L'analisi
C’è valore nella small cap con focus ESG, AllianceBernstein spiega come trovarlo
Mancano rating e ricerca fondamentale, Edward Bryan e Daniel C. Roarty di AllianceBernstein sottolineano che la gestione attiva consente di creare portafogli con small cap che danno un contributo alla sostenibilità
di Virgilio Chelli 5 Settembre 2022 18:30
Nei mercati delle small cap è carente la ricerca fondamentale, e ancora di più una buona ricerca sui temi ESG, vale a dire ambientali, sociali e di governance. Ma gli investitori attenti possono comunque trovare delle modalità per accedere a dati ESG utili e creare portafogli small cap globali a gestione attiva composti da società che apportano un contributo importante alla risoluzione delle problematiche legate alla sostenibilità. AllianceBernstein spiega come identificare i titoli small cap globali con un focus vincente sull'ESG in un blog firmato da Edward Bryan e Daniel C. Roarty, rispettivamente Portfolio Manager e CIO per Sustainable Thematic Equities di AllianceBernstein.
I due esperti di AllianceBernstein rilevano che le small cap globali raramente dispongono di rating ESG, il che impedisce ai gestori che si affidano esclusivamente a rating di terzi di creare fondi dedicati. Le società più piccole spesso non riescono a completare tutte le informative necessarie e molte non vengono classificate dai principali fornitori, come MSCI e Sustainalytics, pur comunicando una serie di indicatori ESG interessanti. Un’ulteriore difficoltà è l’uniformità dei dati, che rende complicato per i gestori adottare un approccio coerente, soprattutto per le small cap, dove le correlazioni tra i rating sono meno della metà rispetto ai mercati large cap.
Di conseguenza, sostengono Bryan e Roarty, le strategie small cap globali sostenibili sono molto rare, in netto contrasto rispetto alla popolarità dei fondi sostenibili focalizzati su large cap. Ma la ricerca proprietaria fa emergere le small cap sostenibili. Molti dei fornitori più innovativi di beni e servizi legati alla sostenibilità sono small cap, e spesso offrono un potenziale di rendimento interessante, anche perché la mancanza di copertura degli analisti consente di sfruttare le anomalie di prezzo. Gli investitori possono superare le difficoltà legate ai dati ESG delle small cap con valutazioni indipendenti per determinare le credenziali di sostenibilità e il relativo potenziale di utile.
Questo, sottolineano gli esperti di AllianceBernstein, richiede un processo chiaro, che deve includere un approccio di mappatura orientato alla sostenibilità chiaramente definiti, un punteggio ESG proprietario basato sulla ricerca fondamentale in-house, e un engagement con i team manageriali per comprendere meglio le strategie di riduzione del rischio ESG. Gli obiettivi sostenibili più ampiamente riconosciuti sono gli SDG dell’ONU, grazie ai quali un gestore può individuare le aziende che forniscono soluzioni alle principali sfide di sostenibilità del pianeta.
Ad esempio, la mappatura di AllianceBernstein ha individuato le attrezzature e i servizi per la gestione dei rifiuti come un prodotto che contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo SDG 12. Li-Cycle risulta allineata in quanto leader nel riciclaggio di batterie agli ioni di litio, cruciale per la transizione ai veicoli elettrici, nonostante la mancanza di un rating MSCI. La ricerca potrebbe inoltre impiegare dati e analisi tratte dalle job review di Glassdoor o dalle violazioni amministrative in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Secondo i due esperti di AllianceBernstein, selezionare un candidato interessante per l’inclusione nel portafoglio in base all’allineamento agli SDG è solo il punto di partenza. Interagendo con il management, i team di portafoglio possono desumere informazioni utili sulle strategie dell’azienda, e aiutarli a prendere decisioni migliori, e anche aiutare le aziende a gestire i rischi principali e migliorare la trasparenza ESG. Bryan e Roarty citano LegalZoom, piattaforma online che offre soluzioni legali e di compliance, priva di rating MSCI, su cui hanno maturato una view positiva.
