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BlueBay: la leadership di Xi Jinping può avere impatto sul panorama globale
Mark Dowding, CIO di BlueBay, fa il punto su mercati e banche centrali ipotizzando mesi più tranquilli, ma avverte su rischi possibili legati al leader cinese Xi versione Mao
di Virgilio Chelli 29 Ottobre 2022 09:30
La leadership del Presidente cinese Xi potrebbe avere un impatto sul panorama globale per gli anni a venire. Nel frattempo, investitori e mercati sperano in una fine tranquilla del 2022 dopo un anno turbolento. I rendimenti Usa sono scesi grazie a crescenti speranze che si avvicini rallentamento della stretta monetaria della Fed a dicembre, prima di interrompere i rialzi nel primo trimestre del prossimo anno, mentre restano le attese di una quarta mossa consecutiva di 75 punti al FOMC di inizio novembre.
Su questa base, Mark Dowding, CIO di BlueBay, nella sua ‘settimana dei mercati’ titolata “Il leader supremo” ritiene che per il momento sia più sensato mantenere una posizione piatta sul reddito fisso, e se i rendimenti dovessero risalire dopo la Fed, potrebbe esserci l’opportunità di aggiungere posizioni su scadenze lunghe dei Treasury a livelli di ingresso più interessanti. La BCE di questa settimana ha riservato poche sorprese aumentando i tassi di 75 punti, pronta ad aumentare di altri 100 punti, visto che il picco dell'inflazione sembra probabile solo alla fine del primo trimestre.
Anche Bank of England sarà presto al centro dell’attenzione e nei prossimi mesi i rialzi saranno più contenuti di quanto scontato dai mercati, secondo Dowding, che prevede un aumento di non più di 50 punti, con l’economia in condizioni peggiorate. Per questo BluBay ha mantenuto una posizione lunga sui tassi a breve del Regno Unito, mentre rimane al ribasso sulla sterlina contro euro. Con due deficit gemelli, una recessione prolungata e un prolungato superamento dell’inflazione, i fondamentali del Regno Unito continuano a essere messi a dura prova, e il momento positivo del nuovo premier Sunak sarebbe destinato a durare molto poco.
In generale, nella domanda finale degli investitori ci si rende conto che nel credito abbiamo raggiunto valutazioni interessanti, anche se la scarsa liquidità e l’incertezza macro potrebbero mantenere elevata la volatilità. Secondo Dowding è probabile che i mercati si calmino nei prossimi due mesi, dopo un anno eccezionalmente complesso per gli investitori, proponendo un panorama più promettente per aggiungere rischio al portafoglio. Ma è lecito attendersi che i dati confermino la svolta dell’inflazione e il picco dei tassi, per cui potrebbero esserci ancora alcuni ostacoli da superare prima di un potenziale rally di fine anno.
Nel frattempo, il Congresso del Partito in Cina ha consolidato il presidente Xi Jinping alla posizione di controllo, che dopo l’eliminazione dei dissidenti rivaleggia con quella di cui godeva Mao più di mezzo secolo fa. Con il desiderio sempre maggiore di controllare la popolazione, la sensazione di Dowding è che la Cina continuerà a guardare all’interno e allontanarsi dall’Occidente, e col questo potrebbe rendere il conflitto su Taiwan più preoccupante.
Sembra inoltre, prosegue l’esperto di BlueBay, che la Cina sia condannata a un futuro di crescita economica più contenuta, con dinamiche demografiche che puntano a un paese più vecchio, prima di diventare ricco. Gli sviluppi geopolitici potrebbero continuare ad avere peso globale rilevante negli anni a venire. Si può sperare, conclude Dowding, che questo non diventi l’ennesimo problema da affrontare contemporaneamente nel 2022, un anno che sembra un remake del del film “Everything, Everywhere, All at Once”, vale a dire Tutto, ovunque, e tutto insieme.
LE MOSSE DELLA BCE E LE ATTESE SULLA FED
Su questa base, Mark Dowding, CIO di BlueBay, nella sua ‘settimana dei mercati’ titolata “Il leader supremo” ritiene che per il momento sia più sensato mantenere una posizione piatta sul reddito fisso, e se i rendimenti dovessero risalire dopo la Fed, potrebbe esserci l’opportunità di aggiungere posizioni su scadenze lunghe dei Treasury a livelli di ingresso più interessanti. La BCE di questa settimana ha riservato poche sorprese aumentando i tassi di 75 punti, pronta ad aumentare di altri 100 punti, visto che il picco dell'inflazione sembra probabile solo alla fine del primo trimestre.
IL BUON MOMENTO DEL NUOVO PREMIER BRITANNICO PUO DURARE POCO
Anche Bank of England sarà presto al centro dell’attenzione e nei prossimi mesi i rialzi saranno più contenuti di quanto scontato dai mercati, secondo Dowding, che prevede un aumento di non più di 50 punti, con l’economia in condizioni peggiorate. Per questo BluBay ha mantenuto una posizione lunga sui tassi a breve del Regno Unito, mentre rimane al ribasso sulla sterlina contro euro. Con due deficit gemelli, una recessione prolungata e un prolungato superamento dell’inflazione, i fondamentali del Regno Unito continuano a essere messi a dura prova, e il momento positivo del nuovo premier Sunak sarebbe destinato a durare molto poco.
RAGGIUNTE VALUTAZIONI INTERESSANTI NEL CREDITO
In generale, nella domanda finale degli investitori ci si rende conto che nel credito abbiamo raggiunto valutazioni interessanti, anche se la scarsa liquidità e l’incertezza macro potrebbero mantenere elevata la volatilità. Secondo Dowding è probabile che i mercati si calmino nei prossimi due mesi, dopo un anno eccezionalmente complesso per gli investitori, proponendo un panorama più promettente per aggiungere rischio al portafoglio. Ma è lecito attendersi che i dati confermino la svolta dell’inflazione e il picco dei tassi, per cui potrebbero esserci ancora alcuni ostacoli da superare prima di un potenziale rally di fine anno.
IN CINA XI COME MAO
Nel frattempo, il Congresso del Partito in Cina ha consolidato il presidente Xi Jinping alla posizione di controllo, che dopo l’eliminazione dei dissidenti rivaleggia con quella di cui godeva Mao più di mezzo secolo fa. Con il desiderio sempre maggiore di controllare la popolazione, la sensazione di Dowding è che la Cina continuerà a guardare all’interno e allontanarsi dall’Occidente, e col questo potrebbe rendere il conflitto su Taiwan più preoccupante.
SPERANZE CHE NON SIA IL NUOVO PROBLEMA DEL 2022
Sembra inoltre, prosegue l’esperto di BlueBay, che la Cina sia condannata a un futuro di crescita economica più contenuta, con dinamiche demografiche che puntano a un paese più vecchio, prima di diventare ricco. Gli sviluppi geopolitici potrebbero continuare ad avere peso globale rilevante negli anni a venire. Si può sperare, conclude Dowding, che questo non diventi l’ennesimo problema da affrontare contemporaneamente nel 2022, un anno che sembra un remake del del film “Everything, Everywhere, All at Once”, vale a dire Tutto, ovunque, e tutto insieme.