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L’apertura dei mercati

Borse Ue deboli dopo la frenata della Cina sul Pil

Avvio poco mosso per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che attendono il dato dell’indice Zew dalla Germania. Ancora in calo il prezzo del gas che tocca i minimi da 16 mesi, in lieve rialzo il prezzo del petrolio

di Fabrizio Arnhold 17 Gennaio 2023 09:12
financialounge -  borse cina inflazione mercati

Le Borse europee iniziano la giornata in cerca di spunti, con gli investitori che temono una rallentamento della crescita economica. A Milano il Ftse Mib apre a +0,22%, il Dax di Francoforte a +0,06%, il Cac 40 di Parigi a +0,02%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,13% e il Ftse 100 di Londra a -0,06%. Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo che rimbalza dopo due sedute in negativo, con l’indice Nikkei a +1,23%, in attesa delle prossime decisioni di politica monetaria della BoJ.

IN CALO CALO DELLA POPOLAZIONE


Per la prima volta dal 1961, cala la popolazione in Cina. Nel 2022, infatti, il tasso di natalità nazionale ha toccato il minimo storico a 6,77 nascite ogni 1.000 donne. Rallenta anche il Pil del quarto trimestre, causa Covid, in rialzo del +2,9% anno su anno, in frenata dal +3,9% del terzo trimestre. Il 2022 si è chiuso con una crescita del +3%, tra le più basse degli ultimi cinquant’anni. Le vendite al dettaglio sono scese dell’1,8% a dicembre dello scorso anno, meglio del -9% atteso degli economisti.

ATTESO LO ZEW TEDESCO


L’inflazione in Germania ha segnato un rallentamento dello 0,8% mensile mentre su base tendenziale si è registrato un aumento dell’8,6%. A metà mattinata verrà diffuso il dato sull’indice Zew di gennaio con il consenso che converge su un miglioramento della fiducia degli investitori tedeschi a gennaio a -15 dal precedente -23,3. In Usa, alle 13.30 italiane, saranno diffusi i numeri della trimestrale di Morgan Stanley e Goldman Sachs.

GAS AI MINIMI DA 16 MESI


L’abbassamento delle temperature non frena la discesa del prezzo del gas, arrivato a 55 euro per megawattora (-15%), sui minimi da 16 mesi, grazie al contributo del gas liquefatto cinese in arrivo tra febbraio e marzo. In lieve rialzo il petrolio, col Brent che tratta a 84,51 dollari al barile (+0,06%) mentre il mercato aspetta il rapporto Opec con le previsioni per la domanda. L’euro scambia in area 1,08 dollari. Lo spread apre in lieve rialzo a 184 punti base, il rendimento del decennale italiano si attesta al 4,02%.
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