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La giornata dei mercati

Le Borse limitano le perdite, Piazza Affari chiude poco sotto la parità

I listini chiudono poco mossi, dopo la raffica di rialzi delle banche centrali, con Bank of England, Banca Nazionale Svizzera e Norvegia che hanno fatto seguito al rialzo di un quarto di punto deciso ieri dalla Fed

di Redazione Aggiornato al 23/03/2023 17:36
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23/03/2023 17:36


Le Borse europee finiscono la giornata sulla parità, con Piazza Affari a -0,14%, Francoforte -0,06%, Madrid -0,46%, Parigi +0,11% e Londra -0,91%. A mettere un freno ai listini per tutta la giornata di contrattazioni è sono state le banche centrali, capeggiate dalla Fed che ha aumentato ieri i tassi di interesse di 25 punti base.

Wall Street prosegue in rialzo, con il Dow Jones a +1,13%, l’indice S&P 500 a +1,34% e il Nasdaq a +2,06%. Giornata in calo per i titoli delle banche regionali: Comerica è il peggiore sullo S&P 500 con un ribasso del 6,1%, seguita ancora da First Republic Bank (-4,7%) e Zions Bancorporation (-3,1%).

23/03/2023 16:12


Wall Street spinge le Borse europee che azzerano le perdite. A Milano il Ftse Mib segna +0,12%, il Dax di Francoforte +0,11%, il Cac 40 di Parigi +0,17%, l’Ibex 35 di Madrid -0,02% e il Ftse 100 di Londra a -0,54%.

In positivo gli indici della Borsa di New York, con il Dow Jones a +1,41%, lo S&P 500 segna +1,69% e il Nasdaq sale del +2,49%. A sostenere i listini americani sono alcuni dati macro, come il mercato del lavoro che resta forte, con il dato delle richieste di sussidi in calo, mentre hanno deluso le aspettative l’indice manifatturiero della Fed di Chicago e le vendite di case nuove.

23/03/2023 14:10


La seduta delle Borse europee prosegue con gli indici principali appena sotto la parità dopo una raffica di rialzi da parte delle banche centrali che ha fatto seguito all’aumento di un quarto di punto annunciato ieri dalla Fed. Anche Bank of England ha alzato i tassi di 25 punti base come da attese, la Banca Nazionale Svizzera ha alzato di 50 punti e anche la Norvegia ha aumentato il costo del denaro limitandosi a un quarto di punto. In Asia hanno alzato I tassi anche le banche centrali di Filippine e Taiwan.

Gli indici azionari del vecchio continente sono frenati dai titoli bancari con i big francesi, tedeschi e spagnoli tutti in netto calo, mentre a Milano Intesa, Unicredit, Mediobanca e Bper tengono molto meglio. L’indice FTSE Mib si muove comunque in linea con la altre piazze appena sotto la parità, appesantito da CNH, Prysmian e Saipem.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti dei principali titoli di Stato sono poco mossi con il Bund tedesco appena sotto il 2,3% e quello del Btp italiano che viaggia poco sopra il 4,1%. Sul valutario l’euro continua ad accumulare guadagni contro dollaro e si porta in vista di quota 1,09. Sul mercato delle commodity il prezzo del petrolio si muove in ribasso con il WTI poco sopra i 70 dollari e il Brent sopra i 76 dollari.
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