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Segnale positivo

Frena ancora l'inflazione in Italia: da +11,6% a +10,1% nel mese di gennaio

Prosegue il rallentamento del carovita in Italia, secondo l'Istat la frenata è dovuta principalmente al calo dei prezzi dell'energia. Buone notizie anche nell'Eurozona, dove l'inflazione a gennaio scende più del previsto (+8,5%)

di Antonio Cardarelli 1 Febbraio 2023 11:29
financialounge -  economia inflazione istat

Buone notizie dall'inflazione italiana nel mese di gennaio. Secondo le stime preliminari Istat, relative all'indice Nic con tabacchi, il mese scorso è stato registrato un incremento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% rispetto a un anno fa. Un aumento ancora importante, ma che evidenzia una frenata netta rispetto al +11,6% registrato a dicembre 2022.

L'EFFETTO DEI BENI ENERGETICI


Una frenata, rileva l'Istat, dovuta al forte rallentamento dei prezzi di beni energetici regolamentati (da +70,2% a -10,9%) e non regolamentati (da +63,3% a +59,6%). A rallentare l'aumento dell'inflazione sono stati anche i prezzi degli alimentari non lavorati (da +9,5% a +8%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,2% a +5,5%). Fanno invece registrare un aumento i beni alimentari lavorati (da +14,9% a +15,2%), i beni non durevoli (da +6,1% a +6,8%) e i servizi relativi all'abitazione (da +2,1% a +3,2%). Sempre secondo i dati preliminari Istat, si accentua la dinamica tendenziale dei carburanti.

I DATI DELL'ISTAT


L'inflazione di fondo sale da +5,8% a +6%, mentre quella al netto dei soli beni energetici è stabile a +6,2%. Altro dato pubblicato dall'Istat è quello relativo all'inflazione acquisita per il 2023, pari a +5,3% per l'indice generale e a +3,2% per la componente di fondo. Su base annua, i prezzi dei beni evidenziano un profilo in rallentamento (da +17,1% a +14,2%), mentre quello relativo ai servizi evidenzia un lieve incremento (da +4,1% a +4,2%).

FRENA ANCHE L'INFLAZIONE EUROPEA


In rallentamento anche l'inflazione dell'Eurozona, una notizia molto rilevante alla vigilia del meeting della Bce di domani. Secondo la stima flash di Eurostat, in gennaio il dato su base annua è sceso all'8,5% dal 9,2% di dicembre e contro attese per un rallentamento più moderato al 9%. Quanto ai singoli componenti dell'inflazione, il rallentamento è in larga parte dovuto ai prezzi dell'energia che hanno visto un tasso al 17,2% dal 25,5% di dicembre. I prezzi di alimentari, alcool e tabacco si sono attestati al 14,1% dal 13,8%, quelli dei beni industriali diversi dall'energia al 6,9% dal 6,4% e quelli dei servizi al 4,2% dal 4,4%.
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