la seconda ipotesi e continua a ritenere che arriverà quest’anno, visto il ritmo sostenuto dell’inasprimento della Fed. Anche se non ci sono certezze sui tempi, gli investitori dovrebbero puntare innanzitutto su asset difensivi nei primi mesi di recessione, ma senza ignorare le opportunità che emergono quando il mercato si rivaluta e si prepara a passare alla fase successiva del ciclo.

COSA INSEGNANO LE RECESSIONI PASSATE


Tina Fong, Strategist di Schroders, spiega come ribilanciare il portafoglio ricordando che è utile capire come si sono comportate le diverse asset class durante le passate recessioni, comunemente definite da due trimestri consecutivi di crescita negativa del Pil reale o in termini di ciclo economico, come quelle ufficialmente datate dal National Bureau of Economic Research in USA. Le recessioni sono spesso caratterizzate da un crollo della crescita e da un calo dell’inflazione, che spingono ad allentare la politica monetaria o fiscale. Solitamente gli investitori cercano la sicurezza nei titoli di Stato e, in parte nelle obbligazioni societarie, anche il dollaro viene percepito come bene rifugio, mentre azionario e materie prime vengono colpite pesantemente dal crollo dell’attività.

VERSO LA FINE ARRIVA UN FORTE RIMBALZO


Negli ultimi 30 anni la performance degli asset di rischio è stata ancora peggiore durante le recessioni, a causa delle pesanti perdite subite nella crisi finanziaria globale. L’azionario USA ha quasi sempre toccato il fondo nelle recessioni, ma ha registrato un forte rimbalzo verso la fine, grazie alla combinazione di valutazioni a buon mercato e aspettative di miglioramento di economa e utili grazie all’allentamento della Fed. Fong sottolinea che gli investitori dovrebbero essere consapevoli di non poter perdere l’occasione di una rivalutazione del mercato.

REAZIONI DIVERSE NEI SINGOLI SETTORI


I settori più difensivi negli USA, come beni di consumo e sanitario, hanno registrato in media i rendimenti più elevati durante le recessioni, perché gli investitori hanno cercato una redditività superiore e bilanci solidi in periodi di stress. Al contrario, i settori più ciclici come finanziari e industriali, hanno tendenzialmente performato peggio, ma alcuni di questi come immobiliare e finanziario hanno registrato una forte ripresa verso la fine della recessione. Al contrario i difensivi come le utility hanno segnato forti guadagni all'inizio ma perdite verso la fine. Nonostante sia ritenuto ciclico, anche il settore dei servizi di comunicazione ha mostrato questo andamento.

LE SMALL CAP PRIMA CADONO E POI RIMBALZANO


Negli ultimi 30 anni, lo stile growth ha registrato guadagni più consistenti durante le recessioni, data la crescente predominanza dei tecnologici negli indici, mentre i peggiori sono stati i titoli delle small cap e value, colpito dal calo dei tassi d’interesse in quanto è correlato positivamente con l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Ma, osserva l’esperta di Schroders, le small cap si rivalutano fortemente verso la fine delle recessioni, in quanto è più probabile che beneficino di una politica monetaria più accomodante rispetto alle controparti più grandi.

MATERIE PRIME PENALIZZATE MENTRE L’ORO BRILLA


Le materie prime sono tipicamente penalizzate dalle recessioni, soprattutto energia e metalli industriali, mentre l’oro ha la tendenza a brillare per lo status di bene rifugio. L’allentamento monetario e la riduzione dei tassi reali hanno tipicamente sostenuto l’oro, ma il rafforzamento del dollaro è un elemento di equilibrio. Fong sottolinea che questi risultati si basano sulle passate recessioni USA e non tengono conto della Cina, il più grande consumatore di materie prime al mondo, che rappresenta la metà del consumo mondiale di rame e il secondo di petrolio.

CINA IN CONTROTENDENZA, VERSO FORTE RIPRESA


Con gli USA che secondo Schroders dovrebbero entrare in recessione nel corso dell’anno, è probabile che la crescita in Cina registri una forte ripresa grazie all’abolizione delle restrizioni zero-Covid, anche perché la ripresa cinese dovrebbe essere orientata verso i servizi, che potrebbero sostenere maggiormente il settore energetico e compensare in parte il potenziale freno di una recessione statunitense.
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