Contatti

Investimenti sostenibili

Clima, margini sempre più stretti: è ora di concentrarsi sul percorso verso le emissioni zero

Alix Chosson, Senior ESG Analyst di Candriam, commenta l’ultimo rapporto IPCC sottolineando che i governi devono tracciare una traiettoria più precisa e dettagliata verso gli obiettivi globali di decarbonizzazione

di Virgilio Chelli 8 Aprile 2022 19:00
financialounge -  Alix Chosson cambiamento climatico Candriam ESG

L’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, presentato nei giorni scorsi, propone una serie di nuovi dati che mostrano come le emissioni di gas serra causate da attività umane continuino a crescere, anche se la velocità è rallentata tra il 2010 e il 2019 rispetto al decennio precedente 2000-2009. Il rapporto IPCC mostra anche una riduzione significativa dei costi delle energie rinnovabili e delle batterie destinate a veicoli elettrici, ma sottolinea che a livello globale la risposta al cambiamento climatico sia ancora insufficiente per conseguire l’obiettivo di una limitazione del riscaldamento del pianeta entro il livello di 1,5° Celsius.

IL TEMPO STA PER SCADERE


Alix Chosson, Senior ESG Analyst di Candriam, sottolinea in un commento che il rapporto era molto atteso, in quanto l'IPCC è stato criticato, erroneamente ad avviso dell’esperta, per essersi concentrato troppo sull'allarmante diagnostica sul clima e non abbastanza sulle possibili soluzioni. Secondo Chosson, il tempo sta per scadere, e il margine di azione ora è molto stretto, perché ogni anno che passa senza un'azione adeguata significa spendere un po' di più del prezioso budget planetario di carbonio.

RISCHIO DI ANDARE OLTRE I LIMITI


Se non agiamo, avverte l’esperta di Candriam, potremmo aver speso ciò che resta del budget di carbonio cumulativo di 1,5°C entro il 2027-2028, il che significherebbe avventurarsi oltre i limiti planetari, mentre ci sono sempre più dubbi sulla capacità di adattarsi a un mondo anche di soli 2°C superiori.

LE TECNOLOGIE CI SONO


La maggior parte delle azioni e delle tecnologie a basse emissioni di carbonio necessarie per raggiungere il picco delle emissioni entro il 2025, per poi dimezzarle entro il 2030 esistono già, sottolinea Chosson, e la maggior parte è già economicamente sostenibile. Ma ora serve un’azione dei governi molto chiara e decisa, per far sì che un mondo a basse emissioni di carbonio sia l'unica opzione praticabile.

ABBATTERE LA DIPENDENZA DAL FOSSILE


“L'elefante nella stanza”, secondo l’esperta di Candriam, rimane la necessità che la dipendenza dai combustibili fossili diminuisca in modo significativo, fornendo al contempo accesso all'energia a un maggior numero di persone sul pianeta, il che rappresenta la sfida della transizione energetica.

OBIETTIVO ANCORA NON SUFFICIENTE


Chosson sottolinea in conclusione che è fondamentale che lo zero netto di emissioni entro il 2050 non è di per sé sufficiente, mentre serve una traiettoria di decarbonizzazione, senza o con un limitato superamento del nostro budget di carbonio. Secondo l’esperta di Candriam, la traiettoria è ancora più importante del punto di arrivo, ed è questo il significato del nuovo campanello d’allarme suonato dai climatologi.
Share:
Trending