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La giornata dei mercati

Le migliori prospettive economiche non riescono a galvanizzare le Borse europee

Il FMI cancella la recessione globale dall’orizzonte, migliora anche la stima di crescita italiana, ma diminuiscono le speranze che la Bce possa andare in pausa. Milano meglio del resto d'Europa

di Virgilio Chelli Aggiornato al 31/01/2023 14:25
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31/01/2023 14:25


Una raffica di notizie positive dal fronte macroeconomico, a cominciare dal nuovo outlook del Fondo Monetario che ha di fatto cancellato i timori di recessione prevedendo una crescita globale al 2,9%, mentre inaspettatamente l’Eurozona registra nel quarto trimestre una crescita del PIL dello 0,1%, non bastano a galvanizzare le principali Borse europee, che viaggiano vicino alla parità con il segno prevalentemente negativo, con l'eccezione di Milano, in cauta attesa delle decisioni di politica monetaria che arriveranno tra domani sera e giovedì da Fed e Bce. Economia globale e europea più resiliente del previsto può infatti voler dire una banca centrale sempre determinata a contrastare l’inflazione con rialzi dei tassi di interesse.

Notizie positive anche dalla Cina, dove il settore manifatturiero è tornato a crescere a gennaio con l’indice PMI appena sopra la linea di demarcazione tra contrazione e espansione. Le nuove stime del FMI premiano in particolare l’Italia la cui crescita prevista per il 2023 è stata aumentata al +0,6% in ulteriore accelerazione nel 2024 al +0,9%, meglio della Germania.

A Milano l’indice FTSE MIB viaggia in territorio positivo nella seconda metà della seduta, meglio del resto d’Europa dove prevale di poco il segno meno, poco sotto quota 26.500 punti. A livello di singoli titoli, i cali di Ferrari e STMicroelectronics vengono più che compensati dal balzo di Unicredit, che ha annunciato la distribuzione di 5,25 miliardi di euro agli investitori dopo l’ottima trimestrale, seguito dai rialzi di Bper Banca e Banco BPM.
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