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L'analisi

abrdn vede ancora una notevole incertezza sulle prospettive di politica monetaria della Bce

Paul Diggle (Deputy Chief Economist di abrdn) guarda oltre il meeting della Bce di domani e non si limita a valutare soltanto l'aumento dei tassi ma anche il quantitative tightening e il possibile percorso futuro dei tassi

di Leo Campagna 1 Febbraio 2023 16:43
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Il dibattito su quali potrebbero essere le decisioni della Banca centrale europea (Bce) nella riunione di domani è entrato nel vivo. Alla vigilia, le previsioni su l’entità del taglio e sulle possibili comunicazioni di Christine Lagarde nella conferenza stampa sono piuttosto articolate.

ATTESO UN NUOVO AUMENTO DI 50 PUNTI BASE DALLA BCE


Paul Diggle, Deputy Chief Economist di abrdn, per esempio, ritiene probabile che la Bce, decida per un aumento dei tassi di 50 punti base percentuali (+0,50%), portando il tasso di deposito al 2,5%. La sua previsione si basa su l’incrocio di diversi elementi: dai segnali che indicano una tenuta dell'attività economica dell'Eurozona leggermente migliore del previsto ai prezzi al consumo di base ancora in salita, passando per le posizioni di Christine Lagarde più inclini a proseguire con una politica monetaria restrittiva.

NON LIMITARSI A VALUTARE SOLTANTO L’AUMENTO DEI TASSI


“In qualità di osservatori, tuttavia, non ci limiteremo a valutare soltanto l'aumento dei tassi, ma ci concentreremo anche su un paio di altri sviluppi” fa sapere Diggle. In primo luogo, spiega il manager, verranno analizzati con attenzione i dettagli operativi del quantitative tightening (QT), il cui inizio è previsto per marzo.

QUANTITATIVE TIGHTENING


“L’obiettivo della Banca centrale europea è quello di provocare i minori impatti possibile con il quantitative tightening, attraverso un'azione graduale e passiva per non scuotere i mercati finanziari. Non si può escludere che, in una prima fase, possa riuscire a raggiungere questo obiettivo. Tuttavia, prevediamo che prima o poi la situazione fiscale e politica tornerà a infiammarsi nell’Eurozona e a quel punto la Bce potrebbe avere difficoltà a sostenere il QT” riferisce Diggle.

IL PERCORSO FUTURO DEI TASSI NELLA ZONA EURO


Il Deputy Chief Economist di abrdn volge inoltre lo sguardo a quello che potrà accadere nel corso dell'anno relativamente al percorso dei tassi. “Nelle riunione di marzo potrebbe esserci un altro rialzo di 50 pb (+0,50%) che porterebbe il tasso di deposito al suo tasso terminale del 3%. Tuttavia, non si possono escludere nè una transizione verso incrementi di 25 punti base percentuali (+0,25%) dalla riunione di marzo, e nemmeno ulteriori rialzi dei tassi nel corso dell'anno, se l'inflazione di fondo dovesse rimanere persistente” specifica Diggle.
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