Borse Ue deboli, Fed più falco contro l’inflazione

Le Borse europee aprono in territorio leggermente positivo, dopo due sedute consecutive sotto la parità, con gli indici Stoxx600 e Eurostoxx50 che hanno ceduto circa l’1,5%, toccando i minimi dell’anno. A Milano il Ftse Mib apre a +0,04%, il Dax di Francoforte a +0,05%, il Cac 40 di Parigi a +0,71%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,30% e il Ftse 100 di Londra a +0,48%. La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, con l’indice Nikkei a +1,2%.

L’IMPEGNO ANTI-INFLAZIONE DELLA FED

Ieri la Borsa di New York ha chiuso in progresso di quasi un punto percentuale, dopo le parole di Powell che ha sottolineato l’impegno incondizionato della Federal Reserve contro l’inflazione. A dare sostegno ai listini anche la decisione della Banca centrale di Pechino di incrementare l’iniezione di liquidità nel sistema bancario, con un’operazione da quasi 9 miliardi di dollari.

PETROLIO IN LIEVE RISALITA

Dopo giorni di cali, il petrolio recupera un po’ di terreno, con il Brent agosto che viene scambiato a 110,32 dollari al barile, mentre il Wti di pari scadenza a 104,8 dollari al barile. Sul versante valutario, l’euro risale nei confronti del dollaro americano dopo essere sceso anche sotto 1,05 ieri, con il cambio che si attesta a 1,0534. Lo spread apre in leggero rialzo a 207 punti base.

ENI RINVIA L’IPO DI PLENITUDE

Tra i singoli titoli da seguire, a Piazza Affari occhi puntati su Eni (-1%), che ha sospeso la quotazione di Plenitiude a causa della volatilità del mercato. Da seguire anche Atlantia (+1,41%), con il governo che ha deciso di non esercitare il golden power sull’opa dei Benetton e del fondo Blackstone. Dopo le forte vendite dei giorni scorsi, Siapem apre a -6,14%, dopo che la Consob ha dato il via libera alla pubblicazione del prospetto informativo sull’aumento di capitale da 2 miliardi di euro.