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Crisi energetica, Columbia: l’Europa si rimette in moto utilizzando tre leve

Natalia Luna, Analista senior di Columbia Threadneedle Investments, spiega le opportunità e i rischi del piano RePowerEU che agirà su tre leve: accelerazione di rinnovabili e pompe di calore, e idrogeno verde

di Virgilio Chelli 13 Luglio 2022 12:08
financialounge -  Columbia Threadneedle Investments Crisi energetica daily news ESG RePowerEU

La guerra in Ucraina ha esposto l’Europa a uno shock energetico senza precedenti, aggravando un quadro di prezzi già elevati L’Ue, che riceve circa il 40% del gas dalla Russia, e ha presentato a marzo il piano “RePowerEU”, con l’obiettivo di ridurre di due terzi la dipendenza entro fine 2022, portandola a zero al 2030. La Ue vuol garantire la sicurezza energetica e a portare avanti la decarbonizzazione con un’accelerazione significativa delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, in linea con il Green Deal, e punta a raggiungere entrambi gli obiettivi simultaneamente.

CATALIZZATORE PER L’ENERGIA PULITA


Più rapide autorizzazioni alle energie rinnovabili saranno un catalizzatore chiave per l’energia pulita, e RePowerEU potrebbe ridurre i tempi degli investimenti in ulteriori capacità di generazione di rinnovabili e promuovere una maggiore enfasi sull’efficienza energetica. Lo sottolinea Natalia Luna, analista senior investimenti tematici, Investimenti Responsabili di Columbia Threadneedle Investments, spiegando che il piano definisce una combinazione di obiettivi e misure per il breve, medio e lungo termine. La Ue vuol diversificare le importazioni di gas, in particolare con l’aumento di quelle GNL dagli USA.

BRUXELLES E WASHINGTON INSIEME SUL GNL


Bruxelles e Washington hanno già annunciato una task force che impegna gli USA a garantire volumi aggiuntivi di GNL per almeno 15 miliardi di metri cubi nel 2022. Luna osserva che la produzione di GNL USA è già a pieno regime per cui l’annuncio potrebbe rappresentare un accordo strategico a garanzia della relazione con la Ue per la crescita a lungo termine delle esportazioni, più che un piano concreto. Per garantire la sicurezza a breve possiamo aspettarci l’utilizzo di fonti più tradizionali come carbone e altri combustibili fossili.

RICORSO ANCHE ALLE FONTI TRADIZIONALI


L’esperta di Columbia prevede un aumento delle importazioni di carbone, petrolio e gas da fonti non russe, insieme a una spinta su solare, eolico e nucleare, con fonti tradizionali e alternative che coesisteranno. Gli Stati Ue potrebbero inoltre utilizzare misure regolamentari temporanee per contrastare l’aumento dei prezzi dell’elettricità. Ma finora lo sviluppo più significativo è l’annuncio che Spagna e Portogallo potranno temporaneamente separare i prezzi dell’elettricità da quelli del gas. Entrambi vantano già una generazione di elettricità rinnovabile molto elevata e importano solo il 10% circa del gas dalla Russia, contro il 55% circa della Germania.

TRE LEVE PER LIBERARSI DALLA DIPENDENZA RUSSA


A medio e lungo termine, RePowerEU dispone di tre leve per eliminare la dipendenza dal gas russo entro il 2030: accelerazione delle rinnovabili, accelerazione delle pompe di calore e idrogeno verde. La prima mira a raddoppiare i piani nazionali di eolico e solare entro il 2030. L’Ue riconosce che va semplificato e abbreviato il processo di autorizzazione per accelerare e ha presentato raccomandazioni legislative ai Paesi dell’Unione. Secondo Luna è un catalizzatore necessario e significativo per potenziare le rinnovabili, dato che l’attuale processo di approvazione dura tra i due e i quattro anni, e secondo le stime di Goldman Sachs consentirà di realizzare impianti per 150GW l’anno rispetto ai circa 20GW- 30GW di poco fa.

POMPE DI CALORE E IDROGENO


La leva delle pompe di calore consiste nel più che raddoppiare gli attuali tassi di installazione, raggiungendo circa 40 milioni di pompe elettriche entro il 2030 sostituendo le caldaie a gas, ma il finanziamento, la riqualificazione e la formazione vanno potenziati. Per l’idrogeno verde, terza leva, RePowerEU punta a innalzare di 4 volte gli obiettivi di produzione entro il 2030, da 5,6 milioni di tonnellate a 20 milioni. L’Ue metterà in atto il programma Acceleratore dell’idrogeno per sviluppare infrastrutture integrate, impianti di stoccaggio e capacità portuali.

PACCHETTI ENERGETICI INDIVIDUALI


L’esperta di Columbia ritiene che la tesi d’investimento a favore dell’idrogeno stia cambiando significativamente, perché RePowerEU sta accorciando i tempi. Dopo il piano, l’Ue ha delineato obiettivi e misure concrete anche a livello di settori ed edifici, annunciando un ulteriore investimento di 300 miliardi, di cui circa il 40% dedicato a rinnovabili e infrastrutture di rete e stoccaggio. A livello di singoli Paesi, i governi dell’Ue hanno anche annunciato pacchetti energetici individuali. Per l’investitore si profilano rischi, opportunità e incertezze. Tra i primi Luna segnala la revisione al rialzo degli obiettivi di efficienza energetica e dei vincoli in termini di capitale umano. Le pompe di calore sono ancora costose e l’installazione è soggetta a limitazioni per mancanza di manodopera qualificata. I prezzi dell’energia rimarranno più alti più a lungo, con pressioni sui margini in tutti i settori, in particolare ad alta intensità energetica.

BENEFICIARI I TITOLI DELL’ENERGIA PULITA


Con ogni probabilità invece l’esperta di Columbia ritiene che i titoli dell’energia pulita si riveleranno i principali beneficiari a lungo termine, come le aziende esposte alla rete elettrica, alle infrastrutture di rete e allo stoccaggio. Inoltre, l’innalzamento degli obiettivi in materia di idrogeno favorirà i produttori di accessori originali, gli OEM, per elettrolizzatori, mentre l’accelerazione della costruzione di impianti per la generazione di energia da scisto in USA e da GNL in tutto il mondo favorirà le società della catena di produzione del settore

E ANCHE I PRODUTTORI DI COMPONENTI


Le imprese che contribuiscono all’efficienza energetica, come quelle attive nelle pompe di calore e nel rinnovamento degli edifici, nell’elettrificazione, come ad esempio batterie per veicoli elettrici ed apparecchiature, saranno tutte favorite nel lungo termine. Nel complesso, osserva Luna in conclusione, si tratta di un risvolto positivo sul fronte del cambiamento climatico e della cattura e stoccaggio del carbonio.
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