Strategie obbligazionarie

L’high yield globale? Secondo RBC BlueBay AM è pronto a tornare a dare soddisfazioni

L’analisi di Claudio Da Gama Rose (RBC BlueBay Asset Management) segnala i miglioramenti più significativi nel credito negli ultimi trimestri nei settori dell'energia, dei metalli e minerario

di Leo Campagna 1 Marzo 2023 13:46

financialounge -  BlueBay Claudio da Gama Rose Fixed Income High Yield
Nell’articolo Per RBC BlueBay AM può rivelarsi controproducente trascurare l’high yield globale Claudio Da Gama Rose, Institutional Portfolio Manager, Leveraged Finance, RBC BlueBay Asset Management, partendo dall’inizio del 2023 incoraggiante, in termini di rendimenti, prospettive e attività, per l’high yield globale spiega perché resta un segmento a reddito fisso resiliente. In questo articolo, invece, il manager si concentra sui fondamentali e sui fattori tecnici che favoriscono l’asset class indicando i settori sui quali punta maggiormente l’attenzione.

UNA SIGNIFICATIVA RIDUZIONE DELL’INDEBITAMENTO


“I rating creditizi dell’high yield globale hanno registrato una traiettoria di miglioramento. Circa il 58% dell'indice globale high yield rientra nel segmento di rating BB con il punteggio più alto. Le analisi approfondite sugli emittenti high yield globali segnalano che, negli ultimi anni, c'è stata una significativa riduzione dell'indebitamento con la leva finanziaria delle obbligazioni high yield statunitensi ora al di sotto di 4x” riferisce Da Gama Rose.

FOCUS SUI SETTORI DELL’ENERGIA, DEI METALLI E MINERARIO


Per alcuni settori, lo shock inflazionistico si è rivelato positivo per il credito, consentendo agli emittenti di pagare gli interessi delle proprie obbligazioni a tasso fisso tramite i flussi delle attività e di cassa gonfiati dal forte rialzo dei prezzi al consumo. “In particolare, i settori dell'energia, dei metalli e minerario hanno registrato i miglioramenti più impressionanti nel credito negli ultimi trimestri. I segmenti più indebitati dell'universo high yield globale offrono uno spread più elevato ma a fronte di un rischio aggiuntivo su come verranno rifinanziate le prossime scadenze” spiega il manager di RBC BlueBay AM.

EVITARE SCENARI DI RISTRUTTURAZIONE O CRISI


Secondo Da Gama Rose, le industrie in declino secolare, come per esempio alcuni canali di trasmissione e vendita al dettaglio, richiederanno anche un'attenta due diligence per identificare i bilanci ancora in buono stato di salute per evitare che le strutture di capitale si dirigano verso uno scenario di ristrutturazione/crisi. “Le insolvenze dovrebbero aumentare nel 2023 ma le aziende hanno meno pressione rispetto alle recessioni precedenti. Il vantaggio dell'era Covid è che le aziende hanno avuto tutto il tempo per rifinanziare le scadenze imminenti. E prevediamo che le limitate scadenze a breve termine nei prossimi 12 mesi manterranno un freno alle insolvenze” sottolinea Da Gama Rose.

I FATTORI TECNICI RESTANO FAVOREVOLI


Intanto, mentre la domanda tende a ritornare tonica, l'offerta high yield è stata eccezionalmente bassa nel 2022 e dovrebbe essere solo leggermente superiore nel 2023: negli Stati Uniti, in particolare l’anno scorso ha registrato un calo e si è attestata a 115 miliardi di dollari (in calo dell'80%), significativamente inferiore alla media del decennio.

LE EMISSIONI SUL MERCATO PRIMARIO


“Le emissioni sul mercato primario rappresentano un canale interessante per riposizionare i portafogli: una dinamica che riscontriamo anche in Europa. Questa scarsa offerta significa che gli spread creditizi sono stati ridotti, spingendo al rialzo i prezzi delle obbligazioni high yield. L'anno scorso ci sono stati consistenti deflussi da questa asset class ma nei recenti dati sui flussi di fondi intravediamo che questa tendenza sta iniziando a cambiare” puntualizza Da Gama Rose.

LA QUALITÀ DEI FONDAMENTALI


Sarà necessario aspettare ancora qualche trimestre per sapere se i massimi rendimenti in questo ciclo dell’high yield globale siano già stati raggiunti. “In ogni caso i rendimenti a quasi l'8,6% sono sufficienti a compensare gli investitori per i rischi previsti e imprevisti. Nei cicli passati, l'high yield globale ha prodotto rendimenti positivi nonostante l'aumento dello stress creditizio e l'indebolimento dei tassi di crescita. La qualità dei fondamentali e i solidi fattori tecnici ci convincono che l'asset class possa continuare il suo modello di rendimento medio, dopo un raro anno al ribasso” conclude l’Institutional Portfolio Manager, Leveraged Finance di RBC BlueBay Asset Management.

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