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Natixis IM: nel 2023 gli investitori professionali si aspettano ritorni di poco inferiori al 9%

Secondo una survey condotta da Natixis Investment Managers tra i fund selector il pericolo più importante resta l'inflazione, ma nonostante un anno che sarà ancora complicato prevale l'ottimismo

di Antonio Cardarelli 20 Febbraio 2023 14:11
financialounge -  azioni Martin Herbon mercati Natixis Investment Managers obbligazioni

Il 2023 sarà un anno complesso, come lo è stato il 2022, ma nonostante ciò le aspettative di ritorno sono ottimistiche. Questo è solo uno degli aspetti emersi dalla survey condotta da Natixis Investment Managers che ha coinvolto 441 fund selector che gestiscono oltre 30mila miliardi di dollari.

INFLAZIONE PERICOLO NUMERO UNO


Secondo il 62% dei gestori intervistati una recessione sarà assolutamente necessaria per riportare l'inflazione sotto controllo. Inflazione che per il 70% del campione rimane la principale preoccupazione di portafoglio, seguita dai tassi di interesse (63%). Il principale rischio economico, secondo il 52% dei fund manager coinvolti nella survey, è rappresentato da un possibile errore delle banche centrali. Inoltre, per il 62% degli intervistati il passaggio passaggio dal commercio globale a una produzione più domestica e alla delocalizzazione può ostacolare la crescita.

ATTESO UN RITORNO DELL'8,8%


Dalla survey condotto da Natixis Investment Managers emerge, inoltre, la complessità del momento che gli stessi fund selector stanno vivendo. L'industria della gestione patrimoniale, infatti, vede gli investitori sempre più alla ricerca di servizi di pianificazione finanziaria più completi e le società che lavorano per adattare le proprie offerte alle esigenze in evoluzione dei clienti. Tuttavia, nonostante le prospettive complicate, il 73% dei fund selector rimane ottimista e prevede un ritorno medio dell'8,8% nel 2023. Nonostante l'inflazione venga vista come un rischio, i fund selector vedono una potenziale opportunità nei conseguenti rialzi dei tassi d’interesse. Tre quarti degli intervistati ritengono che l’aumento dei tassi porterà a una rinascita del fixed income tradizionale, con il 51% che dichiara di voler aumentare gli investimenti in titoli di Stato e un altro 46% che dichiara di voler aumentare le allocazioni in società investment grade.

OTTIMISMO ANCHE SULLE AZIONI


Guardando alle azioni, rispetto agli investitori istituzionali intervistati il mese prima i fund selector sembrano essere relativamente ottimisti, almeno nel 59% dei casi. Gli investimenti alternativi vengono visti come uno strumento fondamentale per mitigare i rischi di portafoglio. Nell’ambito dei prodotti alternativi, i fund selector sono più propensi ad aumentare l’allocazione alle infrastrutture (48%), seguite dal private equity (43%), dalle strategie absolute return (32%) e dal private debt (31%). Il 64% ritiene che nel 2023 i portafogli composti per il 60% da azioni, per il 20% da obbligazioni e per il 20% da alternativi sovraperformeranno i portafogli tradizionali 60:40. Secondo l'80% degli intervistati la gestione attiva è necessaria per trovare alfa durante una recessione e il 72% ritiene che gli investimenti attivi sovraperformeranno quelli passivi. Il 54% dei fund selector prevede inoltre che un’eventuale recessione rivelerà le principali inadeguatezze degli investimenti passivi.

PRIVATE ASSET E SOSTENIBILITÀ


Per quanto riguarda gli investimenti sostenibili, il 61% degli investitori professionali ha dichiarato di voler aumentare l'esposizione nel 2023, percentuale che sale al 74% nell’area Emea, dove la Mifid III impone a tutti i consulenti finanziari di discutere di investimenti sostenibili con i propri clienti. Molti guardano anche ai private asset per migliorare la propria offerta di sostenibilità, con il 30% che dichiara di volersi rivolgere ai mercati privati per l’impact investing. Secondo Martin Herbon, Head of Global Financial Institutions, “I fund selector sono sinceramente preoccupati per le prospettive del 2023, in quanto prevedono livelli elevati di inflazione, tassi in aumento e una maggiore volatilità dei mercati. A loro avviso, l’aumento dei tassi favorisce il ritorno al reddito fisso e stanno riallocando i portafogli dei propri clienti di conseguenza, con gli investimenti sostenibili che dovrebbero registrare il maggiore incremento di allocazione nel 2023. Gli asset privati sono una tipologia di investimento sempre più popolare, con la metà degli intervistati che prevede di incrementare l’esposizione. In breve, quest’anno sarà un anno di cambiamenti tattici per generare reddito”.
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