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La giornata dei mercati

Borse europee tutte in positivo dopo rialzo Bce e rassicurazioni Lagarde su banche

I listini del vecchio continente si riportano tutti in territorio positivo dopo le rassicurazioni della presidente della Bce e del vice de Guindos sulla resilienza e la posizione di liquidità robusta vantata dalle banche UE

di Virgilio Chelli Aggiornato al 16/03/2023 16:15
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16/03/2023 16:15


Listini europei tutti in positivo intorno al punto percentuale dopo il rialzo di 50 punti base dei tassi di interesse annunciato dalla Bce e le rassicurazioni fornite sulla solidità delle banche europee dai vertici della Banca Centrale in conferenza stampa. L’indice Stoxx Europe 600 del settore bancario si muove ancora anche se di poco in territorio negativo con i principali titoli del comparto contrastati. A Milano Unicredit e Fineco si muovono in netto rialzo, Bper e Mediobanca perdono terreno e Intesa viaggia intorno alla parità.

Nella conferenza stampa seguita al Direttorio la Presidente della Bce Christine Lagarde ha sottolineato che le banche dell’area euro godono di una situazione molto migliore rispetto al 2008 grazie ai passi in avanti compiuti da allora anche attraverso la vigilanza e l'introduzione di Basilea 3. In ogni caso, ha detto Lagarde, la Bce ha gli strumenti per intervenire qualora si rendesse necessario, ma ha aggiunto che non si è ancora deciso se ci sia bisogno di ricorrere al TIP, il Transmission Protection Instrument noto anche come scudo anti-spread introdotto a luglio.

Lagarde ha osservato di non vedere grandi miglioramenti sull’inflazione contro la quale mantiene la sua determinazione, anche se si cominciano a notare segni di trasmissione della politica monetaria attraverso il canale creditizio. Il suo vice Luis de Guindos ha detto che le banche dell’ Eurozona sono resilienti e con una robusta posizione di liquidità, osservando che tassi di interesse elevati sono positivi per i margini degli istituti di credito, mentre l’esposizione a Cresit Suisse risulta piuttosto limitata.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti dei principali titoli di Stato si muovono in contenuto ribasso con il Bund tedesco sotto il 2,2% e il BTP italiano appena sopra il 4%. Sul valutario l’euro fa fatica a tenere quota 1,06 contro dollaro, mentre sul mercato delle commodity il prezzo del petrolio si mantiene debole anche se recupera qualcosa vicino ai 68 dollari nella versione WTI e appena sotto i 74 dollari il Brent.

Non aiuta a sostenere il sentiment degli investitori il dato sui prezzi all’ingrosso in Germania rallentati a febbraio per il quinto mese consecutivo al minimo di 22 mesi dell’8,9% anno su anno.

16/03/2023 12:35


Mentre cresce l’attesa per le decisioni della Bce ormai imminenti e delle indicazioni sulle prossime mosse alla luce della crisi bancaria USA che ha investito anche l’Europa, i listini del vecchio continente arretrano dai massimi di apertura, quando avevano tentato il rimbalzo dopo le perdite di ieri, e si portano poco sopra la parità. In particolare i titoli bancari, che avevano sofferto di più ieri, arretrano rispetto ai massimi segnati in apertura e si muovono in modo contrastato, con Credit Suisse che dimezza il rimbalzo del 40% messo a segno all’inizio della seduta sulla notizia dell’intervento della Banca Centrale Svizzera.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti dei principali titoli di Stato oscillano intorno alla parità con il Bund tedesco sotto il 2,3% e il BTP italiano che si mantiene sotto il 4,2%. Sul valutario l’euro tiene quota 1,06 contro dollaro, mentre sul mercato delle commodity il prezzo del petrolio si mantiene debole sopra i 67 dollari nella versione WTI e sopra i 73,5 dollari il Brent.
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