Mercati emergenti
Per abrdn la Cina ha un forte potenziale di ripresa e l’azionario è scambiato a sconto
Nicholas Yeo, Head of Asian Equities di abrdn, sottolinea che alcuni venti contrari si stanno dissipando e si dichiara positivo sull’azionario cinese che ha sottoperformato per qualche tempo rispetto agli altri mercati
di Virgilio Chelli 7 Ottobre 2022 19:00
Mentre la maggior parte delle economie globali è destinata a entrare in recessione, la Cina mostra un forte potenziale di ripresa controciclica. Ma nonostante il potenziale di ripresa, le azioni cinesi sono scambiate a sconto rispetto ai loro valori storici e rispetto ad altri mercati globali, in particolare gli Stati Uniti. I titoli azionari cinesi hanno sottoperformato per qualche tempo, a seguito dell'iniziativa "Prosperità comune" avviata nell'estate del 2021. Ma ora alcuni venti contrari si stanno ora dissipando, mentre il governo cerca altri modi per stabilizzare e sostenere l'economia.
Lo sottolinea Nicholas Yeo, Head of Asian Equities di abrdn, che vede motivi sufficienti per essere relativamente ottimisti sulle prospettive delle azioni cinesi, per la combinazione di restrizioni Covid più selettive, allentamento delle pressioni normative, politica monetaria e fiscale accomodante, e valutazioni relativamente poco costose. Ma avverte anche che l'ottimismo va mitigato da un'adeguata valutazione dei rischi, in particolare su Covid e tensioni irrisolte nell’immobiliare, con un approccio selettivo che favorisca società con fondamentali interessanti, bassa esposizione al rischio macro e valutazioni convenienti.
Un contesto economico difficile ha pesato sulle azioni cinesi da fine 2021, causa la crisi immobiliare e la "politica Zero Covid", mentre gli investitori hanno dovuto fare i conti anche con l'aumento delle turbolenze geopolitiche regionali e con condizioni normative poco incoraggianti, in patria e all'estero. Ma guardando al futuro l’esperto di abrdn ritiene che questi venti contrari possano attenuarsi, grazie anche a un contesto monetario e fiscale comparativamente molto favorevole. La Bank of China non ha sentito il bisogno di seguire il trend globale di forte aumento dei tassi e ha invece allentato, favorita da un'inflazione molto bassa, mentre anche la politica è più favorevole con la spesa per le infrastrutture che potrebbe ricevere una spinta significativa.
Inoltre, la valutazione delle azioni cinesi rimane più interessante rispetto a molti altri mercati con un rapporto prezzo-utili di 10,8 volte contro 17,1 volte in USA e 14,6 a livello globale, mentre anche le proiezioni sugli utili sembrano più che adeguate, stimate per il 2023 da Goldman Sachs in crescita del 12,0% rispetto al 5,0% stimato per il 2022. L’esperto di abrdn avverte che l'ottimismo va mitigato tenendo conto di fattori di rischio come la politica zero-Covid non ancora abbandonata e le tensioni sull'immobiliare, che rappresenta circa il 25-30% del PIL cinese.
Finché non sarà completata la riduzione della leva finanziaria, rimarrà vulnerabile a notizie negative. L’esperto di abrdn cita al proposito i timori che le insolvenze sui mutui possano aumentare l’alto numero di proprietari che ha aderito al boicottaggio dei pagamenti per le case incompiute, ma per ora i mutui colpiti dal boicottaggio rappresentano finora solo meno dell'1% delle passività totali del sistema bancario, e con le autorità piuttosto proattive sul problema, per il momento il rischio di contagio sembra piuttosto limitato.
MOTIVI PER ESSERE OTTIMISTI
Lo sottolinea Nicholas Yeo, Head of Asian Equities di abrdn, che vede motivi sufficienti per essere relativamente ottimisti sulle prospettive delle azioni cinesi, per la combinazione di restrizioni Covid più selettive, allentamento delle pressioni normative, politica monetaria e fiscale accomodante, e valutazioni relativamente poco costose. Ma avverte anche che l'ottimismo va mitigato da un'adeguata valutazione dei rischi, in particolare su Covid e tensioni irrisolte nell’immobiliare, con un approccio selettivo che favorisca società con fondamentali interessanti, bassa esposizione al rischio macro e valutazioni convenienti.
VENTI CONTRARI IN ATTENUAZIONE
Un contesto economico difficile ha pesato sulle azioni cinesi da fine 2021, causa la crisi immobiliare e la "politica Zero Covid", mentre gli investitori hanno dovuto fare i conti anche con l'aumento delle turbolenze geopolitiche regionali e con condizioni normative poco incoraggianti, in patria e all'estero. Ma guardando al futuro l’esperto di abrdn ritiene che questi venti contrari possano attenuarsi, grazie anche a un contesto monetario e fiscale comparativamente molto favorevole. La Bank of China non ha sentito il bisogno di seguire il trend globale di forte aumento dei tassi e ha invece allentato, favorita da un'inflazione molto bassa, mentre anche la politica è più favorevole con la spesa per le infrastrutture che potrebbe ricevere una spinta significativa.
VALUTAZIONI CONVENIENTI RISPETTO AGLI ALTRI MERCATI
Inoltre, la valutazione delle azioni cinesi rimane più interessante rispetto a molti altri mercati con un rapporto prezzo-utili di 10,8 volte contro 17,1 volte in USA e 14,6 a livello globale, mentre anche le proiezioni sugli utili sembrano più che adeguate, stimate per il 2023 da Goldman Sachs in crescita del 12,0% rispetto al 5,0% stimato per il 2022. L’esperto di abrdn avverte che l'ottimismo va mitigato tenendo conto di fattori di rischio come la politica zero-Covid non ancora abbandonata e le tensioni sull'immobiliare, che rappresenta circa il 25-30% del PIL cinese.
ATTENZIONE ALL’IMMOBILIARE MA RISCHIO LIMITATO
Finché non sarà completata la riduzione della leva finanziaria, rimarrà vulnerabile a notizie negative. L’esperto di abrdn cita al proposito i timori che le insolvenze sui mutui possano aumentare l’alto numero di proprietari che ha aderito al boicottaggio dei pagamenti per le case incompiute, ma per ora i mutui colpiti dal boicottaggio rappresentano finora solo meno dell'1% delle passività totali del sistema bancario, e con le autorità piuttosto proattive sul problema, per il momento il rischio di contagio sembra piuttosto limitato.