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Sicurezza energetica

AllianzGI: cosa ha insegnato la guerra su transizione green e sostenibilità

Matt Christensen, Global Head of Sustainable and Impact Investing, prevede che che le strategie ESG diventeranno più raffinate per allineare più strettamente la sicurezza energetica alle ambizioni climatiche

di Virgilio Chelli 26 Febbraio 2023 15:00
financialounge -  AllianzGI ESG Matt Christensen

La portata globale del conflitto in Ucraina è stata ampia e rivelatrice con implicazioni globali di vasta portata sull'economia "Just in Time", sulle politiche e su concetti di sostenibilità che apparivano collaudati. Tra le “lezioni” apprese spicca la necessità di accelerare l'accesso a fonti energetiche alternative pulite ed economicamente accessibili. Matt Christensen, Global Head of Sustainable and Impact Investing, di Allianz Global Investors, sottolinea che per sostenere le ambizioni dell'energia pulita è necessario un ripensamento fondamentale delle modalità di approvvigionamento di metalli e minerali strategici.

L’IMPORTANZA DEI METALLI DI RUSSIA E UCRAINA


La Russia è un importante produttore di metalli di base e l'Economist Intelligence ha stimato che Paesi che rappresentano oltre il 77% del Pil mondiale abbiano importato quantità significative di almeno un metallo di base dalla Russia o dall'Ucraina. L'energia pulita dipende dal nichel, di cui la Russia è il maggior produttore mondiale, ma anche la Cina è importante per minerali come il litio e le terre rare. L'unico modo per soddisfare in modo sostenibile la domanda di materie prime derivante dall’energia pulita in futuro, secondo l’esperto di AllianzGI, è il riciclaggio efficiente dei prodotti elettronici,"e-waste".

LA CATENA ALIMENTARE GLOBALE


Poi c’è il contributo dell’economia agricola russa e ucraina alla catena di approvvigionamento alimentare globale, che ha aggiunto pressione al costo della vita. Il conflitto ha dato un'idea di cosa potrebbe comportare un'interruzione prolungata della supply chain alimentare globale, che in futuro potrebbe essere causata da eventi climatici o di biodiversità. Senza una trasformazione sistematica dell'ecosistema globale, sottolinea Christensen, la disuguaglianza alimentare peggiorerà, mentre l’impatto sul cambiamento climatico resterà significativo, con la possibilità di ulteriore pressione su servizi sanitari già in difficoltà.

GLI ELEMENTI SPECIFICI DEL TEMA ESG


La crisi energetica derivante dal conflitto ha poi trasformato rapidamente l'ESG in un tema politico “caldo” portando alcuni a giudicare l'agenda climatica non all'altezza. Senza trascurare l'eredità dei meccanismi tradizionali di valutazione qualitativa ESG, AllianzGI riconosce la necessità di un framework moderno e solido per la valutazione dei rischi non finanziari, in grado di orientare le strategie di investimento, e prevede che lo screening del rischio passi da punteggi E, S e G non specifici e aggregati a elementi specifici di rischio idiosincratico all'interno delle dimensioni E, S e G (Environmental, Social, Governance) – ad esempio, valutazioni a livello di rischi materiali, controversie sociali, consumo idrico e governance societaria.

VALUTAZIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ


AllianzGI ha sviluppato una propria architettura di dati sulla sostenibilità per includere l'intera gamma di strumenti di valutazione del rischio e delle opportunità ESG, per soddisfare l'evoluzione delle richieste dei clienti e delle normative. Oltre a testare la resilienza dell'ESG, la guerra ha sfidato i mercati a considerare la transizione verso il “green”. La nuova regolamentazione è stata criticata, sostenendo che avesse perso il contatto con la realtà della decarbonizzazione e mitigazione del rischio. Secondo Christensen serve un approccio più globale e inclusivo, di cui il concetto di ‘transizione’ potrebbe essere la pietra angolare, e favorire, insieme alla regolamentazione green, il raggiungimento degli investimenti necessari.

LA SVOLTA IMPRESSA DA BIDEN


Un Paese politicamente diviso come gli USA sui temi del cambiamento climatico sta abbracciando il concetto di transizione come fondamento della sua economia futura. L'amministrazione Biden è riuscita ad approvare provvedimenti di oltre 1.000 miliardi di dollari che creeranno una ‘rete’ verde e forniranno sussidi per la tecnologia green, mettendo sotto pressione altri piani di transizione di Ue e Cina.

ALLINEARE LA SICUREZZA ENERGETICA ALLE AMBIZIONI CLIMATICHE


Se abbiamo imparato qualcosa dagli eventi sconvolgenti iniziati il 24 febbraio 2022, rileva in conclusione l’esperto di AllianzGI, è che la logica economica e politica del mondo ESG diventerà più raffinata in futuro, man mano che i Paesi e i blocchi economici faranno in modo che la propria sicurezza energetica sia più strettamente allineata alle ambizioni climatiche.
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