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L’annuncio

Visco: “A novembre lascerò Bankitalia dopo 12 anni intensi”

Ignazio Visco è stato nominato alla guida della Banca d’Italia nel novembre del 2011 e non è rinnovabile nel suo incarico dopo due mandati da governatore

di Fabrizio Arnhold 31 Marzo 2023 11:38
financialounge -  banche Bankitalia economia Ignazio Visco

“Quella odierna è l’ultima assemblea che presiedo come governatore, il prossimo mese di novembre lascerò la guida dell’Istituto, nel quale feci ingresso nel 1972”, annuncia Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, nel suo intervento all’assemblea dei partecipanti al capitale. Visco è stato nominato governatore il 1 novembre 2011 e il suo incarico non è più rinnovabile dopo due mandati: “Nei dodici, intensi, anni da me vissuti al vertice della Banca, importanti cambiamenti sono intervenuti nell’esercizio delle funzioni dell’Istituto”, ha commentato Visco.

APPROVATO BILANCIO 2022


L’assemblea dei partecipanti al capitale di Banca d’Italia ha approvato il bilancio 2022 dell’Istituto di Via Nazionale che si è chiuso con un “risultato economico ancora in positivo, sebbene in diminuzione rispetto all’anno precedente”. Si legge nella relazione approvata che “le perdite lorde attese per il futuro, al momento circoscritte al biennio 2023-2024, sono ampiamente coperte dai fondi patrimoniali accumulati fino a oggi, proprio a fronte di questa eventualità”.

PATRIMONIO RAFFORZATO


E ancora, nella relazione si legge che la banca ha potuto accantonare negli ultimi anni le risorse necessarie “per rafforzare il patrimonio nell’ipotesi di perdite future” e le perdite “che potranno derivare dall’attuazione delle operazioni di politica monetaria non pregiudicheranno in alcun modo la capacità di perseguire e mantenere la stabilità dei prezzi”.

LA STRETTA MONETARIA


I rialzi dei tassi della Bce “stanno causando una crescita notevole degli interessi passivi pagati dalle banche centrali, non controbilanciata da un corrispondente incremento dei redditi percepiti sulle attività finanziarie detenute", spiega Bankitalia. “Nei bilanci, infatti, sono presenti passività la cui remunerazione si adegua immediatamente al rialzo dei tassi ufficiali e attività remunerate invece a tasso fisso (come i titoli di politica monetaria)”. Di conseguenza le banche centrali dovranno prepararsi ad affrontare un peggioramento dei risultati economici che dipenderà “da fattori legati alla dimensione, alla composizione e alla struttura del bilancio di ciascuna banca centrale”.
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