Ecco la futura traiettoria di crescita dei green bond secondo Goldman Sachs Asset Management

Finanziare la transizione verso un’economia sostenibile richiederà ingenti capitali. Secondo una recente stima l’investimento medio annuo necessario per raggiungere un’economia globale a zero emissioni nette entro il 2050 si attesterebbe intorno ai 9.400 miliardi di dollari (fonte: Swiss Re Institute,"Decarbonisation tracker. Progress to net zero through the lens of investment”, al 7 ottobre 2022)

LA CRESCITA DEI GREEN BOND NEGLI ANNI A VENIRE

Il mercato obbligazionario globale sarà un’importante fonte di investimento per guidare la transizione climatica e i green bond, o “obbligazioni verdi”, finanzieranno progetti con un impatto ambientale positivo. “La crescita del mercato delle obbligazioni verdi sarà guidata da tre principali forze: l’aumento delle emissioni per finanziare la transizione energetica e affrontare i rischi climatici fisici, la forte domanda da parte degli investitori alla ricerca di rendimenti potenzialmente interessanti, desiderosi al contempo di far progredire il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio, e il supporto da parte dei responsabili politici con la creazione di incentivi e l’istituzione di standard che incoraggino gli investimenti verdi”, fa sapere Bram Bos, Lead Portfolio Manager for Green, Social and Impact Bonds di Goldman Sachs Asset Management.

PREVISTE PER QUEST’ANNO EMISSIONI PER 600 MILIARDI DI EURO

Dopo un 2022 in cui gli emittenti hanno rallentato l’offerta a causa dell’eccezionale volatilità del mercato e dell’aumento dei tassi d’interesse, quest’anno, secondo le stime di Goldman Sachs Asset Management, le emissioni di obbligazioni verdi dovrebbero ammontare a circa 600 miliardi di euro, portando potenzialmente questo mercato oltre i 2.000 miliardi di euro, grazie alla continua intensificazione delle ambizioni ambientali di enti sovrani e societari.

LA DOMANDA DEGLI INVESTITORI

A stimolare l’emissione di green bond contribuirà anche la domanda degli investitori. È vero, ammette Bos, che l’aggressivo inasprimento monetario ha messo alla prova la domanda di obbligazioni nel 2022, ma il comparto dei fondi ESG del mercato obbligazionario si è dimostrato relativamente resiliente. “Questo segmento, che include fondi dedicati di green bond, ha visto un aumento del patrimonio gestito del 3% dalla fine del 2021, mentre i fondi non ESG hanno registrato una flessione del 3%. (fonte: EPFR, Goldman Sachs Global Investment Research ESG Credit Monitor. Al 13 settembre 2022)” sottolinea l’esperto.

INTERVENTO CONCERTATO DI GOVERNI, AZIENDE, INVESTITORI E POLITICI

Una dinamica a vantaggio degli investitori che, grazie all’emissione di green bond da parte di società appartenenti a più settori ed enti sovrani di più regioni, avranno maggiori opportunità di scelta, che potrebbero ulteriormente stimolare la domanda. La transizione verso un’economia globale a basse emissioni di carbonio è una sfida complessa che richiederà l’intervento concertato di governi, aziende, investitori, responsabili politici e individui. La vera sfida negli anni a venire sarà quella di mobilitare le ingenti somme necessarie per investire in tutto quest’ambito, dalle infrastrutture verdi alle tecnologie all’avanguardia necessarie per raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050 e rallentare il corso del cambiamento climatico.

OPPORTUNITÀ PER GLI INVESTITORI RESPONSABILI

“La massima attenzione degli emittenti obbligazionari alla mitigazione e all’adattamento climatico dovrebbe propiziare un forte potenziale di crescita per le obbligazioni verdi. Una dinamica virtuosa capace di ampliare le potenziali opportunità per gli investitori responsabili, impegnati a far progredire i progressi ambientali attraverso le loro allocazioni obbligazionarie negli anni a venire”, conclude il Lead Portfolio Manager for Green, Social and Impact Bonds di Goldman Sachs Asset Management.