Finanza comportamentale

Fidelity: “Investire per obiettivi riduce la paura”

Nel white paper di Fidelity International, con la collaborazione del professor Matteo Motterlini (Università San Raffaele), si spiega come col modello “Crescita, Reddito e Stabilità” la scienza aumenta scelte consapevoli

di Fabrizio Arnhold 25 Gennaio 2023 11:10

financialounge -  Fidelity finanza comportamentale Luca Agosto Matteo Motterlini Natale Borra
Meglio avere mille euro subito oppure mille e cento euro tra una settimana? La domanda non è affatto banale perché la maggior parte delle persone preferisce ricevere subito i mille euro. E per spiegare il motivo, entra in gioco la finanza comportamentale. Fidelity International presenta il white paper “Crescita, Reddito, Stabilità. Dalla prospettiva della finanza comportamentale di seconda generazione”, sviluppato in collaborazione con Matteo Motterlini, professore ordinario di Filosofia della scienza all’Università San Raffaele di Milano.

IL MODELLO


Chi investe ha come obiettivo quello di realizzare un guadagno, riducendo al minimo il rischio. Dietro ad ogni decisione finanziaria c’è un determinato processo mentale. Per aumentare la consapevolezza degli investitori finali, Fidelity ha strutturato la propria offerta in modo da rispondere alle tre esigenze di investimento: crescita del capitale nel lungo termine, reddito periodico e stabilità del portafoglio. Il modello ha acquisito un’importanza maggiore dopo eventi che hanno contribuito ad aumentare notevolmente la volatilità sui mercati, dal Covid alla stretta monetaria anti-inflazione, con la conseguente avversione al rischio.

INVISTIMENTI E PSICOLOGIA


“L’andamento dei mercati in generale ha esposto gli investitori a frequenti turbolenze: le obbligazioni esistenti soffrono a causa del rialzo dei tassi, mentre le aziende cercano di gestire le pressioni sui costi causate da un’inflazione strutturale più elevata rispetto al passato” - commenta Natale Borra, Head of Distribution di Fidelity International -. “Molti investitori oggi si trovano in portafoglio strumenti che non corrispondono più agli obiettivi che si erano prefissati e sono ora alla ricerca di soluzioni chiare e semplici che permettano loro di ripartire proprio dalle loro esigenze”. Un buon approccio all’investimento, quindi, non può non considerare l’aspetto psicologico.

CRESCITA, REDDITO E STABILITÀ


“La ricerca mostra come il modello Crescita, Reddito, Stabilità (CRS) trovi il suo fondamento, e quindi piena legittimazione sotto il profilo della consulenza, nella finanza comportamentale” - spiega Matteo Motterlini, titolare dei corsi di Economia cognitiva e Neuroeconomia, e Behavior Change all’Università San Raffaele di Milano. “Prese una ad una, le categorie di Crescita, Reddito e Stabilità permettono ai consulenti di rendere immediatamente rilevati gli obiettivi di ciascuna componente del portafoglio di un cliente, a cui potrà facilmente richiamarsi per minimizzare il rischio di tradire la strategia condivisa anche durante le fasi alterne di mercato”.

RIDURRE I BIAS COMPORTAMENTALI


Il white paper di Fidelity approfondisce una prospettiva di finanza comportamentale di “seconda generazione” indagando proprio i concetti di crescita, reddito e stabilità. Il fine è quello di migliorare la consulenza e, quindi, le scelte di investimento del cliente, superando i tipici bias comportamentali che fanno, spesso, perdere denaro. “Adottare un approccio di questo tipo facilita il lavoro di consulenza - prosegue Motterlini - fornendo l’opportunità di veicolare in modo mirato quei precetti di psicologia degli investimenti che mettono il cliente anche al riparo da errori sistematici. Un approccio funzionale sia a rendere il cliente più consapevole nel momento in cui deve allineare i propri investimenti con i propri bisogni, desideri e aspirazioni, sia nel metterlo in guardia dai principali bias potenzialmente in grado di sabotare anche la strategia di lungo periodo meglio progettata”.

AUMENTARE IL BENESSERE FINANZIARIO


Un approccio, in definitiva, “che mira a ottimizzare il benessere finanziario dei risparmiatori tenendo conto di quegli aspetti psicologici ed esistenziali che sono complementari alla mera valenza utilitaristica dell’investimento, ma che la finanza comportamentale ha mostrato essere spesso costitutivi delle reali motivazioni e delle effettive scelte delle persone”, conclude il professor Motterlini. La nostra mente ci porta ad attribuire al denaro un valore relativo. E qui si torna all’esempio iniziale dei mille euro. Nel white paper il concetto si riassume in miopia temporale. Il valore che attribuiamo a un certo guadagno cambia in vari istanti di tempo, ed è più alto oggi che domani, o fra un mese o un anno.

GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE


Suddividere il capitale da investire in porzioni dedicate ai diversi obiettivi da raggiungere aiuta più facilmente a determinare il profilo di rischio psicologico ottimale del cliente in base al quale selezionare gli strumenti più adatti. Il modello Crescita, Reddito e Stabilità di Fidelity aiuta l’investitore a raggiungere l’obiettivo prefissato. Risulta anche un valido strumento per i professionisti del risparmio, utile a trattare l’investitore come una persona a tutto tondo.

LA DEMOCRATIZZAZIONE DELLE FINANZA


Ancora prima dell’accesso a nuovi strumenti, “il vero fronte della democratizzazione della finanza sia aiutare gli investitori ad avere consapevolezza di cosa possono fare con il loro denaro e quanto questo possa contribuire a realizzare i loro obiettivi di vita, qualunque sia il reddito e il patrimonio a loro disposizione”, aggiunge Luca Agosto, Head of Marketing South Region di Fidelity International. Limitando, quindi, errori sistematici e bias comportamentali.

I temi del white paper saranno al centro della tappa di Milano del roadshow di Fidelity, in programma il prossimo 1° febbraio alle ore 14.00, a Palazzo Mezzanotte.

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