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Nuovo progetto

Xiaomi al lavoro per l’auto elettrica senza specchietti retrovisori

La casa cinese produttrice di smartphone ha ottenuto l’approvazione del suo brevetto di auto elettrica incentrata su un sistema di fotocamere

di Mauro Speranza 14 Aprile 2022 08:30
financialounge -  auto elettrica smart Xiaomi

La prima auto elettrica di Xiaomi potrebbe essere priva di specchietti retrovisori, incentrando la visione posteriore sull’uso delle fotocamere. La società cinese famosa per la produzione di smartphone, infatti, ha ottenuto l’approvazione del suo brevetto ad un anno dalla sua presentazione, lasciando presagire un esordio nel mondo delle vetture tutto all’insegna dell’innovazione tecnologica.

L’AUTO SENZA SPECCHIETTI RETROVISORI


Il progetto presentato nel brevetto prevede dei moduli di fotocamera dotati di lenti wide-angle, pensati appositamente per i veicoli elettrici. L’obiettivo dell’innovazione è quello di permettere alle centraline della vettura di avere una panoramica completa su tutto quello che accade intorno all’auto, coprendo così ogni angolo possibile grazie alle varie fotocamere sparse lungo tutta la vettura. Questa la scelta presuppone la presenza di importanti schermi all’interno dell’auto sul quale saranno proiettate le preziose immagini.

AERODINAMICA MIGLIORATA


Inoltre, la tecnologia permetterà l’eliminazione degli specchietti, migliorando così l’aerodinamica dell’auto e riducendone i consumi. Per il momento non sono state diffuse informazioni sui dettagli della prima auto EV smart targata Xiaomi, ma secondo i documenti emersi finora potrebbe trattarsi di un SUV o di una berlina, con modifiche sostanziali all’estetica generale.

IL LAVORO DI XIAOMI SULL’ELETTRICO


La società cinese sta lavorando da diverso tempo alla sua vettura elettrica, visti gli oltre 800 brevetti automobilistici depositati dal valore complessivo di centinaia di milioni di dollari. Dopo la creazione della divisione Auto della società, l’ad Lei Jun aveva indicato il 2024 come l’anno della produzione effettiva delle sue auto, passando per una strategia che i media locali ritengono incentrata sulla realizzazione di una fabbrica da 300 mila veicoli all’anno.

I CHIP E LA GUIDA AUTONOMA


Secondo fonti del sito MyDriver, le batterie potrebbero essere quelle del secondo produttore cinese, BYD, mentre il team della società dedicato alla ricerca e allo sviluppo ha già superato le mille persone. Infine, Xiaomi ha già investito in circa 40 aziende della catena di approvvigionamento automobilistico, tra cui alcune specializzate nei chip per l’automotive e nella guida autonoma.
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