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Nuove prospettive

Emergenti, arriva l’era dell’India? Per Raiffeisen potrebbe diventare il Paese guida

Un commento sul mercato indiano del team CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management ipotizza che nel prossimo decennio potrebbe diventare il Paese guida degli Emergenti

di Virgilio Chelli 12 Novembre 2022 09:25
financialounge -  india mercati emergenti Raiffeisen Capital Management

Il prossimo sarà il decennio indiano per i mercati emergenti? Secondo il team CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management potrebbe essere in arrivo. In passato l’India ha cercato invano di tenere il passo con la rapida espansione della Cina, ma nel prossimo decennio, l’India potrebbe diventare il Paese guida. Gli esperti di Raiffeisen Capital Management sottolineano che la banca centrale indiana a settembre ha di nuovo aumentato dello 0,50% il tasso d’interesse di riferimento, portandolo al 5,90%.

LA STRETTA MONETARIA


Questo potrebbe far sì che a breve si raggiunga il picco dei tassi d’interesse, o ci sia almeno una pausa. La banca centrale si trova in una situazione sempre più difficile. I tassi d’interesse sui crediti sono già sui massimi degli ultimi tre anni e il reddito disponibile della popolazione si sta riducendo massicciamente a causa dell’aumento dei prezzi dei carburanti e degli alimentari. Ulteriori rialzi dei tassi d’interesse minacciano di indebolire pesantemente la crescita.

IL TASSO DI INFLAZIONE


Ma, prosegue l’analisi degli esperti di Raiffeisen Capital Management, il tasso d’interesse di riferimento è ancora inferiore all’attuale tasso d’inflazione, e contemporaneamente la rupia indiana rimane sotto pressione. Infatti è scesa a un nuovo minimo record contro il dollaro, e la banca centrale sembra evidentemente utilizzare le riserve valutarie indiane, attualmente ancora molto confortevoli, per rallentare la caduta della rupia.

LA FORZA DEL DOLLARO USA


Dal suo picco di un anno fa di circa 642 miliardi di dollari, le riserve in valuta estera dell’India si sono già ridotte di circa 120 miliardi di dollari, riflettendo non solo le vendite della banca centrale ma anche i deflussi dovuti al saldo negativo delle partite correnti. Anche in questo caso, avvertono gli esperti di Raiffeisen Capital Management, è necessario mantenere la prospettiva: non si tratta tanto di una debolezza della rupia ma della forza generale del dollaro USA. Infatti, rispetto allo yen, alla sterlina inglese e all’euro, la valuta indiana sta guadagnando dall’inizio dell’anno.
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