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Investire in azioni

L’Asian value resta favorito, in particolare in Giappone e in India

L’Europa deve ripensare le strategie energetiche mentre il value resta ancora favorito al growth. L’India non appoggia le sanzioni alla Russia e il Giappone evidenzia crescita interna, dividendi e buyback

di Leo Campagna 4 Aprile 2022 09:09
financialounge -  AllianceBernstein BlackRock Edmond de Rothschild Asset Management Etica Sgr Generali Investments LGIM Neuberger Berman Raiffeisen Capital Management Robeco

EVITARE GLI ECCESSI DI CAUTELA


Le prospettive di crescita globale restano comunque sostanzialmente inalterate, il che gioca a favore della performance di mercato, cosa che dovrebbe sconsigliare eccessi di cautela. A inizio anno Edmond de Rethschild era convinta che il 2022 sarebbe stato l’anno dell’azionario europeo. Per confermare questa prospettiva ora serve più visibilità sull’Ucraina, altrimenti la ripresa europea resta a rischio. Per questo, come spiegato nell’articolo Edmond de Rothschild sovrappesa azioni Cina e sottopesa l’Europa, in difesa sui bond la storica casa resta sottopesata sulle azioni del Vecchio Continente, continua a sovrappesare l’azionario cinese e rimane piuttosto difensiva sui bond.

AZIONARIO ANCORA FAVORITO


I mercati hanno reagito positivamente, ma anche in caso di pace le sanzioni resterebbero e l'impatto sui mercati sarebbe ancora duraturo. Per questo Goldman Sachs Asset Management prevede una crescita del PIL globale nel 2022 non oltre il 3,2%. Tuttavia, Simona Gambarini, Executive Director Italy Client Business Senior Market Strategist di Goldman Sachs Asset Management nell’articolo Goldman Sachs Asset Management: cresce rischio stagflazione, ma contesto ancora favorevole alle azioni sottolinea come anche la crisi in corso possa rivelarsi uno shock profondo per i mercati azionari, ma di breve durata perché storicamente i mercati hanno dimostrato la capacità di recuperare. Per questo GS Asset Management rimane generalmente positiva sull'azionario e in particolare su alcuni settori dei mercati europeo ed emergente, dove la recente correzione ha generato interessanti punti di ingresso. "In caso di pace il mercato europeo potrebbe essere protagonista di un importante rally", spiega Gambarini.

LA TRANSIZIONE GIUSTA


La transizione energetica non dovrebbe andare a scapito della questione sociale, ovvero l’economia verde deve andare di pari passo con la creazione di posti di lavoro e una vita dignitosa per tutti. “Spesso però è difficile da attuare – riferisce nell’articolo Generali Investments: come si può trasformare la crisi energetica in un movimento di cambiamento Francesca Mozzati, Product Specialist di Sycomore Asset Management, società di gestione parte dell’ecosistema di Generali Investments - perché le decisioni prese nell’ambito della transizione climatica incontrano le resistenze dei decisori e dei governi in quanto implicano profondi cambiamenti settoriali. La scomparsa di alcune attività sembrano inevitabili, ma serve trovare un equilibrio. Integrare i criteri ambientali ma anche di social e governance (Esg) all’interno di una politica di investimento su fondi orientati ai temi ambientali”.

L’EUROPA DEVE RIPENSARE LE STRATEGIE ENERGETICHE


L’articolo AllianceBernstein: dalla guerra in Ucraina implicazioni durature per gli investimenti a cura di Chris Hogbin, Scott DiMaggio e Gershon Distenfeld, rispettivamente Head di Equities e Co-Head di Fixed Income di AllianceBernstein, analizza le principali implicazioni per l’Europa, per le materie prime e per la globalizzazione, indicando anche le strategie più appropriate di gestione del rischio. I paesi europei sono costretti a ripensare le loro strategie energetiche, accelerando la transizione verso le rinnovabili, ma ricorrendo anche a fonti alternative fossili a breve termine. Intanto la Russia potrebbe cercare di reindirizzare le sue forniture verso la Cina e altri paesi asiatici.

LE NUOVE SFIDE DEI VEICOLI ELETTRICI E DELLE BATTERIE


La crescita dei veicoli elettrici, secondo i dati riportati da Rystad Energy, porterà la quota di mercato dal 10,1% del 2021 al 12,8% del 2022 a livello globale, mentre in Europa passerà dal 18,8% al 23,5%. "Questo incremento nella diffusione dei veicoli elettrici rappresenta una grande sfida per le infrastrutture di ricarica che dovranno essere necessariamente potenziate. L’Associazione Europea dei Produttori Automobilistici (ACEA) ha riportato che le vendite di veicoli elettrici negli ultimi cinque anni sono cresciute quattro volte più velocemente rispetto alla produzione dei punti di ricarica. Riteniamo che questo darà vita a ulteriori opportunità di crescita all’interno della value-chain delle batterie", conclude nell’articolo Batterie, le nuove tecnologie aprono opportunità di investimento Aanand Venkatramanan di LGIM

