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Verso il voto

Vontobel non prevede un'ulteriore debolezza dei rendimenti governativi italiani

Dopo il voto in Italia ci sarebbe una reazione positiva dei mercati a un governo di larghe intese ma, in tutti i casi, Mondher Bettaieb-Loriot (Vontobel) non vede un rischio di un default dei titoli di Stato in Italia

di Leo Campagna 23 Settembre 2022 18:00
financialounge -  elezioni Mondher Bettaieb Loriot titoli di stato Vontobel

Domenica 25 settembre sono in programma le elezioni politiche in Italia e i sondaggi prevedono una possibile vittoria della coalizione di destra composta da Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, dalla Lega di Matteo Salvini e da Forza Italia di Silvio Berlusconi.

QUALI RISCHI PER L’ITALIA


“È difficile prevedere quali rischi comporterà per l’Italia una simile coalizione. Molto dipenderà anche dal fatto se Giorgia Meloni riuscirà a formare una maggioranza con due o tre partiti” fa sapere in un commento alle imminenti elezioni politiche in Italia Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel. Il riferimento del manager è ai recenti contrasti emersi tra la leader di Fratelli d’Italia con la Lega di Salvini, che è favorevole a una maggiore spesa in deficit per contrastare l'aumento del costo della vita.

UNA COALIZIONE DI LARGHE INTESE


“Abbiamo notato come, durante la campagna elettorale, Giorgia Meloni abbia adottato un tono più costruttivo nei confronti dell'Europa e un approccio più prudente relativamente alla spesa e alle regole fiscali. Per le prospettive economiche dell'Italia, una maggioranza con esclusivamente Forza Italia sarebbe più conveniente” riferisce Bettaieb-Loriot. A questo proposito, il manager di Vontobel ricorda come il sistema elettorale italiano abbia dimostrato di rendere i risultati delle votazioni incerti. Come dire che potrebbe non essere sorprendente se emergesse una coalizione di larghe intese

IL NUOVO BILANCIO 2023 SARÀ PRESENTATO DA DRAGHI


“In uno scenario di questo genere la reazione dei mercati sarebbe positiva dal momento apparirebbe come una continuazione delle politiche fiscali di Mario Draghi” puntualizza Bettaieb-Loriot. In ogni caso, il nuovo governo non avrà il tempo di elaborare interamente un nuovo bilancio per il 2023. Questo, infatti, sarà presentato da Mario Draghi che rispetterà un obiettivo di deficit invariato per il prossimo anno.

NON SI PREVEDE UN’ULTERIORE DEBOLEZZA PER I GOVERNATIVI ITALIANI


Quest’anno le imposte aggiuntive sulle società energetiche hanno di fatto finanziato i diversi pacchetti di aiuti stanziati alle famiglie e alle imprese e questo dovrebbe valere anche per il prossimo esercizio. Alla luce di questo scenario, Bettaieb-Loriot non prevede un'ulteriore debolezza dei rendimenti governativi italiani.

RISPETTARE LE REGOLE FISCALI DELLA COMMISSIONE UE


“Se Giorgia Meloni fosse incaricata di guidare il nuovo esecutivo in caso di vittoria della coalizione di destra, dovrebbe cercare di rispettare le regole fiscali della Commissione europea. Potrebbe introdurre eventuali modifiche di bilancio solo in modo graduale come per esempio la flat tax che potrebbe costare solo 13 miliardi di euro nel primo anno se venisse adottata. Questo le permetterebbe di rispettare le regole fiscali che mirano a migliorare il saldo di bilancio di circa lo 0,5%” spiega il manager di Vontobel.

LO STRUMENTO ANTI-SPREAD DELLA BCE


Resta il fatto che sul nuovo governo graverà la sfida dell'attuale situazione economica e debitoria del Paese. “Tuttavia, indipendentemente dal risultato, il TPI (Transmission Protection Instrument), il nuovo strumento anti-spread della Bce, concepito per ridurre i rischi fiscali con l'aumento dei tassi, sembra limitare il rischio sovrano. Ritengo che il rischio di un default dei titoli di Stato in Italia o in altri Paesi periferici sia piuttosto basso” conclude l’Head of Corporate Bonds di Vontobel.
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