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Impegno attivo

Obbligazioni verdi europee, perché GAM non si ferma all’etichetta ‘green’

Secondo Romain Miginiac (GAM) l’obiettivo della riduzione delle emissioni e della creazione di un pianeta più attento all’ambiente richiede un impegno attivo con gli emittenti nell’ambito del processo di investimento

di Leo Campagna 3 Agosto 2022 19:00
financialounge -  ESG GAM Romain Miginiac

L’ampliamento degli spread sui bond finanziari investment grade ha riportato a livelli relativamente alti i rendimenti. All’interno di questa area, il debito subordinato risulta preferibile al debito privilegiato tradizionale in virtù della sua capacità di generare sovraperformance nel lungo termine senza assumere un rischio supplementare, con spread o rendimento maggiori a parità di rating e duration.

UN MERCATO DA 200 MILIARDI DI DOLLARI ENTRO LA FINE DEL 2023


Ne è convinto Romain Miginiac, Gestore del fondo GAM Sustainable Climate Bond, che poi concentra la sua analisi sul mercato dei green bond delle società finanziarie europee. ”Il rapido aumento delle dimensioni del mercato – che dovrebbe superare i 200 miliardi di dollari entro la fine del 2023 - e il volume delle emissioni - 25 miliardi di dollari dall’inizio del 2022 - hanno creato un ampio universo di emittenti e obbligazioni verdi tra cui scegliere” riferisce il manager.

UN’AMPIA GAMMA DI PROGETTI SU SCALA GLOBALE


Per Miginiac orientarsi sulle società finanziarie europee può sembrare limitativo per chi punta ad una strategia globale. In realtà, il focus geografico e settoriale comprende un’ampia gamma di progetti su scala globale. “Per esempio, la banca francese Crédit Agricole finanzia progetti in tutto il mondo, non solo in Francia e in Europa. Inoltre, le obbligazioni verdi bancarie sostengono piccole e medie imprese, singoli individui e altri clienti corporate e istituzionali” spiega l’esperto di GAM.

PROGETTI PER LA TRANSIZIONE DELLE SOCIETÀ PIÙ PICCOLE


Gli investitori che finanziano i progetti per la transizione delle società più piccole, che di solito non hanno la possibilità di accedere, o hanno molteplici ostacoli ad accedere ai mercati finanziari e che fanno affidamento sui prestiti e sui servizi di consulenza bancari per finanziare la loro strategia ambientale, possono partecipare a iniziative virtuose spesso fuori dalla portata delle obbligazioni societarie verdi tradizionali.

GLI EFFETTI SULL’AMBIENTE DI UN PROGETTO VERDE


D’altra parte nel momento in cui si valutano gli effetti sull’ambiente di un progetto verde, la metodologia e una serie di presupposti solidi e coerenti sono fondamentali. “Per una valutazione completa del progetto noi calcoliamo le emissioni durante l’intero ciclo di vita (compresa la costruzione, il trasporto, la manutenzione), in modo da stimare con maggiore accuratezza le emissioni di gas serra evitate dal progetto” puntualizza Miginiac. Secondo il quale l’obiettivo della riduzione delle emissioni e della creazione di un pianeta più attento all’ambiente si può raggiungere, almeno in parte, considerando le strategie in linea con tale tematica.

UN IMPEGNO ATTIVO CON GLI EMITTENTI


Altrettanto fondamentale, per Miginiac, è adottare un impegno attivo con gli emittenti nell’ambito del processo di investimento, al fine di comprendere i loro obiettivi di sostenibilità. Per farlo occorre approfondire la strategia dell’emittente per l’azzeramento delle emissioni nette e le relative tempistiche, le competenze disponibili, la fattibilità e le ripercussioni di tali piani.

ANALIZZARE LA GOVERNANCE E LA RESPONSABILITÀ DELL’AZIENDA


“Inoltre è importante analizzare la governance e la responsabilità dell’azienda, valutare se gli emittenti hanno attuato i corretti meccanismi di supervisione e di controllo del buon governo aziendale per dare fiducia agli investitori nell’applicazione della strategia. Il tutto senza trascurare la valutazione dei rischi e la loro rendicontazione, con un’informativa chiara sugli elementi di vulnerabilità dell’emittente in relazione al clima” conclude il Gestore del fondo GAM Sustainable Climate Bond.
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