Nasce
Vinophila, il nuovo Metaverso italiano dedicato interamente agli
alcolici, con un occhio particolare per i
vini. Per semplificare il concetto è un po' come avere la possibilità di accedere ad una esposizione continua e senza orari di una fiera stile Vinitaly. Una
rivoluzione per molti aspetti, con molti pro ed un interrogativo: potrà funzionare senza la possibilità di
degustare alcunché?
CHI HA REALIZZATO VINOPHILA
Il
Metaverso Vinophila è realizzato e gestito dalla startup triestina
Labhornet, guidata da Lorenzo
Biscontin, manager e docente universitario, con una lunga esperienza internazionale nel campo dell’agroalimentare di alta qualità. Dietro a Vinophila, oltre a Labhornet, è presente anche
Advepa Communication, società specializzata nel campo delle fiere e della tecnologia immersiva 3D.
UN CONCETTO DIVERSO RISPETTO ALLA FIERA IN PRESENZA
Sul sito ufficiale di Vinophila si mette subito in chiaro che l’obiettivo di questo Metaverso non è quello di fare concorrenza alle
fiere di settore fisiche - d’altronde l’esperienza gustativa e olfattiva via digitale è ad oggi impossibile - ma è quella di velocizzare e semplificare ciò che nella realtà risulta più complesso: far
incontrare e coinvolgere con le proprie proposte
opinion leaders,
buyers e
consumatori appassionati senza limiti di tempo e spazio.
AMBIENTE 3D IN REALTÀ IMMERSIVA
Sul sito ufficiale di Vinophila si legge “l’ambiente
3D in realtà immersiva permette di muoversi con facilità, in modo piacevole e di divertente. Soprattutto permette interagire facilmente con gli espositori per scoprire meglio le loro proposte attraverso una
consumer experience molto più agile e ricca rispetto a quanto possa fare un normale sito internet”.
OBIETTIVO PRINCIPALE: “CREARE CONVERSAZIONI”
Sempre dal comunicato ufficiale di
Vinophila si sottolinea che “il vino è
conversazione tanto quanto è degustazione e Vinophila è un grande
attivatore, amplificatore e moltiplicatore di conversazioni”. Insomma vengono fugati velocemente i dubbi relativi all’impossibilità di coinvolgere i sensi gusto e olfatto nel mondo virtuale specificando bene che l’obiettivo è “la conversazione” e la
creazione di contatti. Magari per poi andare alle fiere fisiche dopo aver già fatto una selezione precisa di chi si vuole incontrare (o cosa si vuole
assaggiare) fisicamente.
fiera 3D Vinophila from
3D video on
Vimeo.
LE FUNZIONALITÀ DI VINOPHILA
In questa sorta di
Expo Metaverso del vino si può visualizzare la
mappa satellitare della cantina e dei vigneti, con
coordinate geografiche ed indicazioni altimetriche o si può attivare una presentazione di un vino in realtà aumentata inquadrando un
QR Code sulla bottiglia. Secondo i creatori di Vinophila, le possibilità del Metaverso del vino sono sostanzialmente illimitate. “Uno dei vantaggi del metaverso - si legge dal comunicato ufficiale - è la sua
flessibilità che permette di adattare rapidamente i messaggi delle cantine, anche temporaneamente per un breve periodo, in base alle esigenze specifiche di un determinato momento o di una determinata
audience”.
IL MODELLO DI BUSINESS DI VINOPHILA
Essendo una sorta di fiera del vino 3d,
Vinophila ha come modello di business quello di cercare di attrarre più
visitatori possibili essendo gratuito e al contempo, come accade nelle fiere reali, cercare di vendere più spazi possibili agli
espositori. Il mantra ripetuto nella comunicazione Vinophila è legato alla parola “
economicità” in quanto i visitatori possono entrare al Metaverso del vino dovunque si trovino, comodamente e senza costi di viaggio; stesso concetto anche per gli espositori perché il costo per la presenza di un anno con uno stand allestito ed il minisito sul portale
Vinophila.com attraverso cui si accede al metaverso, è
inferiore al costo del solo spazio per una delle principali fiere del settore vinicolo.