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La giornata dei mercati

Borse europee positive nel finale, Milano la migliore, Dow e Nasdaq in direzioni opposte

Doop il maxi rialzo dei tassi, gli investitori leggono nei toni della BCE meno aggressività per il futuro, mentre a Wall Street il Dow Jones è supportato dal PIL che torna a crescere e i tech in rotta appesantiscono il Nasdaq

di Virgilio Chelli Aggiornato al 27/10/2022 17:25
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27/10/2022 17:25


L’Europa recupera tutte le perdite iniziali e si porta in territorio positivo nel finale, con il listino milanese migliore degli altri sostenuto da bancari e utility, con Madrid al seguito, Francoforte a distanza, e solo Parigi che continua a oscillare intorno alla parità. A Wall Street invece è una seduta a due facce, con l’indice Dow Jones che sale di oltre un punto percentuale sostenuto dal rimbalzo del PIL nel terzo trimestre dopo sei mesi in contrazione, mentre il Nasdaq soffre, in parte in compagnia dello S&P 500, per la caduta dei big tech, che ha avuto come ultima protagonista Meta in caduta verticale.

Ora il mercato guarda alla riunione del FOMC della Fed del 1-2 novembre per verificare se le attese di una linea più morbida, anticipata da report di stampa, trovano fondamento nelle parole di Powell, anche se il mercato continua a dare per scontato un altro rialzo di 75 punti base. L’idea è che la banca centrale possa indicare che nelle prossime settimane, magari anche prima della fine dell’anno, potrebbe mettersi in pausa per verificare l’impatto sull’economia della forte stretta monetaria già attuata, che ha comunque bisogno di qualche mese di tempo per trasmettersi a imprese e consumatori.

Sul mercato dei cambi l’euro è tornato a esibire uno zero come prima cifra nel cross con il dollaro, anche se in termini assoluti lo scivolamento è veramente infimo, e resta comunque lontano dai minimi di qualche giorno fa contro il biglietto verde. A Milano le nuove condizioni fissate dalla BCE per i Tlro e lo spostamento in avanti della cura dimagrante del bilancio, nota come quantitative tightening, incoraggia le banche e anche le utility.

27/10/2022 15:35


Dopo il rialzo di 75 punti base da parte della BCE, ampiamente prezzato dal mercato, le Borse europee tengono e recuperano tutte le perdite della prima parte della seduta, mentre Wall Street parte in rialzo dopo il dato preliminare sul PIL USA nel terzo trimestre che indica un rimbalzo della crescita a un tasso annualizzato del 2,6% dopo due trimestri consecutivi in contrazione, meglio delle attese che puntavano a un +2,4%. A sostenere l’economia Americana la spesa per consumi, gli investimenti fissi non residenziali, le spese a livello federale e locale, solo in parte controbilanciati da flessioni nel residenziale e negli investimenti in scorte.

Intanto la BCE ha riportato il costo del denaro ai massimi da inizio 2009 dopo l’aumento di settembre sempre di 75 punti base, nello sforzo di contrastare l’inflazione. Il tasso di rifinanziamento ora si colloca al 2% e per I depositi presso la Banca Centrale e all’1,5%, mentre il tasso marginale sui prestiti sale al 2,25%. La BCE conferma la previsione di alzare ulteriormente in futuro basandosi sull’evoluzione di inflazione e crescita economica, decidendo di volta in volta. La BCE ha anche variato i termini dei prossimi TLTRO III, a partire dal 23 novembre, offrendo alle banche la possibilità di rientro anticipato.

A Milano l’FTSE Mib cerca di agguantare i 22.500 punti con le banche in particolare in evidenza su apprezzamento delle mosse della BCE. A confortare il mercato azionario italiano anche la notizia che la Banca Centrale inizierà la cura dimagrante del suo bilancio, una manovra nota come quantitative tightening, solo l’anno prossimo. Anche le utility segnano buoni rialzi, mentre continua la caduta dei titoli tech in sintonia con il recente andamento degli USA.

27/10/2022 11:45


L’azionario europeo viaggia in calo contenuto, interrompendo per ora la serie di tre sedute in rialzo, in attesa del rialzo dei tassi atteso dalla BCE, che dovrebbe dare anche indicazioni sul nuovo Tltrom e di dati importanti, a partire dal PIL americano nel terzo trimestre atteso in rimbalzo del 2,4% dopo due contrazioni consecutive. Francoforte cede meno delle altre dopo un dato sulla fiducia dei consumatori in recupero ma in linea con le attese. Si tratta comunque del primo rialzo dopo quattro mesi consecutive ai minimi. A livello settoriale, i ribassi più accentuate si concentrano sui tecnologici, in linea con quello che succede a Wall Street, mentre salgono gli energetici con Shell che conferma le attese sulla trimestrale con un utile di 9,45 miliardi.

Nonostante il recupero, la fiducia dei consumatori tedeschi rilevata da GfK resta depressa e secondo gli esperti è troppo presto per parlare di inversione di tendenza. Anche Milano contiene il ribasso ben sotto il punto percentuale con l’indice FTSE MIB che si mantiene comunque a distanza dai 22.000 punti con gli investitori che guardano alla BCE non solo per l’atteso rialzo di 75 punti base ma soprattutto per le indicazioni sull’avvio del quantitative tightening e su condizioni più restrittive dei nuovi TLTRO, che impattano i conti delle banche. A livello di singoli titoli, Moncler cede oltre il 5% dopo una trimestrale deludente mentre all’opposto Saipem balza di quasi il 7% dopo aver battuto le attese e fornito una solida guidance.

I futures di Wall Street viaggiano intorno alla parità con quello sul Nasdaq più debole dopo le cattive notizie che continuano ad arrivare dalle trimestrali dei big tech, ma il mercato guarda anche al dato preliminare del PIL USA nel terzo trimestre in uscita un’ora esatta prima dell’apertura delle contrattazioni. Le attese puntano a un rimbalzo a un tasso annualizzato di crescita del 2,4% dopo le due contrazioni consecutive nel primo e nel secondo trimester sostenuto soprattutto dagli investimenti.
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