Ponendo le giuste domande, sottolinea in conclusione il blog, gestori di portafoglio e analisti possono superare i problemi legati alla scarsità di dati ESG sulle small cap. Ma in pratica, limitarsi ad applicare una formula non basta. Sono necessari un forte impegno per individuare i collegamenti con gli SDG e integrare i fattori ESG nel processo di ricerca, con un’interazione attiva per scoprire le small cap orientate alla sostenibilità che vantano un potenziale di rendimento a lungo termine più interessante.
MOLTE NON SONO CLASSIFICATE
I due esperti di AllianceBernstein rilevano che le small cap globali raramente dispongono di rating ESG, il che impedisce ai gestori che si affidano esclusivamente a rating di terzi di creare fondi dedicati. Le società più piccole spesso non riescono a completare tutte le informative necessarie e molte non vengono classificate dai principali fornitori, come MSCI e Sustainalytics, pur comunicando una serie di indicatori ESG interessanti. Un’ulteriore difficoltà è l’uniformità dei dati, che rende complicato per i gestori adottare un approccio coerente, soprattutto per le small cap, dove le correlazioni tra i rating sono meno della metà rispetto ai mercati large cap.
SMALL CAP MOLTO PRESENTI NELL’ESG
Di conseguenza, sostengono Bryan e Roarty, le strategie small cap globali sostenibili sono molto rare, in netto contrasto rispetto alla popolarità dei fondi sostenibili focalizzati su large cap. Ma la ricerca proprietaria fa emergere le small cap sostenibili. Molti dei fornitori più innovativi di beni e servizi legati alla sostenibilità sono small cap, e spesso offrono un potenziale di rendimento interessante, anche perché la mancanza di copertura degli analisti consente di sfruttare le anomalie di prezzo. Gli investitori possono superare le difficoltà legate ai dati ESG delle small cap con valutazioni indipendenti per determinare le credenziali di sostenibilità e il relativo potenziale di utile.
ACCURATA MAPPATURA
Questo, sottolineano gli esperti di AllianceBernstein, richiede un processo chiaro, che deve includere un approccio di mappatura orientato alla sostenibilità chiaramente definiti, un punteggio ESG proprietario basato sulla ricerca fondamentale in-house, e un engagement con i team manageriali per comprendere meglio le strategie di riduzione del rischio ESG. Gli obiettivi sostenibili più ampiamente riconosciuti sono gli SDG dell’ONU, grazie ai quali un gestore può individuare le aziende che forniscono soluzioni alle principali sfide di sostenibilità del pianeta.
IL CASO DI LI-CYCLE
Ad esempio, la mappatura di AllianceBernstein ha individuato le attrezzature e i servizi per la gestione dei rifiuti come un prodotto che contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo SDG 12. Li-Cycle risulta allineata in quanto leader nel riciclaggio di batterie agli ioni di litio, cruciale per la transizione ai veicoli elettrici, nonostante la mancanza di un rating MSCI. La ricerca potrebbe inoltre impiegare dati e analisi tratte dalle job review di Glassdoor o dalle violazioni amministrative in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
E QUELLO DI LEGALZOOM
Secondo i due esperti di AllianceBernstein, selezionare un candidato interessante per l’inclusione nel portafoglio in base all’allineamento agli SDG è solo il punto di partenza. Interagendo con il management, i team di portafoglio possono desumere informazioni utili sulle strategie dell’azienda, e aiutarli a prendere decisioni migliori, e anche aiutare le aziende a gestire i rischi principali e migliorare la trasparenza ESG. Bryan e Roarty citano LegalZoom, piattaforma online che offre soluzioni legali e di compliance, priva di rating MSCI, su cui hanno maturato una view positiva.
PORRE LE DOMANDE GIUSTE
Ponendo le giuste domande, sottolinea in conclusione il blog, gestori di portafoglio e analisti possono superare i problemi legati alla scarsità di dati ESG sulle small cap. Ma in pratica, limitarsi ad applicare una formula non basta. Sono necessari un forte impegno per individuare i collegamenti con gli SDG e integrare i fattori ESG nel processo di ricerca, con un’interazione attiva per scoprire le small cap orientate alla sostenibilità che vantano un potenziale di rendimento a lungo termine più interessante.