Rata sempre più cara per chi deve pagare il mutuo. Salgono i tassi della
Banca centrale europea e, di rimando, diventa più pesante la
rata da pagare ogni mese per il mutuo. Sì, ma di quanto? Secondo le stime di Facile.it, da inizio anno si spenderanno fino a
180 euro in più.
TASSI ANCORA SU
La Bce alzerà ancora i tassi di interesse, secondo gli analisti probabilmente di
50 punti base, con inevitabili ricadute sulle rate dei
mutui variabili. Con un mutuo variabile medio, ossia ipotizzando un importo da 126mila euro da rimborsare in 25 anni, a seguito del nuovo incremento la rata lieviterebbe di
35 euro in più al mese, con una maggiore spesa di
180 euro rispetto a inizio anno (+39%).
CRESCE ANCHE L’EURIBOR
I finanziamenti finalizzati all’acquisto di una casa, con il
tasso variabile, hanno come riferimento l’
Euribor. “Tende a cambiare sulla base delle aspettative dei tassi Bce, ma non è detto che lo faccia in misura uguale”, commenta
Ivano Cresto, Managing Director prodotti di finanziamento di Facile.it. “Per capire quindi come varieranno nel concreto le rate dei mutuatari, bisognerà aspettare di vedere come l’indice si muoverà rispetto alle decisioni della Banca centrale”.
LE VARIABILI
Ovviamente l’importo della rata cresce un base alla
caratteristiche del mutuo, ossia il debito residuo del finanziamento e il numero di rate mancanti. Se si è appena iniziato a pagare il
mutuo, ovviamente l’incremento sarà maggiore perché peserà di più la
quota di interessi rispetto a quella di capitale da rimborsare. Se è vero che ormai il tasso fisso si avvicina al 4% in molti casi, potrebbe ancora valere la pena considerare la possibilità di surrogare il proprio mutuo se la rata dovesse diventare insostenibile.
LE SIMULAZIONI
Secondo i calcoli di Facile.it, prendendo in esame un finanziamento a tasso variabile da
126mila euro in
25 anni, sottoscritto a gennaio 2022, analizzando come è cresciuta la rata da inizio anno ad oggi e come potrebbe ulteriormente salire nei prossimi mesi, si ipotizzano due scenari: un aumento dell’
Euribor di 0,50% e uno di
0,75%. Il tasso (Tan) di partenza sottoscritto a gennaio e usato nell’analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro.
Fonte: Facile.it
AUMENTI FINO A 180 EURO
Se nella prima parte del 2022 le rate sono cresciute solo di poco (+13 euro da gennaio a giugno), a partire da luglio gli
indici dei mutui hanno iniziato a salire in modo consistente e, dopo i tre aumenti dei tassi da parte della Bce, a dicembre la rata è arrivata a circa
602 euro, vale a dire quasi 150 euro in più rispetto a quella iniziale. Se la Banca centrale europea dovesse alzare di altri
50 punti base i tassi, ipotizzando che l’Euribor segua allo stesso modo, nei prossimi mesi la rata arriverebbe a
636 euro, ossia 35 euro in più rispetto ad oggi e 180 euro in più rispetto a inizio anno. Se Francoforte dovesse alzare di
75 punti base, il rincaro arriverebbe a quasi
200 euro (197 euro in più rispetto a inizio anno).