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Finanza green

Candriam indica qual è la sfida nell’analisi ESG del debito privato delle piccole aziende

La valutazione del debito di una piccola società privata richiede competenze specifiche. Secondo Candriam per ottenere il meglio occorre incrociare una corretta analisi ESG e uno scambio continuo con il management

di Leo Campagna 16 Gennaio 2023 20:00
financialounge -  Candriam Coralie De Maesschalck ESG Vincent Compiegne

La disponibilità, la pertinenza e la comparabilità dei dati ESG (ambientali, sociali e di governance aziendale) stanno alimentando un ampio dibattito settoriale, in particolare nell’ambito dei mercati privati dove le normative relative alle informative sulla sostenibilità sono meno stringenti rispetto a quelle riguardanti le grandi società quotate.

QUALITÀ INFERIORE DEI DATI


“Le imprese piccole sono dinamiche e reattive, ma spesso evidenziano una certa carenza di informazioni con anche una qualità inferiore dei dati per la ricerca e le analisi ESG” fa sapere Vincent Compiègne, Deputy Global Head of ESG Investments & Research, Candriam che, insieme a Coralie De Maesschalck, Head of CSR & ESG Kartesia, ha approfondito i principali aspetti della questione.

CARENZA DI RISORSE


Il primo dei quali riguarda la raccolta dei dati che si scontra con la carenza di risorse, dal momento che molte piccole aziende non sono in grado di allocare tempo o personale alla produzione di report ESG. Un secondo ostacolo è poi rappresentato dalla disponibilità e dalla qualità dei dati, che spesso risultano disomogenei e strettamente legati all'attività delle società e quindi difficilmente comparabili.

LA FASE DI DUE DILIGENCE


Relativamente alla fase di due diligence, centrale per il processo analitico ESG, i due esperti segnalano che il management delle piccole imprese tende a mostrare una maggiore sensibilità ai temi della sostenibilità rispetto alle società più grandi e, inoltre, mostrano un'idea più chiara e concreta dell'impatto ambientale o sociale delle loro attività. “Siamo in grado di definire indicatori chiave di performance (KPI) pertinenti in modalità collaborativa, privilegiando quelli più importanti per gli stakeholder, come nel caso degli attivi immateriali. Si tratta di un aspetto della massima rilevanza dal momento che le condizioni favorevoli di prestito possono essere subordinate al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità definiti dall’azienda” spiega Compiègne.

DIPENDENZA DAI COMBUSTIBILI FOSSILI E COSTI ENERGETICI


Nell'analisi ESG deve essere valutata la dipendenza dai combustibili fossili e i costi energetici, in quanto si tratta di esternalità e rischi chiave. “L’ideale sarebbe tracciare una mappatura delle varie fasi del processo di produzione: i dati relativi all'uso dei materiali di base sono fattori chiave per l'analisi delle supply chain, poiché molti settori stanno riscontrando carenze di semiconduttori e fertilizzanti” puntualizza il manager di Candriam.

IL REGOLAMENTO SFDR


Compiègne segnala infine come, relativamente alle aziende più piccole, sia spesso impossibile utilizzare una serie di dati standard mentre la rilevanza delle informazioni deve essere ricavata su base specifica a seconda del settore, dell'ambiente normativo e delle trasformazioni sociali. Nell’ambito invece del regolamento che disciplina l'informativa nel campo della finanza sostenibile (SFDR) , Compiègne osserva alcuni standard che da gennaio 2023 diventeranno molto più stringenti in particolare per i fondi Articolo 9 che hanno un obiettivo di investimento sostenibile con un forte focus ESG. “C’è il rischio che il settore tenda a concentrarsi su ambiti ad alto rischio e temi specifici che massimizzano le esternalità positive (efficienza energetica, economia circolare), il che potrebbe determinare una concentrazione degli asset su azioni o settori specifici” riferisce il manager.

UNA CORRETTA ANALISI ESG


La valutazione del debito di una piccola società privata richiede competenze specifiche diverse da quelle basate sull’indagine del profilo di credito di una blue chip. “Una corretta analisi ESG e uno scambio continuo con il management permetteranno di ottenere il meglio dal proprio strumento preferito, indipendentemente dalle sue caratteristiche” conclude il Deputy Global Head of ESG Investments & Research di Candriam.
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