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L'analisi

Nell’Europa emergente Schroders ha una view favorevole su Polonia e Ungheria

Il quadro generale dei Paesi dell’Europa emergente è più sano rispetto a un anno fa ma gli esperti di Schroders restano negativi nei confronti della Repubblica Ceca poiché le opportunità azionarie sono limitate

di Leo Campagna 31 Marzo 2023 15:03
financialounge -  mercati polonia Schroders ungheria

Da quando il prezzo del gas naturale ha raggiunto il picco a fine agosto 2022, i mercati emergenti dell’Europa centrale, cioè Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca – noti come Paesi CE3 - hanno sovraperformato l’indice MSCI Emerging Markets, in media del 20% e addirittura del 24% nel caso della Polonia. In parallelo, i prezzi del gas naturale sono scesi di ben l’87% ma gli ultimi dati macroeconomici dei Paesi CE3 restano deboli a seguito dell’impatto sui redditi reali dell’aumento dei tassi e dell’inflazione. Il tutto senza dimenticare il rischio geopolitico determinato dalla guerra in Ucraina.


LE PROSPETTIVE HANNO SMESSO DI DETERIORARSI


“Alcuni segnali, tuttavia, indicano che le prospettive hanno smesso di deteriorarsi e potrebbero essere destinate a migliorare” tengono a sottolineare Andrew Rymer, CFA, Senior Strategist, Strategic Research Unit, e Rollo Roscow, Emerging Markets Fund Manager, Schroders. Per esempio, grazie anche ad un inverno mite, la crisi del gas in Europa si è attenuata  e il rischio di carenze di approvvigionamento o di interruzioni di corrente sembra essere minimo almeno fino al prossimo inverno. E’ anche vero, però, che un inverno 2023 più rigido farebbe aumentare la domanda di gas e i prezzi della materia prima.


INASPRIMENTO DELLA POLITICA MONETARIA


Resta il fatto che l’allentamento delle preoccupazioni legate alla crisi del gas ha sostenuto le valute dei Paesi CE3, attenuando l’aumento dei costi delle importazioni e, a cascata, dell’inflazione. A proposito di prezzi al consumo, anche le banche centrali dei Paesi CE3 hanno contrastato il carovita con un inasprimento della politica monetaria, che ha comportato un rialzo di ben oltre il 6% in Polonia e Repubblica Ceca, e di oltre l’11% in Ungheria. Con l’inflazione in attenuazione e i prezzi del gas in discesa, negli ultimi mesi le banche centrali hanno deciso di lasciare i tassi fermi.


AUMENTO DEI SALARI MINIMI


“Per quanto riguarda i prezzi dei prodotti alimentari a livello mondiale dovrebbero ridursi nei prossimi trimestri sostenendo la disinflazione. Tuttavia gli aumenti dei salari minimi, come quello del 20% annunciato quest’anno in Polonia, potrebbero complicare il compito delle banche centrali. In pratica, in assenza di un cambiamento sostanziale delle prospettive, è probabile che la politica monetaria restrittiva prevalga per un certo periodo di tempo prima che siano annunciati tagli dei tassi” riferiscono Rymer e Roscow.


LE VALUTAZIONI AZIONARIE DI POLONIA E UNGHERIA


I due manager di Schroders ritengono ancora relativamente convenienti le valutazioni azionarie di Polonia e Ungheria, nonostante il rally degli ultimi mesi, e anche quelle delle rispettive valute in confronto con la media di lungo periodo. “Le prospettive macroeconomiche della Polonia sono in via di miglioramento sulla scia del rallentamento dell’inflazione mentre le valutazioni sono interessanti. Restano complesse, invece, le prospettive in Ungheria che pure ha evidenziato di recente un modesto miglioramento. Il rischio politico è costante, ma le valutazioni di mercato compensano questi aspetti negativi. Per quanto riguarda la Repubblica Ceca restiamo negativi dal momento che vediamo limitate opportunità azionarie” spiegano Rymer e Roscow.


IL QUADRO GENERALE APPARE PIU’ SANO RISPETTO A UN ANNO FA


Il quadro generale dei Paesi dell’Europa emergente appare più sano rispetto a un anno fa grazie ad una crisi energetica in parte attenuata: se le previsioni sulla disinflazione saranno confermate le prospettive della regione potrebbero migliorare progressivamente. “La guerra in Ucraina lascia sul tavolo un rischio geopolitico, ma se i prezzi dell’energia rimarranno bassi e quelli alimentari si ridurranno come previsto, le prospettive dovrebbero continuare a migliorare” concludono i due manager di Schroders.
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