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Generali Investments: la Bce si confermerà aggressiva mentre l’economia tiene bene

Il Senior Economist Martin Wolburg prevede tassi al 3,5% entro il secondo trimestre, migliorate le prospettive economiche dell'Eurozona, nessuna recessione in arrivo ma crescita dello 0,7% nel 2023

di Virgilio Chelli 2 Febbraio 2023 10:33
financialounge -  Generali Investments Martin Wolburg mercati

Le prospettive economiche dell'area dell'euro sono migliorate e non fanno più prevedere una recessione invernale, mentre Generali Investments vede invece una crescita dello 0,7% nel 2023, fortemente al di sopra del consenso che punta allo zero. Il Senior Economist Martin Wolburg spiega che con l’allontanarsi dei rischi di interruzione energetica, il calo dei prezzi dell'energia, la riduzione dell'inflazione e gli impulsi della riapertura cinese in vista, si sta assistendo a un ritorno alla crescita, accompagnata da una riduzione nelle previsioni di inflazione per il 2023 al 5,5%, sotto del consenso del 6,3%.

LA BCE PUNTA A UN PICCO DEL 3,5%


Per quanto riguarda la politica monetaria, Generali Investments prevede che la Bce aumenterà di 50 punti base a febbraio e a marzo per concludere il ciclo di rialzi al 3,5% nel secondo trimestre. Wolburg parla di “un sentore di primavera” che circonda le prospettive economiche dell'area euro, che ha indotto Generali Investments a rivedere nettamente le aspettative di crescita per il 2023 allo 0,7% dal precedente 0,2%, ben al di sopra un consenso che punta allo zero. Wolburg cita gli ultimi dati sull’attività manifatturiera e dei servizi, che indicano una crescita non negativa per la prima volta da giugno 2022, e diversi indicatori migliorati significativamente, suggerendo che la produzione non diminuirà nel primo trimestre.

UN MIGLIORAMENTO BEN FONDATO


L’esperto di Generali Investments ritiene questo miglioramento del sentiment “ben fondato”, mentre le preoccupazioni per l’energia sono quasi diventate un rischio di coda, il che ha indotto la grande casa a rivedere anche le prospettive di inflazione per il 2023 al 5,5% dal precedente 6,0%. Nel secondo trimestre Wolburg prevede che il caro vita impatterà meno sui redditi reali e vede anche un rimbalzo dell'economia cinese. La criticità dei colli di bottiglia ha già perso un po' del suo peso e si attenuerà ulteriormente, i dati sull’attività sono migliorati a un livello solo leggermente inferiore a gennaio 2020 e, con il mercato del lavoro forte, la fiducia e i consumi reali dovrebbero migliorare più del previsto.

POTENZIALE FRENATO DALLA POLITICA MONETARIA


Ma, avverte Wolburg, l'attività economica non andrà alle stelle. I tassi di crescita trimestrali non dovrebbero superare il potenziale dello 0,3%, poiché l'inasprimento monetario si fa sentire, ad esempio sui prestiti alle famiglie, scesi al 3,8% anno su anno a dicembre dal 4,1%. Ma comunque Generali Investments ritiene giunto il momento di passare da uno scenario dominato dalla recessione e dal rischio di ribasso ad un contesto di crescita.

COLOMBE DISPOSTE AD ACCETTARE LA STRETTA


In questo quadro, Wolburg ritiene che la Bce darà seguito ai toni da falco della riunione di dicembre e alzerà i tassi di 50 punti base a febbraio e marzo, con ulteriori successivi aumenti fino ad un picco del 3,5% nel secondo trimestre. L'inflazione rimane ancora troppo elevata, il tasso core non è destinato a recedere in modo duraturo nel 2023, e le aspettative sono ancora sopra l'obiettivo, per cui le "colombe" della BCE accetteranno probabilmente aumenti in territorio ben restrittivo in cambio di un approccio più accomodante al Quantitative Tightening.
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