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Mhev, Hev, Phev, Bev: come orientarsi nella giungla dell'auto elettrificata 

I consumatori sono sempre più confusi dai neologismi relativi alle nuove tecnologie, ecco come sciogliere i dubbi e scegliere l'auto corretta per le proprie esigenze

di Francesco Rapetti 13 Aprile 2022 14:26
financialounge -  auto elettriche Auto ibride Bev Hev Mhev Phev Plug In smart

Per più di cento anni si è parlato di pistoni, frizioni, turbo e spinterogeni. Terminologie semplici da pronunciare e tuttavia anche da capire; con l'avvento dell'auto elettrificata, l'evoluzione tecnologica ha subito una "impennata" tale da disorientare i consumatori. Mhev, Hev, Phev, Bev: ognuna di queste tecnologie offre vantaggi (e svantaggi) che vanno valutati con attenzione per poter acquistare l'auto corretta per le proprie esigenze.

MHEV


Le Mild Hybrid sono i veicoli elettrificati più economici all'acquisto e più semplici a livello tecnologico. Sostanzialmente sono dei veicoli tradizionali a benzina ai quali i costruttori hanno aggiunto una piccola batteria ausiliaria ed un piccolo motore elettrico a supportare, tendenzialmente solo nelle partenze da fermo, quello a combustione. La mini batteria viene ricaricata solo con le frenate "rigenerative" e supporta il motore a combustione solo per i primi metri nelle ripartenze. I Mhev non consentono di viaggiare in solo elettrico e i vantaggi a livello di consumi sono più contenuti rispetto a quelli delle altre tecnologie di elettrificazione. I vantaggi principali dei Mhev sono soprattutto di carattere burocratico in quanto generalmente le amministrazioni comunali danno il via libera ai centri urbani a tutte le auto ibride, comprese, appunto, anche alle Mhev.

HEV


Le Full Hybrid solo le vetture con la tecnologia ibrida più tradizionale e conosciuta dal pubblico. Fortemente sviluppata in fase iniziale da Toyota e poi replicata da molti costruttori negli ultimi anni, le auto Hev sono dotate di una batteria di media capacità ed un motore elettrico che garantisce non solo un supporto robusto a quello a combustione nelle ripartenze, ma anche la possibilità di tragitti brevi in modalità solo elettrico (grazie alla frenata rigenerativa). I consumi vengono abbattuti in maniera tangibile ma il costo di listino è tendenzialmente più alto del 20-30% rispetto all'equivalente a combustione. Ovviamente mantengono i vantaggi burocratici riservati a tutte le auto ibride.

PHEV


Le auto Plug In Hybrid sono la massima espressione tecnologica oggi presente sul mercato in quanto coniugano i vantaggi delle auto elettriche a quelli delle auto ibride. Le Phev infatti, essendo ricaricabili, garantiscono una autonomia dai 40 ai 100km (tragitti casa/ufficio) e allo stesso tempo, come le ibride, consentono viaggi senza pensieri in modalità ibrida. Insomma nel quotidiano le si usano in modalità elettrica pura ma quando c'è necessità di affrontare un viaggio, è sufficiente fare il pieno di benzina per viaggiare senza limiti. Le Phev hanno, a seconda delle regioni, tendenzialmente gli stessi vantaggi burocratici delle auto elettriche (ad esempio a Milano possono parcheggiare gratuitamente nei parcheggi a pagamento e in quelli residenti - compilando una richiesta - ed hanno accesso libero alla Area C). Il punto sfavorevole delle auto Plug In è che rimane una tecnologia di passaggio in attesa che prima o poi arrivino sul mercato le auto elettriche di nuova generazione con grande autonomia e ricariche veloci.

BEV


Le Battery Electric Vehicle sono le auto elettriche pure, per intenderci quelle senza motore a combustione. Hanno innumerevoli vantaggi soprattutto in ambito urbano, essendo ecologiche, silenziose e necessitando di una minima manutenzione; tuttavia nascondono diverse problematiche che i fan dell'elettrico cercano nei forum di obiettare. I tempi di ricarica di una Bev media dalle abitazioni, se fosse a secco, sono biblici (anche 25-30 ore). Con l'installazione della colonnina i tempi si accorciano a 8-10 ore ma questo comporta un ulteriore investimento. La rete italiana delle colonnine elettriche è ancora a "macchia di leopardo"(sopratutto nelle autostrade); le ricariche rapide dai "super charger" sono veloci (circa mezzora) ma nel lungo sono nocive per le batterie. L'autonomia media delle auto elettriche è ancora da molti considerata insufficiente oltre che fortemente variabile in base alle strade e alle temperature (d'inverno le autonomie scendono sensibilmente).

LA DURATA DELLA BATTERIA


Uno degli aspetti più temuti da chi valuta l'acquisto dell'auto elettrica è il tema batterie, infatti non esistono ancora tecnologie che consentano di mantenere la stessa capacità costante perché, naturalmente, nel tempo perdono di efficacia. Insomma le autonomie calano inevitabilmente con gli anni e le case costruttrici garantiscono generalmente solo 70% della loro capacità entro gli 8 anni dalla produzione. Questo è abbastanza grave se consideriamo che, in caso di necessità, cambiare batterie è un vero salasso (ad esempio per una Jaguar I-Pace servono 30mila euro) oltre che incidere fortemente sul valore dell'usato.
Le auto elettriche di oggi sono già definitive per quanto riguarda l'ambito urbano ma sono ancora imperfette per quanto riguarda "il viaggio senza pensieri".
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