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L’apertura dei mercati

Borse europee senza slancio, prevale incertezza sulle prossime mosse della Fed

Avvio all’insegna della prudenza per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che attendono di capire fino a quanto saliranno i tassi con le prossime mosse della Fed. In ripresa il prezzo del petrolio

di Fabrizio Arnhold 6 Dicembre 2022 09:30
financialounge -  borse FED mercati

Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni in negativo, dopo che il dato migliore delle attese sul settore servizi Usa ha portato gli investitori a rivedere al rialzo le previsioni su quale sarà il livello massimo dei tassi di interesse raggiunto al termine della stretta della Fed. A Milano il Ftse Mib apre a +0,07%, il Dax di Francoforte a +0,04%, il Cac 40 di Parigi a +0,02%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,31% e il Ftse 100 di Londra a -0,07%. La Borsa di Tokyo non segue Wall Street e chiude in rialzo, con il lieve progresso dell’indice Nikkei (+0,2%).

LA STRETTA MONETARIA


La banca centrale australiana ha alzato i tassi di 25 punti base, come previsto, precisando che le decisioni future saranno prese in considerazione dello scenario inflazionistico. Negli Usa, i contratti swap indicano ora l’aspettativa che il picco dei tassi sarà sopra il 5%, a metà 2023. Dopo l’Eurogruppo oggi è il turno dell’Ecofin che affronterà le questioni legate a Pnrr e regole di bilancio.

IN RIALZO IL PETROLIO


Sul fronte valutario, l’euro è tornato sotto quota 1,05 dollari, dopo aver toccato ieri i massimi da giugno. In risalita il prezzo del petrolio, con il Wti scadenza gennaio che tratta a 77,55 dollari al barile (+0,81%), mentre il Brent segna un progresso dello 0,76%, a 83,31 dollari al barile. Il prezzo del gas tocca quota 138 euro per megawattora (+2,4%).

A PIAZZA AFFARI FOCUS SU ENEL E GENERALI


Guardando ai singoli titoli, da seguire Generali (-0,09%) che ha portato a termine il programma di buyback da 500 milioni di euro, avviato lo scorso agosto. Sotto la lente anche Enel (+1,08%) che ha avviato i lavori per la costruzione di una gigafactory a Catania. Lo spread apre stabile a 187 punti base, in crescita di 3,1 punti il rendimento annuo italiano al 3,769%.
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