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L'apertura dei mercati

Iveco vola in Borsa dopo conti record: +12%

La società che produce mezzi pesanti ha presentato dati molto solidi per il 2022 e utili in crescita per il 2023. A Francoforte crolla Adidas (-10%) dopo il profit warning

di Antonio Cardarelli 10 Febbraio 2023 09:29
financialounge -  Borse europee Iveco mercati Piazza Affari

Partenza in rosso per tutte le Borse europee, con Milano che prova a resistere rimanendo intorno alla parità. A Piazza Affari in evidenza Iveco, che dopo conti solidi nel 2022 (159 milioni di utile netto, +13%) e stime in crescita per il 2023, registra un rialzo teorico del 6% ma in avvio non fa prezzo. Malissimo, invece, Adidas a Francoforte dopo il profit warning: -10%.

DIMON (JP MORGAN) INVITA ALLA CAUTELA


Nonostante trimestrali superiori alle attese per il 63% delle aziende quotate sull'S&P 500, ieri Wall Street ha chiuso in calo. Un dato che può essere letto come una delusione in confronto al 79% delle aziende che, negli ultimi tre anni, con le trimestrali ha battuto le attese degli analisti. Ma anche come una reazione alle parole di Jamie Dimon, influente Ceo di Jp Morgan, che ha invitato gli investitori a "non fare festa troppo presto" perché la Fed "probabilmente porterà i tassi oltre il 5%".

BORSE CINESI IN CALO


Intanto in Asia l'indice Hang Seng di Hong Kong segue la scia di Wall Street e, a poco dalla chiusura, perde oltre il 2%. Male anche Shanghai, che chiude l'ultima seduta della settimana in calo dello 0,3%, mentre la Borsa di Tokyo, sostenuta dai robusti utili societari e dalle prospettive delle società nazionali e dall'indebolimento dello yen nel cambio con il dollaro, vede l'indice Nikkei guadagnare lo 0,31% a quota 27.670,98.

I DATI MACROECONOMICI


Nella seduta di oggi per gli investitori occhi puntati in mattinata sul dato della produzione industriale italiana a dicembre mentre nel pomeriggio è in programma il dato relativo alla fiducia delle famiglie Usa a febbraio. Nella giornata di ieri l’inflazione tedesca è cresciuta dell'1% su base mensile, oltre lo 0,8% stimato dal consensus. Un dato di cui la Bce, in tema di rialzi dei tassi di interesse, terrà conto. Stabile il cambio euro-dollaro a 1,07243. Tra le materie prime prevalgono i ribassi, con il petrolio Wti perde lo 0,23% a 77,88 dollari al barile, il Brent lo 0,12% a 84,40 dollari al barile e l’oro lo 0,47% a 1.849 dollari l’oncia. In leggero rialzo il gas a 53,5 euro al megawattora.
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