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Asset allocation

Morgan Stanley IM: azionario, ecco su quali titoli puntare

Nel suo Global Equity Observer, Morgan Stanley Investment Management consiglia un portafoglio di titoli con margini resilienti e ricavi costanti per far fronte a una probabile recessione degli utili in arrivo dopo il forte calo dei multipli

di Virgilio Chelli 28 Gennaio 2023 10:00
financialounge -  azionario Bruno Paulson mercati Morgan Stanley Im

A inizio 2022 solo due timori, ma significativi, pesavano sull’azionario: i multipli espressi dai prezzi e gli utili societari. I secondi hanno retto bene con un +4% registrato dall’indice MSCI World, mentre i secondi sono crollati da 19 volte gli utili attesi a 15 volte, facendo cadere gli indici di Borsa, mentre i mercati privati hanno invece offerto protezione dalla volatilità. A farne le spese soprattutto i titoli growth quotati scesi di oltre il 30%. A inizio del 2023, dei due timori di un anno prima ne è rimasto solo uno, rappresentato dagli utili, visto che le valutazioni espresse dai multipli non sono più eccessive.

LE STIME DI UTILI VIAGGIANO ANCORA ALTE


Il Global Equity Observer di Morgan Stanley Investment Management, a cura di Bruno Paulson, Managing Director International Equity Team, si chiede se quest’anno sia arrivato il turno degli utili, osservando che l’inflazione può aiutare in termini nominali la loro crescita, ma i margini delle imprese appaiono ‘tirati’, viaggiando ancora sopra i livelli pre-COVID e sopra la media degli ultimi 20 anni. Secondo Paulson è il risultato dell’eccesso di domanda, che ha consentito di imporre i prezzi anche alle aziende di minor qualità.

UN’ANOMALIA RISPETTO ALLE ATTESE DI RECESSIONE


L'esperto di Morgan Stanley IM nota l’anomalia rappresentata dal fatto che gli utili attesi siano ancora relativamente robusti nonostante le previsioni largamente diffuse di recessione in arrivo. L’indice MSCI stima per il 2023 utili in rialzo del 3% rispetto al 2022 e sopra del 36% rispetto ai livelli pre-COVID. Oltretutto, con le banche centrali che, soprattutto in USA, sono impegnate a contrastare aggressivamente l’inflazione cercando di raffreddare la domanda.

VULNERABILI ANCHE CON ATTERRAGGIO MORBIDO


Secondo Paulson comunque resta il fatto che, anche in caso di un ‘atterraggio morbido’ riuscito, il consenso sulla crescita economica nel 2023 punti nettamente a una frenata in gran parte delle economie occidentali. L’impatto dell’azione delle banche centrali viene già sentito nelle aree più sensibili ai tassi di interesse, in particolare l’immobiliare abitativo, mentre i consumatori stanno sperimentando una dura contrazione dei redditi reali causa inflazione.

L’IMPATTO DEVE ANCORA ARRIVARE


Ma il mercato del lavoro rimane robusto, con la disoccupazione che in USA viaggia sotto il 3,5%, mantenendo al rialzo le pressioni salariali e spingendo le banche centrali a continuare la stretta monetaria. Gli indicatori economici anticipatori puntano ora al ribasso, ma gran parte dell’impatto negativo sull’economia, e quindi sugli utili, deve ancora arrivare.

DA ECCESSO DI DOMANDA A ECCESSO DI OFFERTA


L’eccesso di domanda del 2021 e 2022 sta girando verso un eccesso di offerta nel 2023, e l’esperto di Morgan Stanley IM vede ‘probabile’ una recessione degli utili nel momento in cui i margini iniziano a scendere dagli attuali picchi. Ancora una volta, sottolinea Paulson, toccherà al mercato scoprire quali aziende saranno in grado di produrre utili resilienti in tempi duri.

DUE CRITERI CHIAVE PER COSTRUIRE IL PORTAFOGLIO


Morgan Stanley IM ricorre a due criteri chiave per individuare quali sono e inserirle nel proprio portafoglio: potere di fissazione dei prezzi e ricavi ricorrenti. Ha funzionato nella crisi finanziaria del 2008-09 e all’esplosione della pandemia a inizio 2020 e continuerà a farlo anche dopo la caduta dei prezzi del 2022. Dato che si sono solo due modi di perdere soldi nell’azionario, vale a dire utili e multipli elevati che vengono meno, Paulson sottolinea in conclusione che l’approccio corretto in tempi difficili come questi è detenere un portafoglio di titoli con utili resilienti a multipli ragionevoli.
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