MEGLIO IL VALUE DEL GROWTH


Come illustrato nell’articolo Azioni: Neuberger Berman non si fida dei rally, vede rischi al ribasso Neuberger Berman privilegia le esposizioni con un minor beta, con predilezione per i titoli di maggior qualità e dividend yield più elevati. I titoli growth potrebbero essere penalizzati da valutazioni relative elevate e dalla sensibilità all’aumento dei tassi, mentre un orientamento di tipo value potrebbe rivelarsi difensivo grazie a titoli di alta qualità, con elevati flussi di cassa e in grado di fornire un reddito da dividendo, attualmente disponibili a multipli piuttosto interessanti. Un “atterraggio morbido”, come quello della Fed nel 1994 e citato da Powell e dal presidente della Fed di St. Louis Bullard, spingerebbe Neuberger Berman a rivedere le posizioni.

IL CASO DELL’ASIAN VALUE


Il boom del Growth guidato dalla tecnologia potrebbe essere ora in una fase finale o addirittura finito, secondo Arnout van Rijn, CIO Asia Pacifico di Robeco, mentre lungo tutto lo spettro delle capitalizzazioni di mercato il Value ha ancora ampi margini di crescita. In particolare, come si legge nell’articolo Robeco: le azioni value potrebbero sovraperformare per oltre 5 anni l’Asian Value, dove le azioni sono a forte sconto e offrono quel profilo di duration breve adatto al contesto. L'Asia ha sottoperformato massicciamente il resto del mondo, in particolare nel 2021, con le azioni scambiate a circa 1,7 volte il book value rispetto alle 4,9 volte degli Stati Uniti, un divario mai così grande dai tempi della bolla tecnologica di fine anni '90.

GIAPPONE CRESCITA INTERNA, DIVIDENDI E BUYBACK


Le azioni giapponesi non sono uscite del tutto indenni dal sell-off degli asset di rischio, ma sono pronte a concludere il primo trimestre come outperformer relativi. Il TOPIX è l'unico benchmark dei mercati sviluppati in rialzo rispetto ai cali del 3-7% degli indici di riferimento statunitensi ed europei. Per questo, il BlackRock Investment Institute nell’articolo BlackRock aumenta il sovrappeso dell’azionario giapponese rende noto in un commento firmato da Ben Powell, APAC Chief Investment Strategist, e Tad Fukushima, Chief Investment Officer of BlackRock Japan, di aver aumentato il sovrappeso già assegnato all’azionario nipponico nell’ultimo aggiornamento del Global Outlook, aggiungendolo a una più ampia preferenza per le azioni, dopo l’impatto subito dagli asset di rischio, esacerbato dal cambiamento del sentiment e dallo shock energetico dovuto al conflitto in Ucraina. Gli esperti di BlackRock motivano la decisione con il contesto di crescita interna relativamente favorevole, l'aumento dei dividendi e dei buyback, e politiche monetarie e fiscali di sostegno.

L’INDIA NON APPOGGIA LE SANZIONI


Nuova Delhi non è disposta a farsi coinvolgere nel conflitto tra Mosca e Kiev ma non appoggia le sanzioni occidentali contro la Russia. La linea da seguire è quella della neutralità, in modo da poter vedere sia l’Europa e gli Usa che la Russia come partner strategici. “Il mercato azionario indiano, tra le Borse dei paesi emergenti più forti nel 2021, finora è stato un outperformer anche quest'anno e al 22 marzo sta perdendo solo l’1% circa rispetto all'inizio dell’anno”, sottolineano nell’articolo Raiffeisen: “La Cina è tra i vincitori economici delle sanzioni occidentali” gli esperti di Raiffeisen. Tuttavia, per molte aziende sarà probabilmente difficile dar seguito agli aumenti degli utili dell'anno scorso; sale il rischio di aspettative mancate.

COSA POSSONO FARE GLI INVESTITORI


"Durante le guerre è più difficile far prevalere le ragioni della pace – riferiscono nell’articolo Etica Sgr: gli investitori possono fare tanto per fermare anche questa guerra Ugo Biggeri, Presidente di Etica Sgr e Luca Mattiazzi, Direttore Generale di Etica Sgr - Ma tanto possiamo fare per cambiare le cose sul lungo periodo, anche con le nostre scelte di investimento. La finanza etica mette al centro dell’attività economica e finanziaria l’uomo e il Pianeta in cui vive. Di più, intende riformulare i fini e i mezzi della finanza per creare valore economico accrescendo il bene comune. Il rifiuto di finanziare la guerra è uno di questi mezzi".
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