Inflazione, BG SAXO spiega come combattere la tempesta perfetta

L'inflazione imperversa in tutto il mondo e in numerosi Paesi registra il livello più elevato degli ultimi 40 anni. Negli Stati Uniti ad aprile è stata pari all’8,3% mentre quella europea ha toccato il 7,5%. Dati significativamente alti se si confrontano con l'obiettivo dichiarato della maggior parte delle banche centrali, ovvero l’inflazione pari o inferiore al 2%. Questo si traduce in minore potere d’acquisto, chiaramente non una situazione ideale. Simone Di Biase, Head of Relationship Management BG SAXO, esamina quali misure si possono prendere per fronteggiare questa situazione.

NON RESTARE VITTIME DEL CALO DEI MERCATI

Nella sua ultima conferenza stampa la presidente della Bce Christine Lagarde ha affermato che “l'inflazione è alta in modo indesiderabile e resterà tale per un certo periodo". Per combatterla, il primo suggerimento offerto da Di Biase è: investire. Questo perché i rendimenti che si ottengono permettono di conservare il potere d'acquisto. Se si guarda l’andamento dei mercati finanziari si verifica facilmente che le cose non vanno così bene, per cui Di Biase si è rivolto all’Head of Equity Strategy, Peter Garnry, e all’Head of Commodities, Ole Hansen, di BG SAXO, per capire dove si può cercare di intervenire per combattere l'inflazione, senza rimanere vittima del calo dei mercati.

ETF LEGATI ALL’INFLAZIONE

I due esperti hanno evidenziato tre idee che potrebbero tornare utili in questa fase. La prima è rappresentata dagli ETF legati all'inflazione, ad esempio il cui sottostante è rappresentato da obbligazioni indicizzate all'inflazione. In questo modo si ottiene un'esposizione il cui capitale aumenterà con l'indice dei prezzi al consumo, perché il valore dello strumento aumenta se l'inflazione aumenta. Il rischio è che se l'inflazione scende, lo farà anche il valore, e tassi di interesse più elevati influiranno negativamente anche sulle obbligazioni protette dall'inflazione, spiega Garnry.

PROTEZIONE NELLE MATERIE PRIME

Un altro modo per combattere potenzialmente l'inflazione può essere quello di investire in ampi prodotti di base. Le materie prime sono l'input più basilare per tutto ciò che si produce e il prezzo delle materie prime ha una connessione relativamente forte con l'inflazione. Qualsiasi cosa, dalla costruzione di una casa, una nuova auto o la tanto necessaria trasformazione verde, richiederà un'abbondanza di metalli industriali, dall'alluminio e dal rame al litio e al nichel. È probabile che i prezzi di questi materiali rimangano sostenuti nonostante il rischio di una recessione, spiega in questo caso Hansen.

ORO DIVENTATO PIÙ ACCESSIBILE

Infine l'oro, considerato un porto sicuro per gli investimenti, vale a dire un posto a cui guardare quando i tempi si fanno difficili. L'oro ha storicamente avuto una connessione relativamente forte con l'inflazione ed è generalmente ritenuto una delle migliori protezioni contro la perdita di potere d'acquisto. Una volta era difficile investire in oro, ma oggi ci sono prodotti basati sull’oro facilmente negoziabili online. Ma bisogna essere consapevoli del tipo di prodotto e assicurarsi di capire come funziona, comprenderne i rischi, prima di investire, sottolinea ancora Hansen.

IN OGNI CASO SERVE CAUTELA

Oltre alle idee su in che cosa investire, un ulteriore consiglio offerto dagli esperti di BG SAXO è “cautela”. È un momento molto difficile per investire, ed è necessario assicurarsi che il rischio sia sotto controllo. I mercati sono selvaggi, quindi attenzione. In generale, è probabilmente il momento di rivedere complessivamente l’asset allocation, il mix di attività di investimento come azioni, obbligazioni, ETF. Potrebbe essere il momento di allocare il proprio denaro in maniera più diversificata.