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Bunker Cremlino

Lo Zar Putin tiene in ostaggio il governatore della banca centrale russa che voleva andarsene

Elvira Nabiullina, in polemica col Cremlino, avrebbe voluto lasciare, ma Putin l’ha obbligata a restare al suo posto. E intanto crescono voci e speranze su un possibile golpe

di Controredazione 24 Marzo 2022 12:44
financialounge -  Elvira Nabiullina Russia Ucraina The Contrarian Vladimir Putin

Al Cremlino tira una brutta aria per Putin. Che sembra sempre più un Hitler chiuso nel suo bunker e nella sua criminale psicopatia. La guerra non va avanti come lui aveva immaginato e quello che la macchina della propaganda russa ha sempre strombazzato come “l’esercito più forte del mondo” si è rivelato, in realtà, un’orda mal organizzata che si è impantanata e si macchia di infami crimini di guerra, colpendo i civili e perdendo ogni forma di onore e dignità. L'eroica resistenza ucraina sembra riuscire ora addirittura a riconquistare territori occupati dai russi. Gloria all’Ucraina! Slava Ukraini, come dicono loro. E poi ci sono le sanzioni occidentali che mordono, che funzionano bene e stanno riuscendo a distruggere il sistema economico e finanziario russo.

IL GIALLO DI ELVIRA NABIULLINA


In questo scenario, con già qualche defezione dentro il Cremlino, con gli oligarchi inferociti perché stanno perdendo tutto e le loro mogli e "amichette" che non possono più fare shopping nelle vie del lusso europee, con il malessere dentro i servizi segreti russi, che anche qui abbiamo già raccontato, e con le crescenti voci di un possibile tentativo di golpe, c’è il giallo di Elvira Nabiullina. Potente governatore della banca centrale russa, Nabiullina sarebbe stata fin dall’inizio contraria all’invasione dell’Ucraina e vedrebbe proprio in Putin il responsabile del disastro economico russo. E in questi giorni avrebbe voluto addirittura dimettersi. Tutti rumors, ovviamente nessuna conferma ufficiale, ma voci insistenti e credibili.

IL "NO" DELLO ZAR PUTIN


In un momento così complicato proprio sul fronte economico, con la Russia sull’orlo del default e con il rublo ridotto a carta straccia, l’uscita del capo della banca centrale russa sarebbe stato davvero troppo. Quindi lo Zar Putin avrebbe detto "no", avrebbe rifiutato le dimissioni. Nabiullina resta al suo posto, deve restare al suo posto. Nabiullina di fatto in ostaggio di Putin. Lei non avvalla tutte queste indiscrezioni, non può evidentemente semplicemente perché non le è consentito. Putin le ha ordinato di restare al suo posto, di obbedire. Punto. E così è semplicemente arrivato un comunicato di rito del suo ufficio stampa alla TASS che parla di fatti “che non corrispondono alla realtà”. Comunicato di rito, appunto, in puro stile sovietico.

SISTEMA ECONOMICO NON PIÙ CREDIBILE


Come ha già ben spiegato anche Bloomberg, l’uscita di Nabiullina sarebbe stata vissuta da Putin come un vero e proprio tradimento personale, considerato il rapporto storico che c’è tra i due, che collaborano da due decenni. Per Putin si tratta di una pedina importante nel suo sistema di potere e dunque quella pedina deve restare al suo posto, costi quel che costi, anche per non alimentare appunto le voci di un Cremlino che perde pezzi. Dunque, il governatore della banca centrale russa resta inchiodato, da Putin, alla sua poltrona. Ma tutto questo rende ovviamente ancora meno credibile il sistema economico e finanziario russo. Roba non credibile, come la farsesca riapertura della Borsa di Mosca avvenuta oggi con la contestuale decisione di impedire agli investitori stranieri la vendita delle loro azioni. Si va avanti così, sperando nel golpe. E Slava Ukraini, gloria all’Ucraina, sempre gloria all’Ucraina!
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