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Nuovi trend

Il 2023 sarà l’anno del tramonto di Instagram (e di tanti influencer)

Non solo Facebook, ma anche l’altro social network di Zuckerberg pare aver stufato i giovani che lo usano ormai solo per le stories. Mettere post per fare “personal branding” è ormai fuori moda

di Controredazione 4 Gennaio 2023 10:56
financialounge -  finanza Instagram social media The Contrarian

Le cose cambiano e nulla dura per sempre. Una legge che vale anche per i social media. E così, dopo Facebook, anche Instagram comincia a mostrare i segni del tempo. L’era del “personal branding”, della vita (finta) fatta di gioia meravigliosa, cose meravigliose e posti meravigliosi da esibire in post super posati e super filtrati per essere meravigliosamente belli, ha semplicemente stufato. Succede. E così questo nuovo anno potrebbe rappresentare l’inizio del declino per Instagram e per tanti influencer, più o meno realmente influenti (perché tanti sono farlocchi, diciamolo), che proprio sul fare di se stessi un brand ci hanno campato finora

GUARDARE AGLI EARLY ADOPTERS


La regola resta quella di guardare agli early adopters dei social network, ovvero i giovanissimi. Loro hanno sempre fatto da apripista per le tendenze future. In fondo successe così pure con Facebook: ai tempi, mentre il mercato scommetteva su social già ricchi e radicati come MySpace, furono i giovanissimi a iniziare a preferire il nuovo social che un tale Mark Zuckerberg aveva creato stando nella camera del suo college. Ebbene, ora colpisce che loro, gli early adopters, si siano stufati di postare roba su Instagram. Lo usano solo per le stories. Chi mette tanti post comincia a essere da loro definito “un vecchio”, al pari di chi ancora usa quotidianamente Facebook, magari per mettere foto di gattini o qualche massima trita e ritrita presa da Google.

FINE DELLA PRIMA ERA DEI SOCIAL


Cosa sta succedendo? Semplice, forse sta finendo la prima era dei social media, quella della esibizione massiccia della propria vita, quella dell’effetto vetrina, con location patinate, piatti da chef e tutto quanto. Anche perché appunto le vetrine sono diventate molto fasulle e quindi stucchevoli. Noiose. Forse alla fine è tutto qui. La fine del “social”? No, quasi sicuramente no, ma probabilmente l’inizio di un profondo cambiamento dell’uso dei social network. Oggi vanno soprattutto le stories, la condivisione istantanea di momenti tra amici, senza per forza appunto doverci ricamare sopra. Una funzione di messaggi “visual”, smart, rapidi in un gruppo di persone. Fine. Da qui forse parte la nuova era dei social, con praterie che si possono aprire per nuove realtà che sappiano intercettare i nuovi bisogni.

ADEGUARSI AI NUOVI TEMPI


Un bel problema per l’impero di Mark Zuckerberg, già alle prese appunto col declino di fatto di Facebook e con la sfida per opzionare il futuro Metaverso che non sembra convincere molto il mercato: per ora tanti proclami altisonanti, ma poca convincente concretezza su una frontiera che peraltro vede già altri nuovi player emergenti come Sandbox e Decentraland molto attivi. E un bel problema anche appunto per tanti influencer che su Instagram ci hanno campato: pure loro, con le loro vite patinate (e fintissime) hanno stufato. Soprattutto in un mondo che in solo tre anni si è visto a dover affrontare problemi enormi come il Covid, la guerra e l’inflazione, i bicchieri di champagne o gli alberghi di lusso esibiti sui social sembrano davvero una cosa fuori tempo e pure irritante. I tempi cambiano e nulla eterno, appunto.
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