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L'apertura dei mercati

Piazza Affari debole in attesa del dato sull'inflazione italiana

Dopo Germania e Francia, è la volta del dato sull'inflazione italiana di dicembre, che verrà pubblicato in mattinata. Intanto la Fed conferma la modalità restrittiva per tutto il 2023 e Amazon annuncia il taglio di 18mila dipendenti

di Antonio Cardarelli 5 Gennaio 2023 09:12
financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari

Avvio cauto per le Borse europee nella giornata che, in Italia, è segnata dalla pubblicazione del dato sull'inflazione di dicembre alle ore 11. Il Ftse Mib apre in calo dello 0,2%, Francoforte segna un ribasso dello 0,3% mentre Parigi è in rosso di quasi mezzo punto percentuale.

ATTESA PER L'INFLAZIONE ITALIANA


Nella giornata di oggi è attesa la pubblicazione del dato sull'inflazione italiana di dicembre. Dopo i rallentamenti registrati in Germania, Francia e Spagna, gli investitori vogliono verificare se la frenata dell'inflazione europea può cominciare a prendere una forma strutturale. Le attese sono per un rialzo su base annuale dell'11,6% dell'IPC (dopo il +11,8% di novembre) mentre su base mensile è atteso un aumento dello 0,1% dopo il +0,5% del mese precedente.

FED, NESSUN PASSO INDIETRO


Dagli Usa, nel frattempo, non arrivano notizie di un possibile rallentamento della politica restrittiva della Federal Reserve. Ieri sono stati pubblicati i verbali dell'ultima riunione del Fomc della Fed (riunione in cui i tassi sono stati aumentati di 50 punti base) e nonostante l'atteggiamento da falco degli esponenti del comitato esecutivo Wall Street ha chiuso in rialzo. I partecipanti hanno dichiarato che sarà necessario mantenere una politica restrittiva finché i dati non mostreranno un'inflazione in calo verso l'obiettivo del 2%. Prima della pubblicazione dei verbali, il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, aveva detto di prevedere che la Banca centrale statunitense dovrà continuare ad alzare i tassi d'interesse nei prossimi mesi fino all'incirca il 5,4%.

SALE LA BORSA DI HONG KONG


Sulle Borse asiatiche, nonostante l'aumento dei casi Covid e le polemiche tra Pechino e Paesi che hanno introdotto i tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina, l'indice Hang Seng continua ad accumulare rialzi. La riapertura graduale del confine tra Cina e Hong Kong spinge in alto i titoli di Meituan e Alibaba. Cautela, invece, a Tokyo dove l'indice Nikkei chiude in leggero rialzo (+0,4%) grazie a elettronica e hi tech.

FINE DELLA CRISI DEI CHIP NEGLI USA


Sempre dal settore hi tech, nel frattempo, arriva la notizia della fine della crisi dei chip per le aziende americane: secondo l'associazione che riunisce le grandi aziende del settore, il picco della domanda è alle spalle. Intanto Amazon, a conferma delle difficoltà delle big tech Usa, ha rivisto la stima dei tagli dei posti di lavoro. I licenziamenti da parte del gigante dell'e-commerce saranno 18mila e non più 10mila come inizialmente previsto, taglio che riguarderà anche l'Europa.

GAS IN CALO


Sul fronte energetico, il petrolio recupera posizioni dopo il tonfo della vigilia. I future del Wti febbraio salgono dell'1,06% a 73,61 dollari al barile, quelli del Brent marzo dello 0,91% a 78,72 dollari. Il gas naturale, dopo avere segnato un calo a 63,5 euro al megawattora, sale al momento dello 0,7% a 65,5 euro. I prezzi restano comunque ai minimi dal pre-guerra e hanno azzerato i rialzi del 2022. Sul valutario, l'euro si rafforza leggermente a 1,06 dollari (1,0545 ieri in chiusura) e vale 140,394 yen (da 137,9).
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