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Mercati, Amundi suggerisce prudenza ma le opportunità non mancheranno: ecco perché

Per Amundi un elemento saliente dell’outlook per il 2023 sarà la forte asincronia a livello regionale dei cicli economici che potrebbe propiziare alcune interessanti occasioni di investimento

di Leo Campagna 4 Gennaio 2023 14:12
financialounge -  Amundi mercati outlook 2023 Vincent Mortier

Il 2023 è iniziato con un quadro incerto per l’inflazione USA, alla luce della persistente inflazione nel settore dei servizi, con la Federal Reserve che, pur rallentando il ritmo dei rialzi dei tassi, ha ribadito che la sua missione non è affatto conclusa. Le banche centrali, BCE inclusa, cercheranno di muoversi con estrema cautela dal momento che il rischio di errori a livello di politica monetaria è molto alto. Inoltre stanno aumentando i rischi geopolitici sia in Europa, sia negli Stati Uniti. L'accelerazione della riapertura economica in Cina dovrebbe sostenere una ripresa della sua economia in tempi più rapidi del previsto mentre l’Europa sarà ancora in recessione e l’economia statunitense sperimenterà un forte rallentamento.

UN ELEMENTO SALIENTE DELL’OUTLOOK 2023


“Un elemento saliente dell’outlook per il 2023 sarà la forte asincronia a livello regionale dei cicli economici che potrebbe propiziare alcune opportunità per gli investitori” fa sapere Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer di Amundi. Secondo il quale, gli investitori farebbero bene ad evitare di aggiungere rischio al portafoglio, a muoversi con maggiore cautela sull’azionario e ad essere complessivamente prudenti. “Abbiamo una posizione neutrale sugli Stati Uniti e un posizionamento ancora cauto sull’Europa. Dopo il recente rally abbiamo ridimensionato la nostra view positiva sul credito sul quale rimaniamo comunque leggermente costruttivi. Riteniamo inoltre cruciale tutelare gli investimenti con coperture come i Treasury USA e l’oro”, spiega il manager.

UNA POSIZIONE PRUDENTE SUL BREVE TERMINE NELL’AZIONARIO


La posizione prudente sul breve termine nell’azionario si giustifica, secondo Mortier, alla luce delle attuali valutazioni che non riflettono la rischiosità della redditività in caso di recessione. “Siamo neutrali sul mercato statunitense. In Europa, regione più esposta allo shok stagflattivo e impattata dall’incertezza legata al conflitto in Ucraina, abbiamo preferito  aumentare ancora di più la nostra posizione difensiva”, riferisce il manager.

OBBLIGAZIONI SOVRANE: NECESSARIA UNA GESTIONE ATTIVA DELLA DURATION


Per quanto riguarda le obbligazioni sovrane, per il Group CIO di Amundi è necessaria una gestione attiva della duration. Infatti, spiega il manager, se per il momento la direzione dei tassi è ancora al rialzo, ci si interroga su fino a quando le banche centrali manterranno il loro orientamento restrittivo alla luce dei contraccolpi provocati dal rallentamento della crescita economica. Nell’ambito invece delle obbligazioni societarie, Mortier segnala il pericolo, nel segmento degli emittenti high yield con un basso rating e un'eccessiva leva finanziaria, per l’aumento dei costi di finanziamento.

FOCUS SUI CORPORATE BOND INVESTMENT GRADE USA


“I fondamentali aziendali rimangono solidi, ma la liquidità è in calo. In caso di deterioramento del contesto economico potrebbero emergere problematiche sia nella capacità di generare flussi di cassa che di resistere alle pressioni di rifinanziamento. Un quadro che potrebbe aggravarsi qualora le banche decidessero di inasprire le condizioni di finanziamento. Nel complesso, intravediamo opportunità relativamente migliori nei corporate bond investment grade USA rispetto a quelli europee e rimaniamo prudenti sul segmento high yield”, argomenta il manager di Amundi.

OPINIONE POSITIVA SUL DEBITO EMERGENTE IN VALUTA FORTE


Infine, una riflessione anche sui mercati emergenti penalizzati nel 2022 dal rialzo dei tassi USA e dalla forza del dollaro. “Questi fattori negativi dovrebbero svanire progressivamente nel 2023 quando ritorneranno alla ribalta i driver specifici dei singoli Paesi. In quest’ottica i piani di riapertura in Cina diventeranno nel 2023 un altro catalizzatore positivo. In generale, manteniamo un’opinione positiva sul debito emergente in valuta forte e crediamo che una parte del debito in valuta locale diventerà progressivamente interessante” conclude il Group CIO di Amundi.
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