La ripresa della blockchain

Invesco spiega come la blockchain può contribuire a migliorare gli aspetti ESG

Secondo gli esperti di Invesco, i recenti accadimenti, come il crollo di FTX, hanno evidenziato i rischi per i consumatori e spingono verso una maggiore ed efficace regolamentazione che permetterà al settore della blockchain di progredire

di Leo Campagna 13 Marzo 2023 10:00

financialounge -  blockchain criptovalute ESG token
Il 2022 si è rivelato l'anno della resa dei conti per la blockchain. Tra gli eventi più significativi figurano i crolli successivi di Terra (lo stablecoin algoritmico che forse molto stabile non era), Celsius, 3 Arrows Capital, Voyager e, soprattutto, FTX la cui capitolazione nel novembre 2022 ha fatto scendere la capitalizzazione di mercato complessiva al di sotto di mille miliardi di dollari.

UNA POSSIBILE RIPRESA DEL SETTORE


“Lo scorso anno i tagli di personale e i fallimenti sono aumentati, ma le società blockchain di qualità, guidate da un team competente ed esperto, hanno ricevuto finanziamenti significativi che incoraggiano a pensare ad una possibile ripresa del settore. Nel frattempo la blockchain può fornire un valido contributo nel migliorare gli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG)” tengono a precisare gli esperti di Invesco.

IL MERGE DI ETHEREUM


Per esempio, il "Merge", ovvero il passaggio di Ethereum a un meccanismo di consenso Proof of Stake (il protocollo per la messa in sicurezza di una rete di criptovaluta e per il conseguimento di un consenso distribuito), ha avuto successo, permettendo di ridurre in modo significativo il consumo di elettricità e le emissioni di gas serra (GHG). Il Bitcoin consuma circa 93,40 TWh di elettricità contro i 23,42 TWh dell'Ethereum pre-fusione che, dopo la fusione, è crollato a 0,001 TWh.

LA BLOCKCHAIN PUÒ CONTRIBUIRE AL MIGLIORAMENTO DEI DATI ESG


“Non solo, la blockchain può contribuire al miglioramento dei dati ESG. Gli operatori potrebbero utilizzarla per sincronizzare i propri sistemi di registrazione. I dati sono custoditi in un registro distribuito e, non potendo essere modificati, risulterebbero più credibili” riferiscono i manager di Invesco che poi segnalano anche le potenzialità della tokenizzazione. “Si tratta di un processo che consente ad asset del mondo reale, ad esempio un edificio, di essere frazionato in una serie di token, che rappresentano ciascuno la proprietà di una frazione dell'asset”.

UN TOKEN PUÒ ESSERE ANCHE UN’OBBLIGAZIONE


Un token può anche essere un'obbligazione con tutte le proprie caratteristiche impresse in modo indelebile tramite blockchain. Questo consentirebbe di ottimizzare l'efficienza delle negoziazioni e dei rimborsi grazie alla possibilità di regolare in simultanea le transazioni subito dopo l'esecuzione (cioè la regolamentazione tramite Delivery versus Payment (DvP) con contanti tokenizzati), rimuovendo così il rischio controparte e di regolamento.

IL SISTEMA MONETARIO DELL’ECONOMIA DEL METAVERSO


Infine, ma non certo per importanza, c’è il Metaverso. “Una delle questioni cruciali è il tipo di sistema monetario che sarà in grado di sostenere la potenziale dimensione dell'economia del Metaverso. Tra le soluzioni possibili vi sono i criptoasset, gli stablecoin, la moneta fiat tradizionale e, potenzialmente, le valute digitali delle banche centrali (Central Bank Digital Currency, CBDC)” riferiscono gli esperti di Invesco. Che poi segnalano il crescente consenso per una maggiore ed efficace regolamentazione. Solo così il settore potrà progredire alla luce anche dei recenti fallimenti, come quello di FX, che hanno evidenziato i rischi per i consumatori.

UN MILIARDO DI UTENTI CRIPTO ENTRO IL 2030


“Ciò potrebbe permettere di estendere alcune tutele della finanza tradizionale, senza però soffocare l'innovazione degli asset digitali” puntualizzano i manager di Invesco, che poi aggiungono: “L'adozione delle criptovalute è in ascesa. Ricerche recenti mostrano infatti che il numero di utenti cripto raggiungerà il miliardo entro il 2030 (fonte – Coin Telegraph – Ottobre 2022): di conseguenza, è necessario che la regolamentazione si metta al passo per dare forma alla prossima evoluzione dei mercati degli asset digitali”.

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