Contatti

Materie prime

Prezzo di oro e petrolio: le previsioni di Raiffeisen Capital Management

Alexander Toth, fund manager of the Raiffeisen-Active-Commodities di Raiffeisen Capital Management, analizza i fattori che potrebbero influenzare positivamente o negativamente le valutazioni delle due commodity

di Antonio Cardarelli 24 Gennaio 2023 08:00
financialounge -  alexander toth materie prime mercati oro petrolio Raiffeisen Capital Management

Quale futuro per oro e petrolio. Alexander Toth, fund manager of the Raiffeisen-Active-Commodities di Raiffeisen Capital Management, ha fatto il punto sulle prospettive per i prezzi di queste due commodity che reagiscono in maniera differente all'andamento dell'economia.

ORO FAVORITO DAL DOLLARO IN CALO


La view di Raiffeisen Capital Management mette in conto una moderata recessione globale nei prossimi mesi seguita da una ripresa economica. Quindi, è il parere di Toth, nel breve periodo l'oro ha il potenziale per beneficiare delle sue proprietà di bene rifugio e sovraperformare il petrolio. Ma quali sono i fattori a vantaggio svantaggio della performance dell'oro? Secondo l'esperto di Raiffeisen Capital Management la debolezza del dollaro Usa è tra i punti a favore dell'oro: "A nostro avviso il dollaro Usa è costoso rispetto alle altre valute dei paesi sviluppati e dovrebbe indebolirsi nel lungo periodo. La recente debolezza del biglietto verde è stata molto probabilmente l'inizio di un trend pluriennale e quindi è favorevole al prezzo dell'oro", spiega Toth.

I RENDIMENTI RETAIL USA


Inoltre, un altro fattore importante che influenza l'andamento del prezzo dell'oro è il livello dei rendimenti retail, che attualmente sono intorno all'1,3% per le obbligazioni statunitensi legate all'inflazione con scadenza a 10 anni. Un fattore che riguarda anche il trend, che in questo momento fornisce un segnale misto: "Da un lato il livello è relativamente alto e quindi un fattore negativo per il prezzo dell'oro, dall'altro pensiamo che i rendimenti reali tenderanno a scendere nei prossimi trimestri", commenta l'esperto.

PETROLIO: GLI ELEMENTI A FAVORE


Passando poi al petrolio, Toth ricorda come la pandemia di Covid-19 abbia provocato un eccesso di offerta con conseguente superamento delle capacità di stoccaggio. In una situazione di questo tipo molte compagnie sono state costrette a chiudere le piattaforme e oggi non siamo tornati al numero di impianti di perforazione pre-pandemia. "Per il prossimo anno prevediamo un leggero sotto-approvvigionamento del mercato. L'attuale calo dei prezzi è dovuto principalmente alla debolezza delle prospettive economiche, ma un atterraggio morbido dell'economia globale, unito a un allentamento della politica zero covid della Cina, potrebbe far crescere la domanda in modo significativo, con un impatto positivo sul prezzo del petrolio", spiega Toth.

PETROLIO: I FATTORI SFAVOREVOLI


Dall'altro lato, a frenare il petrolio e gli altri tipi di energia fossile è la tendenza a ridurre le emissioni di anidride carbonica a livello globale attraverso la definizione di un pricing per l'impronta di carbonio, ad esempio attraverso meccanismi di certificati di emissione come il sistema europeo di scambio di quote di emissione.
Share:
Trending